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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2017-03550
(GENERALE) "QUALE FUTURO PER GTT" PRESENTATA IN DATA 8 SETTEMBRE 2017 - PRIMO FIRMATARIO MORANO.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Prossimo punto è, interpellanza generale:

"Quale futuro per GTT"

VERSACI Fabio (Presidente)
Risponde l'Assessore Lapietra, prego.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Buonasera. Come è noto GTT presenta un grave tensione finanziaria accumulata negli
ultimi anni, in parte legata a disallineamenti noti circa i corrispettivi con i vari Enti. Tale
situazione ha generato un progressivo aumento dello scaduto commerciale e tributario.
Si evidenzia, inoltre, quale diretta conseguenza, un aumento della obsolescenza del
Parco circolante con relativo peggioramento del servizio prestato. Il management di
GTT insieme ad una equipe di Advisor sta predisponendo dal mese di giugno un Piano
industriale con orizzonte temporale 2017/2021, che in estrema sintesi prevede
l'ottimizzazione dei processi e il rilancio degli investimenti. Parallelamente alla stesura
del Piano da parte di GTT, sono stati istituiti tavoli di lavoro con la Regione Piemonte,
l'Agenzia della Mobilità e la Città e la Società stessa, volta ad affrontare la situazione
dei crediti verso l'Agenzia. Inoltre è in fase di predisposizione l'intesa transattiva tra
GTT e Infra.To circa il giusto conteggio del canone che determinò i disallineamenti nel
2014 e nel 2015 nei loro bilanci, per evitare il riproporsi nel 2016. La Città con GTT ha
predisposto una bozza di convenzione approvata in questi giorni volta a regolare il
cadenzamento del debito pregresso relativo ai mutui per l'acquisto delle motrici
tranviarie e il riconoscimento degli interessi moratori. La definizione e la soluzione di
tali aspetti permetterà la stesura del piano su citato. Una volta definito il piano e
attestato da una Società terza, come richiesto da Regione Piemonte, con la definizione
delle partite in sospeso con gli enti interessati sarà possibile procedere all'approvazione
del Bilancio d'esercizio 2016. La predisposizione del piano dovrà trovare raccordo con
la definizione di Bilancio d'esercizio 2016 che attualmente non risulta approvato. In
parallelo all'attività di attestazione del piano sono in corso di definizione le attività
concordate e discusse al tavolo del Governo, con la Regione Piemonte, per ottenere gli
stanziamenti finanziari necessari a sostegno dei fabbisogni individuati dal piano stesso.
L'obiettivo della Società è di realizzare il piano al fine di recuperare idonee condizioni
economiche e finanziarie senza ricorso ad alcuna procedura straordinaria.

VERSACI Fabio (Presidente)
Assessora, se può…

LAPIETRA Maria (Assessore)
Non si è sentito niente? (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Ah, bene, ricomincio.
Scusate. Allora ditemi se non si sente, si sente? Okay, perfetto. Allora, dicevamo che
questo piano dovrà essere attestato da una società terza come richiesto dalla Regione
Piemonte e parallelamente a questa approvazione quindi del piano è in corso di
definizione un tavolo con il Governo e la Regione Piemonte per ottenere gli
stanziamenti finanziari necessari a sostegno dei fabbisogni individuati dal piano.
L'obiettivo della Società è di realizzare il piano al fine di recuperare idonee condizioni
economiche e finanziarie, senza il ricorso ad alcuna procedura straordinaria.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessora. E' iscritto a parlare il Capogruppo Morano, prego.

