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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 18
MOZIONE 2017-03321
(MOZIONE N. 71/2017) "PROCEDURE DI INFRAZIONE LEGATE ALLA REALIZZAZIONE DEL DEPOSITO NAZIONALE PER I RIFIUTI RADIOATTIVI" PRESENTATA IN DATA 10 AGOSTO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO. (testo coordinato)
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Illustro velocemente il testo di questa mozione, che abbiamo già
avuto modo discutere in Commissione, riguardo ad una procedura di infrazione a cui ci
ha richiamato l'Unione Europea con una indicazione di possibile deferimento alla Corte
di Giustizia Europea che è stata comunicata al Governo italiano il 13 luglio scorso. Il
tema riguarda quello della definizione di un deposito per lo stoccaggio di rifiuti
radioattivi; si valuta siano circa 150.000 metri cubi di rifiuti che hanno varie
provenienze, da impianti nucleari a rifiuti di origine industriale, biomedica, eccetera, e
si tratta quindi adesso, secondo quello che è il programma europeo, di realizzare questo
deposito nazionale entro il 2025. Al momento, non sono stati approvati i documenti
necessari, il piano gestione e la carta dei siti idonei, nonostante la società Sogin
incaricata delle commission di questi impianti abbia già completato questi studi, almeno
quello della carta nazionale, delle aree potenzialmente idonee da oltre 2 anni. Allora, il
significato di proporre questa mozione che ha sostanzialmente lo scopo di sensibilizzare
sul tema è che con una procedura, che è opinabile sotto il profilo della coerenza, il
Governo ha avviato, a luglio di quest'anno la procedura di VAS con cui richiedeva agli
Enti Locali di esprimersi sulla bontà del procedimento; sarebbe stato meglio anticipare,
invece, uno scenario di contesto su cui poi poter fare le valutazioni di merito. Così è
stato, bisogna velocemente cercare di arrivare alla conclusione di questo percorso. I
termini per presentare le osservazioni sono già scaduti a metà di questo mese. Si è
ancora in tempo per promuoverle e per presentarle e più che altro è importante oltre che
per non incorrere in procedure di infrazioni sensibilizzare su questo tema, anche perché
attualmente sono attivi dei depositi temporanei che non rispondono, proprio in virtù
della loro temporaneità, agli stessi criteri che l'ente di riferimento ISPRA ha indicato per
la realizzazione del deposito nazionale. Quindi siamo in una situazione ulteriormente
grave perché, in virtù della temporaneità, non si rispettano dei criteri minimali di
sicurezza o almeno non si rispettano tutti i criteri minimali di sicurezza. Perché proporla
a Torino? Beh, perché intanto Torino è capoluogo di una regione che detiene comunque
il maggior numero di rifiuti, ovvero il maggior numero di attività radioattiva stoccata
nei propri depositi temporanei e ritenevo importante , da parte del Consiglio Comunale,
approvare un atto che richiama la necessità di provvedere velocemente - come peraltro
anche il Ministro Calenda ha sostenuto - all'approvazione delle carte, della carta delle
aree potenzialmente idonee e delle procedure di gestione per essere poi sottoposta anche
a un dibattito di tipo politico ed avviare tutte le fasi procedurali entro, appunto, questa
data in cui nel 2025 dovremmo avere completato e realizzato il deposito. Grazie.

TRESSO Francesco
Sì, allora, sul merito degli emendamenti ritengo che il tema del trasporto sia corretto, in
assoluto e in generale volevo, anche rispondendo quindi al Capogruppo Rosso, solo dire
che la mia intenzione era proprio quella di sottolineare l'importanza di questo tema e di
sensibilizzare; non vorrei poi si sfociasse nel tema quello che nella cultura anglosassone
si chiama "not in my back yard", che si vada poi a dire tutto bene, ma purché non
riguardi... Qui io sto sottolineando l'importanza di un processo che ha visto, anche in
maniera scientifica, l' individuazione di quelli che possono essere dei siti idonei e che
quindi poi vanno trasferiti sul piano politico per portare avanti quello che è un processo
che è stato definito a livello europeo. In questo senso, non credo che nessuno abbia mai
parlato di realizzare il deposito, che ci siano delle evidenze che il deposito dovesse
essere realizzato in Piemonte; è vero che i siti nucleari al momento, ma il polo ecologico
è tutta un'altra cosa, distinguiamo, perché un conto è il polo e un conto è il deposito. Il
polo è un polo tecnologico che fa delle ricerche e poi anche il fatto che - anche per non
dare delle situazioni di allarmismo- , è verissimo che i siti di deposito, attualmente, in
virtù degli impianti che dovevano nascere vicino ai fiumi e ai corsi d'acqua per esigenze
di raffreddamento e in mare stesso, in altri casi, è anche vero che però non è vero che
sono aree al momento esondabili. Ricordo solo nel 2000, per esempio in occasione
dell'alluvione, la Protezione Civile fece proprio base - e gli elicotteri arrivavano
sull'isola - perché il rilevato creava un'isola a Trino Vercellese proprio perché era l'unica
area non esondata. Ciò detto, io non credo che la Regione Piemonte è giusto che.., io so
che, ho sentito gli uffici e stanno lavorando perché è un parere giustamente articolato e
complesso. Credo non abbiano rispettato le date, ma stanno arrivando anche loro alla
definizione di un'osservazione. Penso assolutamente logico che si solleciti
un'espressione di parere anche da parte loro; l'unica cosa è che rimaniamo in quello che
è l'albero della definizione della procedura prevista dall'Unione Europea, non possiamo
invece improvvisare delle procedure alternative che non hanno una loro logica e una
loro possibilità poi di essere attuate.

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