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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2017-03550
(GENERALE) "QUALE FUTURO PER GTT" PRESENTATA IN DATA 8 SETTEMBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
LO RUSSO Stefano
La risposta fornita oggi dall'Assessore Lapietra in nome della Sindaca, che sappiamo
essere a Madrid con l'Assessora Pisano, in ordine all'interpellanza generale è una
risposta che ci lascia assolutamente insoddisfatti e provo ad elencare le due principali
ragioni. La prima, noi stiamo discutendo di una Società, come diceva anche il collega
Morano, che è 100% della Città di Torino che sancisce il servizio di trasporto pubblico,
e di cui leggiamo, esattamente come le migliaia di lavoratori che tutti giorni arrivano e
rendono possibile fruire del trasporto pubblico di questa Città, notizia assolutamente
contraddittoria, in particolare relativamente al tema del Piano industriale. Lei, Assessora
Lapietra, questa sera ci ha ribadito che la Regione ha chiesto un asseveramento del
piano industriale, ora non voglio essere eccessivamente malizioso, credo però,
conoscendo un pochino le dinamiche istituzionali, che forse qualche domanda
bisognerebbe porsela del perché la Regione ha chiesto un asseveramento del piano
industriale che lei ha fatto predisporre alla Società. Non è che per caso quel piano
industriale lì si basa su numeri che forse non sono del tutto reali o realistici? Io ricordo
distintamente quando lei si insediò a fare l'Assessore ai Trasporti che, sostanzialmente,
ribadendo più volte che chi era arrivato prima non era stato in grado; lei avrebbe dato
continuità aziendale, avrebbe dato prospettiva alla Società, avrebbe fatto tutto quello
che quelli che c'erano prima, che erano decisamente meno capaci di lei, non avrebbero
fatto. Prendiamo atto che, al 25 di settembre, GTT non ha ancora approvato il suo
Bilancio, prendiamo atto che non esiste un piano industriale al 25 di settembre, perché
questo è il fatto, e prendiamo atto che non esiste il piano industriale, non esiste un
Bilancio approvato e la risposta a un' interpellanza che oggettivamente era molto
semplice e banale: diteci che cosa volete fare di GTT? Che credo sia, come dire, non è
un... mi pare abbastanza normale chiederlo, non ha risposta. Allora, glielo diciamo noi
che cosa deve essere, secondo noi, il piano industriale di GTT. Innanzitutto, il piano
industriale di GTT deve essere un piano industriale credibile, credibile nei numeri e
credibile nelle cifre con cui si compone. Poi, scegliete l'interlocuzione, l'asseverazione,
quello che volete; però gentilmente producetelo in maniera credibile. Secondo, deve
essere un piano industriale chiaro, cioè un piano industriale che dice con chiarezza che
cosa volete fare: non tagliamo le linee senza dirlo; non coinvolgiamo le Circoscrizioni;
facciamo uscire notizie che ci sono cinquecento esuberi; ci becchiamo lo sciopero degli
autobus, chiaro, chiaro. Guardi, Assessora, che il Partito Democratico non si è mai
sottratto, né si sottrae a un confronto nel merito, purché ci sia merito e ci siano delle
cose sul tavolo; invece qui il problema è che sul tavolo non c'è nulla e il merito non
esiste. Terza cosa, questa invece è un po' più delicata e mi ricollego poi alla seconda,
ordine di considerazioni: il piano industriale deve essere pubblico, Assessora Lapietra e
Sindaca Appendino in contumacia; deve essere pubblico perché stiamo discutendo di
una Società che è 100% Città di Torino e che esercisce un Servizio Pubblico Locale di
grandissima importanza in questa Città. Allora, onestamente questo continuare a
palleggiarsi la palla con la Regione, con il Ministero, con gli Advisor e poi gli Advisor
non giustificano i dati, insomma tutte cose che lasciano davvero perplessi. Ma sa perché
siamo a questo punto? Siamo a questo punto perché non avete un'idea, cioè il problema
di fondo è che avete capito più o meno dove siete arrivati, avete per otto mesi spiegato
che c'erano debiti fuori Bilancio, mentre chi, come dire, altri dicevano che era un tema
di disallineamento - peraltro la Corte dei Conti ha dato ragione a questa seconda
versione - non sapete dove andare a parare e quindi conseguentemente, io lo capisco
anche che state annaspando. Il problema è che state annaspando su una Società che ha
5.000 dipendenti e gestisce tutti i giorni migliaia e migliaia di chilometri e forse, forse al
25 di settembre dell'anno 2016, cioè stiamo andando verso Natale, magari una qualche
riflessione se ce la date, aiutate. Seconda considerazione, il piano della trasparenza, noi
abbiamo già avuto modo di dire, quando avevo discusso della convenzione che è stata
deliberata in Consiglio Comunale, che non ci è piaciuta per niente la modalità con cui
GTT ha gestito la partita del Consorzio con Arriva. Come è noto alle cronache, GTT ha
stipulato una convenzione con un partner privato per poter partecipare alla gara
regionale. A noi piacciono le cose chiare, pulite, trasparenti. Chiare, pulite e trasparenti.
Siccome non ci è stata data risposta, riteniamo che, quello che era nostro sospetto, cioè
che avete fatto una cosa senza nessuna procedura a evidenza pubblica, diciamo così;
non è una cosa che è stata proprio esteticamente bella, per usare un eufemismo. E'
chiaro che questa assenza di trasparenza, questa opacità nella gestione della Società, che
vede in un rapporto non pulito, non chiaro, con un partner privato la gestione di GTT,
uno dei potenziali partner privati, che viene individuato non si sa bene in virtù di quali
ragioni, non si sa bene con quale procedura; cosa si sa bene è con la totale copertura del
Movimento 5 Stelle, che per bocca del Presidente della Commissione Fornari a verbale
in Consiglio Comunale ha benedetto l'operazione dal punto di vista politico...

LO RUSSO Stefano
...Dicendo che GTT era correttamente allocata con Arriva. Allora glielo diamo un
secondo..., un secondo suggerimento ci permettiamo di darglielo noi. Acclarato qual è il
piano industriale - siccome GTT è in crisi strutturale e finanziaria, ma è anche in crisi
industriale - avviamo alla luce del sole, alla luce del sole, non nelle segrete stanze di
Palazzo Civico o di corso Turati, una bella chiara operazione a evidenza pubblica che
individui una strategia di salvataggio industriale e finanziario di GTT, aperta, aperta
anche ad altri partner e vedrà che troverà certamente in noi, nel Partito Democratico,
persone ragionevoli e in grado di discutere su quelle che possono essere le procedure
per dare un futuro, una prospettiva alla nostra Società di Trasporti, perché è nostra, della
Città, non è sua, non è di proprietà vostra, è nostra, e soprattutto una procedura chiara e
trasparente dal punto di vista anche formale, perché la chiarezza e la trasparenza, cosa a
cui siete poco abituati, invece per noi continua ad essere un valore fondante dell'azione
amministrativa.

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