MORANO Alberto
Nell'interpellanza generale avevamo chiesto al Sindaco di indicare che cosa intendesse
fare la Città di Torino per GTT. Mi spiace ricordare all'Assessore Lapietra, perché temo
che se lo sia dimenticato, che il Comune di Torino detiene il 100% della partecipazione
di GTT per il tramite di FCT e il Comune di Torino deve dettare le linee guida che ha in
mente per il risanamento. Mi sembra che, se ci aspettavamo una risposta vuota e inutile,
abbiamo battuto un record assoluto. Non ci ha detto assolutamente nulla, Assessore, su
che cos'è l'intenzione del Comune di Torino. Io, circa un anno fa, avevo evidenziato in
Consiglio e con un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei
Conti i disallineamenti esistenti fra il Bilancio di GTT e quello del Comune di Torino,
ammontanti a circa 40 milioni di euro e quelli fra il bilancio di GTT e l'Agenzia per la
Mobilità Piemontese altri 39 milioni e mezzo. Da un'analisi di Peat Marwick emerge
che la Società avrebbe crediti nei confronti del Comune esigibili al 31 dicembre 2016
per 80 milioni di euro, di cui 24 per contributi metro, 13 e mezzo per interessi oltre a 21
milioni per contributi sui mutui scaduti. A fronte di ciò, con una delibera della scorsa
settimana, il Comune di Torino ha approvato una convezione con GTT in cui si è
impegnato a rimborsare parte di questi debiti; in quella sede ho sollevato forti dubbi
sulla legittimità della delibera e sulla possibilità da un lato per la Società GTT di
sottoscrivere la convenzione in assenza di certezze sul futuro, certezze che oggi voi non
ci avete dato, e dall'altro lato per il Comune di Torino di far riferimento a questa
presunta convenzione, ad oggi non sottoscritta da GTT, per addivenire all'assestamento
di bilancio. Mi sembra inoltre che la convenzione proposta dal Comune, ove accettata
dalla Società GTT, metta nero su bianco un problema di non correttezza dei bilanci di
GTT per circa 7 milioni e mezzo e lascia aperto un problema sui contributi scaduti per
21 milioni. Fatte queste premesse, signora Assessora, io mi sarei aspettato che ci dicesse
qualcosa sulla situazione di GTT, perché GTT ha 5.000 dipendenti, un fatturato di 440
milioni, debiti per 540 milioni e di questo oggi non abbiamo parlato. Alla data odierna
la Società non ha approvato il Bilancio e questo lo sappiamo anche se non ce lo ricorda,
vi sono seri dubbi sulla sua continuità aziendale perché la Società ha un fabbisogno di
cassa di circa 50 milioni per chiudere l'anno. La notizia di stampa, perché noi le
apprendiamo dalla stampa, non da lei o dalla Giunta, sembrerebbe che la Società stia
predisponendo un piano industriale asseverato che dovrebbe essere il punto da cui
partire, però a me sembra un po' ridicolo che venga affidata la redazione di questo piano
asseverato a chi la Società l'ha portata sull'orlo del dissesto, quand'anche questa
decisione di affidarlo all'Amministrazione venga mascherata con il richiamo a presunte
norme di legge che lo imporrebbero, perché poi queste norme di legge andrebbero
richiamate tutte e andrebbe spiegato quali sono le inadempienze del Comune in
relazione a queste norme di legge; richiamo alcune, l'articolo 6, comma 2 del Decreto
Madia prevede che le Società controllo Pubblico predispongano specifici programmi di
valutazione del rischio e di crisi aziendale e ne informino l'assemblea. L'articolo 14 del
sopra dichiarato decreto prevede che le Società a partecipazione pubblica siano soggette
alle disposizioni dettate dalla legge in tema di fallimento e di procedure concorsuali; il
comma secondo di questo articolo prevede che poi, qualora emergano nell'ambito di
programmi di valutazione del rischio uno o più indicatori di crisi aziendale: fabbisogno
di cassa di 50 milioni; utile di 160.000 euro; debiti che sono molto più del fatturato;
bilanci non approvati; indagine della Procura della Repubblica sul falso in Bilancio,
