Interventi |
ROSSO Roberto Premesso che tutto quello che serve a regolarizzare una presenza giovanile un po' irrequieta sulla piazza di Torino è comunque positivo, io ritengo che ci sia l'esigenza di riportare entro le regole ciò che fino adesso era stato fuori dalle regole. Voglio soltanto far constatare una cosa. Noi oggi abbiamo un patrimonio culturale in Italia che è sproporzionato rispetto alle possibilità di questo Paese a fare fronte, questo è un Paese ricchissimo di opere che però non sempre coltiva nel modo intelligente che dovrebbe fare, dovrebbe ringraziare a questo proposito i mille parroci italiani che salvano ancora caterve di quantità di patrimonio artistico culturale di questo Paese, ma non altrettanto ha fatto lo Stato e gli Enti Locali in questi anni. Io ho avuto modo, non so se l'avete mai visto, di guardare un progetto di un signore che non conosco, è il padrone della Diasorin e si chiama Denigris, che ha presentato un grande progetto per la Cavallerizza presentando il fatto di fare la quarta Accademia d'Arte, scusate, la quarta Accademia di danze in Europa costruendo sempre la stessa zona un grande ostello della gioventù su modelli settentrionali, dell'Europa settentrionale e facendo quindi un grande progetto, a mio giudizio, molto bello. Io non so che fine abbia fatto questo progetto, era un gesto di liberalità intelligente su un progetto culturale mosso da un grande imprenditore di questo Paese. Io penso che anche queste cose vadano rafforzate, perché credo che sia impossibile, per questo Paese, mantenere all'onor del mondo i beni che il passato ci ha riservato, mi auguro che con questa nuova Giunta questa possibilità possa arrivare a termine. Dico, non so che destino potrà avere la Cavallerizza con questi giovani che la gestiranno, però dico che non sempre dei ragazzi possono sopportare il costo di mantenimento credenziale ordinaria straordinaria di un bene così prezioso. Ecco, se lo farete, fatelo con attenzione. |