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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 18
MOZIONE 2017-03321
(MOZIONE N. 71/2017) "PROCEDURE DI INFRAZIONE LEGATE ALLA REALIZZAZIONE DEL DEPOSITO NAZIONALE PER I RIFIUTI RADIOATTIVI" PRESENTATA IN DATA 10 AGOSTO 2017 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO. (testo coordinato)
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Farò anche una presentazione dell'emendamento e sub
emendamento nella stessa spiegazione. Io ringrazio il Consigliere Tresso per aver
portato in Aula questo documento, che inizialmente era portato in modalità urgente per
cercare di rispettare la scadenza del 13 settembre, purtroppo, vista un po' la situazione,
non è stato possibile. Questo tema, per il Consiglio Comunale, non è nuovo a Torino. A
marzo abbiamo approvato un nostro ordine del giorno in cui chiedevamo, tra l'altro, alla
Giunta Comunale di confrontarsi con la Giunta Regionale in modo da farsi dare, in
tempi rapidi, o comunque da rendere pubblica in tempi rapidi, la carta delle aree
potenzialmente idonee a ospitare il deposito nucleare nazionale. Questo era stato un
tema che avevamo affrontato quando era partita la comunicazione del Presidente
Chiamparino in cui parlava del polo tecnologico per la fusione nucleare da istituire in
Piemonte. Avevamo richiesto anche un confronto a livello di Commissione con la
Regione, perché la città di Torino, anche se non impattata direttamente dalla
localizzazione del deposito, è impattata indirettamente per l'effetto del transito e
dell'eventuale sosta sul nostro territorio dei cosiddetti "treni nucleari", che trasportano
rifiuti irraggiati in Francia per il processamento per poi ritornare una volta riprocessati.
Treni che nel caso il deposito fosse previsto all'interno della Regione Piemonte,
potrebbero aumentare di frequenza e di passaggio per effetto di transito di questi treni
per trasportare tutti i rifiuti verso il nuovo deposito nazionale, quello definitivo, non
quelli temporanei attualmente esistenti. Il procedimento è iniziato, come si vede anche
sul sito del Ministero dell'Ambiente, a marzo del 2016 e ad oggi, e io ho controllato
questa mattina l'ultima volta, molte Regioni hanno inviato pareri ed osservazioni, ma la
Regione Piemonte è stata silente, non ha inviato alcun parere ed osservazione; ti rendi
conto, quanto diceva anche poc'anzi il Consigliere Rosso, l'85% di tali rifiuti sono nella
nostra Regione. Questo perdura nonostante quanto sia accaduto durante quest'estate,
ovvero il 13 luglio 2017, la Commissione Europea ha inviato un parere motivato al
Governo, chiedendo entro 60 giorni l'emissione della Valutazione Ambientale
Strategica, pena una sanzione. Questa procedura di VAS è stata avviata il 15 luglio e il
bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 luglio. Nonostante alcune
Regioni come Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Puglia abbiano inviato osservazioni,
siamo arrivati ad oggi 293 documenti, sul sito del Ministero dell'Ambiente, la Regione
Piemonte è rimasta muta, nessun documento risulta inviato sulla pagina del Ministero
dell'Ambiente. Una delle domande che ci hanno fatto dal punto di vista della Regione,
in modo indiretto, "ma cosa c'entra Torino?" Io lo voglio dire leggendo un estratto di un
parere di un'osservazione inviata, il 18 settembre 2017, da parte di una Onlus, "Italia
Nostra", della Regione Piemonte in merito alla VAS dei rifiuti di cui stiamo parlando.
In particolare, al punto 3, nel testo delle osservazioni dicono, leggo: "la
programmazione della gestione del combustibile e dei rifiuti radioattivi è incompleta,
manca, ad esempio, una strategia per il ritorno dei rifiuti ad alta attività da Francia e
Inghilterra, come manca un'analisi sull'effettiva necessità di realizzare dei depositi
temporanei nei siti attuali. Manca, inoltre, il loro piano temporaneo di utilizzo di
trasferimento, di demolizione, di disattivazione". Questo è il motivo del nostro
emendamento. Nel nostro emendamento andiamo ad aggiungere due punti
all'impegnativa: un punto diretto alla Giunta Comunale, impegniamo la Giunta a inviare
nei tempi più rapidi possibili un parere al Ministero dell'Ambiente per la valutazione
dei rischi legati al transito e alla sosta di questi treni nucleari all'interno del territorio
torinese, tanto più tenendo in conto, non solo i rischi legati alla sicurezza del trasporto,
anche i rischi che sono legati al particolare periodo in cui ci troviamo a vivere: i rischi
legati ad attentati, a possibili attentati. Stessa cosa abbiamo fatto con una seconda
impegnativa, rivolta alla Città metropolitana e quindi chiediamo di confrontarsi con la
Città metropolitana per la valutazione, sempre di tutti i rischi legati al transito e sosta
all'interno dell'area metropolitana, perché comunque è vero che Torino come città e la
Città metropolitana di Torino non sono previsti all'interno di questi territori dei depositi
definitivi, però comunque questo passaggio tenderà ad aumentare sia verso la Francia,
verso l'Inghilterra andata e ritorno, sia per far confluire dall'Italia tutti i rimanenti
rifiuti. Sarà in Piemonte? Non lo so, cerchiamo però di evitare che questo deposito si
faccia nel silenzio più assoluto, grazie.

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