l'organo amministrativo della Società a controllo pubblico adotta senza indugio i
provvedimenti necessari al fine di prevenire l'aggravamento della crisi e correggere gli
effetti. Il comma 3 dell'articolo 14 prevede che quando si determina la situazione di cui
al comma 2, la mancata adozione dei provvedimenti adeguati da parte dell'Organo
Amministrativo costituisce grave irregolarità ai sensi dell'art. 2409 del Codice Civile e
questa grave irregolarità deve essere denunciata alla Magistratura o dal Collegio
Sindacale o dal socio. Il Collegio Sindacale dorme, il socio pure. Altre notizie di
stampa, ipotizzano un contributo da parte del Ministero sotto forma di contributi statali
all'acquisto di automezzi, contributo però che non può certo essere utilizzato
stornandolo per far fronte alla crisi di liquidità di GTT. Altre indiscrezioni
giornalistiche, infine, parlano del possibile ricorso all'Amministrazione Straordinaria,
legge Prodi Marzano o il Concordato in Bianco o al Concordato in Preventivo. Sono
forse questi i motivi che hanno indotto a non approvare il Bilancio perché vi sono dubbi
sulla continuità aziendale? Ma in questo quadro la Città di Torino, oltre a ricordarci
questi fatti già noti, che cosa intende fare? Perché vorrei ricordarlo all'Assessore
Lapietra, l'articolo 22, comma secondo dello Statuto di FCT prevede che sia la città i
Torino ad indicare gli indirizzi ai quali si deve attenere la Società. Certo, mi rendo conto
che le decisioni sono difficili e forse non sostenibili dalla Città di Torino, ma
nell'interpellanza generale questo avevamo chiesto all'Amministrazione. GTT necessita
di un piano industriale credibile, di una importante ricapitalizzazione per riequilibrare i
conti e...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

MORANO Alberto
Un minuto e ho finito. E di un sistema di tariffe coerenti con il fabbisogno della Società.
Se il Comune di Torino è nell'impossibilità, per mancanza di risorse, di dar corso alla
ricapitalizzazione, gli scenari che si aprono sono solo due: procedura concorsuale con il
rischio che la stessa sfoci nel fallimento della Società e affossi i traballanti conti del
Comune, o alternativamente Cessione del Maggioranza della Società a un soggetto terzo
che si impegni a ricapitalizzare GTT. In questo contesto, il richiamo fatto
dall'Amministrazione della norma della legge Madia, appare poco serio soprattutto se
limitato ala necessità di predisporre un piano asseverato, quello che occorre è affrontare
in modo strutturato e organico la crisi di GTT, tenendo conto dei fabbisogni di cassa,
dell'indebitamento eccessivo, dei bilanci non corretti, del modello industriale non
credibile, non sostenibile. A questo deve mettere mano l'Amministrazione 5 Stelle se
vuole distinguersi dalle precedenti Amministrazioni, se no siamo di fronte all'ennesimo
gioco delle tre carte, parole in libertà sulla pelle dei dipendenti di GTT.

VERSACI Fabio (Presidente)
Ho iscritto a parlare il Capogruppo Lo Russo, prego.

LO RUSSO Stefano
La risposta fornita oggi dall'Assessore Lapietra in nome della Sindaca, che sappiamo
essere a Madrid con l'Assessora Pisano, in ordine all'interpellanza generale è una
risposta che ci lascia assolutamente insoddisfatti e provo ad elencare le due principali
ragioni. La prima, noi stiamo discutendo di una Società, come diceva anche il collega
Morano, che è 100% della Città di Torino che sancisce il servizio di trasporto pubblico,
e di cui leggiamo, esattamente come le migliaia di lavoratori che tutti giorni arrivano e
rendono possibile fruire del trasporto pubblico di questa Città, notizia assolutamente
contraddittoria, in particolare relativamente al tema del Piano industriale. Lei, Assessora
Lapietra, questa sera ci ha ribadito che la Regione ha chiesto un asseveramento del
piano industriale, ora non voglio essere eccessivamente malizioso, credo però,
conoscendo un pochino le dinamiche istituzionali, che forse qualche domanda
bisognerebbe porsela del perché la Regione ha chiesto un asseveramento del piano
industriale che lei ha fatto predisporre alla Società. Non è che per caso quel piano
industriale lì si basa su numeri che forse non sono del tutto reali o realistici? Io ricordo
distintamente quando lei si insediò a fare l'Assessore ai Trasporti che, sostanzialmente,
ribadendo più volte che chi era arrivato prima non era stato in grado; lei avrebbe dato
continuità aziendale, avrebbe dato prospettiva alla Società, avrebbe fatto tutto quello
che quelli che c'erano prima, che erano decisamente meno capaci di lei, non avrebbero
fatto. Prendiamo atto che, al 25 di settembre, GTT non ha ancora approvato il suo
Bilancio, prendiamo atto che non esiste un piano industriale al 25 di settembre, perché
questo è il fatto, e prendiamo atto che non esiste il piano industriale, non esiste un
Bilancio approvato e la risposta a un' interpellanza che oggettivamente era molto
semplice e banale: diteci che cosa volete fare di GTT? Che credo sia, come dire, non è
un... mi pare abbastanza normale chiederlo, non ha risposta. Allora, glielo diciamo noi
che cosa deve essere, secondo noi, il piano industriale di GTT. Innanzitutto, il piano
industriale di GTT deve essere un piano industriale credibile, credibile nei numeri e
credibile nelle cifre con cui si compone. Poi, scegliete l'interlocuzione, l'asseverazione,
quello che volete; però gentilmente producetelo in maniera credibile. Secondo, deve
essere un piano industriale chiaro, cioè un piano industriale che dice con chiarezza che
cosa volete fare: non tagliamo le linee senza dirlo; non coinvolgiamo le Circoscrizioni;
facciamo uscire notizie che ci sono cinquecento esuberi; ci becchiamo lo sciopero degli
autobus, chiaro, chiaro. Guardi, Assessora, che il Partito Democratico non si è mai
sottratto, né si sottrae a un confronto nel merito, purché ci sia merito e ci siano delle
cose sul tavolo; invece qui il problema è che sul tavolo non c'è nulla e il merito non
esiste. Terza cosa, questa invece è un po' più delicata e mi ricollego poi alla seconda,
ordine di considerazioni: il piano industriale deve essere pubblico, Assessora Lapietra e
Sindaca Appendino in contumacia; deve essere pubblico perché stiamo discutendo di
una Società che è 100% Città di Torino e che esercisce un Servizio Pubblico Locale di
grandissima importanza in questa Città. Allora, onestamente questo continuare a
palleggiarsi la palla con la Regione, con il Ministero, con gli Advisor e poi gli Advisor
non giustificano i dati, insomma tutte cose che lasciano davvero perplessi. Ma sa perché
siamo a questo punto? Siamo a questo punto perché non avete un'idea, cioè il problema
di fondo è che avete capito più o meno dove siete arrivati, avete per otto mesi spiegato
che c'erano debiti fuori Bilancio, mentre chi, come dire, altri dicevano che era un tema
di disallineamento - peraltro la Corte dei Conti ha dato ragione a questa seconda
versione - non sapete dove andare a parare e quindi conseguentemente, io lo capisco
anche che state annaspando. Il problema è che state annaspando su una Società che ha
5.000 dipendenti e gestisce tutti i giorni migliaia e migliaia di chilometri e forse, forse al
25 di settembre dell'anno 2016, cioè stiamo andando verso Natale, magari una qualche
riflessione se ce la date, aiutate. Seconda considerazione, il piano della trasparenza, noi
abbiamo già avuto modo di dire, quando avevo discusso della convenzione che è stata
deliberata in Consiglio Comunale, che non ci è piaciuta per niente la modalità con cui
GTT ha gestito la partita del Consorzio con Arriva. Come è noto alle cronache, GTT ha
stipulato una convenzione con un partner privato per poter partecipare alla gara
regionale. A noi piacciono le cose chiare, pulite, trasparenti. Chiare, pulite e trasparenti.
Siccome non ci è stata data risposta, riteniamo che, quello che era nostro sospetto, cioè
che avete fatto una cosa senza nessuna procedura a evidenza pubblica, diciamo così;
non è una cosa che è stata proprio esteticamente bella, per usare un eufemismo. E'
chiaro che questa assenza di trasparenza, questa opacità nella gestione della Società, che
vede in un rapporto non pulito, non chiaro, con un partner privato la gestione di GTT,
uno dei potenziali partner privati, che viene individuato non si sa bene in virtù di quali
ragioni, non si sa bene con quale procedura; cosa si sa bene è con la totale copertura del
Movimento 5 Stelle, che per bocca del Presidente della Commissione Fornari a verbale
in Consiglio Comunale ha benedetto l'operazione dal punto di vista politico...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
...Dicendo che GTT era correttamente allocata con Arriva. Allora glielo diamo un
secondo..., un secondo suggerimento ci permettiamo di darglielo noi. Acclarato qual è il
piano industriale - siccome GTT è in crisi strutturale e finanziaria, ma è anche in crisi
industriale - avviamo alla luce del sole, alla luce del sole, non nelle segrete stanze di
Palazzo Civico o di corso Turati, una bella chiara operazione a evidenza pubblica che
individui una strategia di salvataggio industriale e finanziario di GTT, aperta, aperta
anche ad altri partner e vedrà che troverà certamente in noi, nel Partito Democratico,
persone ragionevoli e in grado di discutere su quelle che possono essere le procedure
per dare un futuro, una prospettiva alla nostra Società di Trasporti, perché è nostra, della
Città, non è sua, non è di proprietà vostra, è nostra, e soprattutto una procedura chiara e
trasparente dal punto di vista anche formale, perché la chiarezza e la trasparenza, cosa a
cui siete poco abituati, invece per noi continua ad essere un valore fondante dell'azione
amministrativa.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie. L'Assessora Lapietra è segnata, ma interviene alla fine. La vedo segnata a
schermo, forse ho sbagliato. E' iscritto a parlare il Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Io sono velocissimo, perché....chi mi ha anticipato, Morano e Lo
Russo, sono stati estremamente chiari e devo anche essere sincero: i loro interventi,
secondo me, dovrebbero crearvi alcune problematiche di pensiero. Io mi rivolgo ai
Consiglieri Comunali, nemmeno alla Maggioranza e agli Assessori. Vi hanno dato, tra
virgolette, delle "accuse" che sotto un certo aspetto, se confermate, guardate che alcuni
problemi ci sono anche per i Consiglieri. Quindi pensateci bene, cioè lo mando come,
anche qua, come consiglio perché o hanno sbagliato loro due, e non credo, le trovo
persone estremamente preparate e non certamente dei dilettanti allo sbaraglio e quindi vi
invito a guardare bene all'interno della vostra Maggioranza; anche perché il silenzio
dell'Assessore, il silenzio della Giunta è un silenzio assordante. Cosa costa dire la verità,
mentre invece vi nascondete in continuazione? Oltretutto avete, come dire, un passato
che non è il vostro. Allora, cosa vi costa dire la verità della situazione di oggi senza
dover a tutti i costi attendere chissà che cosa? Anche perché, vedete, io devo fare... ci si
avvicina alle elezioni, permettetemi, lo dico qua con estrema chiarezza, forse nessuno lo
dice, ma avete l'ATAC a Roma che è nelle condizioni che è; avete GTT a Torino che è
nelle condizioni che è. Smettete un attimo, fermatevi un attimo per le partecipate dei
trasporti perché se andate avanti così... E guardate, ci sono alcuni problemi. Tenendo
altresì presente, Assessore, e concludo, che... Allora, sulla Linea 2 dovete rivolgervi a
Delrio e alla Regione; su GTT dovete rivolgervi a Delrio e alla Regione. Scusate,
abbiate pazienza, sorrido, ma fate attenzione perché c'è qualcosa che non quadra anche
qua: cioè, isola esattamente il contrario della linea politica che i 5 Stelle si danno a
livello locale e a livello nazionale, e cioè voi vi rivolgete a chi ha governato e a chi
governa per poter, eventualmente, salvare l'Ente che è in dissesto. Eh, vi chiedo scusa,
riflettete. E' esattamente il contrario della linea che voi dite "no, facciamo da soli", voi
siete arrivati qua dopo le elezioni dicendo "cambieremo tutto e facciamo tutto noi e
mettiamo tutto noi", siete poi obbligati ad andare a bussare al Ministero e alla Regione,
che è la controparte esatta che voi avete sempre combattuto. Io finisco dicendo,
Assessore, diteci la verità; 5.000 dipendenti sono 5.000 dipendenti che stanno, fra
virgolette, "soffrendo" la paura del futuro, loro e delle loro famiglie. Mi auguro che il
buon senso prevalga, abbiate il coraggio di dire esattamente come è la situazione e, nel
caso fare, la stessa manovra che si è fatta per la Metro 2. Abbiate il coraggio su
argomenti di questo genere, coinvolgete tutti, tanto avete già coinvolto il Governo di
Centrosinistra sia a livello nazionale che a livello locale, abbiate il coraggio di
coinvolgere tutto il Consiglio Comunale. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Napoli. Ho scritto a parlare il Consigliere Malanca, Prego.

MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. Io devo dire che non sono assolutamente stupito del fatto che sia
arrivata questa interpellanza in Consiglio, in quanto sono più volte che alcuni esponenti
della Minoranza chiedono con insistenza di vedere un piano, di averlo, di portarlo a
conoscenza di tutti, ma mi sembra che la risposta dell'Assessora a questa interpellanza
sia stata, devo dire, quantunque sintetica, quantunque accusata di avere un audio non
all'altezza delle orecchie dei Consiglieri, forse un pochino bassa, ma mi sembra
assolutamente di una chiarezza solare. Il piano industriale, che è un termine dietro il
quale esiste una realtà estremamente complessa, cioè un piano industriale non è un
documentino scritto in dieci minuti che può essere preso o addirittura fatto, come forse
vorrebbero alcuni Consiglieri dell'Opposizione, con un'ottica di trasparenza, "lo
facciamo tutti insieme"; no, un piano industriale è una cosa molto più complessa, un
piano industriale è un sistema di piani, è un sistema di piani economici, finanziari,
operativi che vanno ad articolarsi in un periodo di tempo che può essere di breve, di
medio, di lungo periodo, ed è un documento estremamente complesso ,ed è il
documento base sul quale il management aziendale deve andare a dichiarare qual è la
linea che intende perseguire nei vari periodi: di breve, di medio e di lungo periodo per
gestire l'Azienda. E' il documento che viene usato per comunicare ai destinatari, interni,
prima di tutto dell'Azienda e anche esterni e quindi nel caso di una Società Partecipata
dal Comune di Torino, anche ai cittadini, non soltanto ai Consiglieri, quelle che sono le
intenzioni strategiche e i valori di fondo dell'Azienda che questa intende portare avanti.
Ma anche quali sono effettivamente, che forse è la cosa che interessa di più ai
Consiglieri, le azioni che devono essere poste in atto per portare a termine gli obiettivi
che sono stati iscritti nel piano e quali sono le risorse da consumare, perché non ci sono
obbiettivi che si possono raggiungere senza utilizzare delle risorse. Ora, a cosa serve un
piano industriale? Serve ad acquisire quello che è il consenso degli stakeholder e il
consenso su che cosa? Sulla vision che il management dell'azienda, scusate le parole
inglesi, hanno espresso all'interno del piano, dando corpo a quelli che sono gli obiettivi
che sono stati dati dalla proprietà, come si dice. Ora, a che punto siamo di questo piano?
Se, come l'Assessora ha detto, questo piano è iniziato a essere steso il mese di giugno,
dopo una prima bozza che inopinatamente è stata diffusa come "il piano industriale di
GTT", che in realtà era una breve bozza su cui si è confrontata l'Amministrazione con
GTT; ci sono state poi delle dichiarazioni riportate dalla stampa secondo cui questa
bozza avrebbe richiesto non meno di tre mesi per essere approfondita, valutata ed
eventualmente discussa, ma non soltanto con GTT, anche con gli altri stakeholder. Non
dimentichiamoci che la Regione non è soltanto colei che finanzia le operazioni o che
deve riconoscere un debito, è chiaro? Ma è anche colei che è riconosciuta dalla legge
come l'Amministrazione che deve gestire il Trasporto Pubblico sull'intero territorio
regionale e che è responsabile della distribuzione delle risorse in funzione dell'esigenze
del trasporto all'interno della Regione. C'è un'Agenzia con cui bisogna confrontarsi e
poi infine c'è, giustamente, anche GTT che ha delle esigenze ben particolari. Ora, cosa
si vuole fare di GTT? In realtà è una domanda, scusate, ma a me sembra talmente
semplice come domanda, perché cosa si vuole fare di GTT ha due aspetti, cioè un
aspetto pratico, tecnico, di azioni concrete che vedremo nel piano industriale quando
questo sarà reso finalmente stabile, quando non sarà più soltanto una bozza o una
discussione tra coloro che devono decidere per il 2016 qual è la cifra che verrà messa -
che è giusto che sia messa a disposizione - qual è il debito che deve essere riconosciuto
e qui ci sono le interlocuzioni. Dove verranno prese le risorse per fare gli investimenti
nel breve, ma anche nel medio e soprattutto nel lungo periodo per queste aziende?
Quindi, deve essere un piano industriale credibile soprattutto non per quello che c'è
scritto sopra, ma per come quello che c'è scritto sopra sia sostanziato dalle risorse
disponibili e dai tempi con cui queste risorse vengono spese e da come vengono spese.
E' facile scrivere un piano industriale all'acqua di rose, con un sacco di visioni
ottimistiche dentro, ma il piano industriale deve essere credibile e quindi sulla
credibilità del piano industriale noi vogliamo poter dare, esprimere un giudizio nel
momento in cui il piano industriale sia finalmente avvalorato anche dalle risorse che
vengono messe a disposizione. Dal punto di vista, invece,. politico che cosa si vuole
fare di GTT? Io qui lo posso dire a nome di questa Maggioranza: non è cambiato
assolutamente nulla dell'intenzioni di questa Maggioranza nei confronti di questa
Azienda. Noi vogliamo che GTT non solo rimanga di proprietà pubblica, cosa che devo
dire non è sempre stata così nelle Amministrazioni di Torino, ma che rimanga
soprattutto l'Azienda cardine della mobilità di questa Città e che sia la base
fondamentale per cambiare quello che è il paradigma di come le persone e poi anche
non soltanto le persone, ma anche le merci, insomma, dove la mobilità di questa Città
sia completamente rivista anche dal punto di vista della sanità delle persone che ci
abitano...

VERSACI Fabio (Presidente)
La invito a concludere.

MALANCA Roberto
Dell'economia delle aziende che oggi vedono perse gran parte delle risorse a causa della
congestione causata dal traffico, dei costi per la cittadinanza tutta e per la collettività, sia
per gli aspetti sanitari, che incidentali, che di assicurazione. L'Azienda GTT è strategica
per la vita di questa città e per la vita dell'area metropolitana, non soltanto della città. E
state pur certi che staremo molto, molto, molto attenti al piano industriale quando
questo non sarà più soltanto una bozza o uno spiffero buttato su dei giornali, non si sa
come. Grazie, signori.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. Se non ci sono altri interventi, lascio una veloce replica all'Assessora
Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
No, io voglio partire dal fondo. Consigliere Lo Russo, lei ha detto una cosa che
veramente mi lascia a bocca aperta, "dopo un anno", come dice giustamente lei, "avete
capito dove siete arrivati". Dopo un anno che ho capito, lei riesce a dire "la nostra
Società di Trasporti". Io rimango a bocca aperta, perché è un anno che stiamo, come
dice lei, annaspando in mezzo a tutti i guai che abbiamo trovato in questa Società di
Trasporti ed è un anno che mi chiedo esattamente come la "vostra Società di Trasporti",
la Società di Trasporti di tutti, di tutti i cittadini sia ridotta così., perché io ho lavorato
per questa Società negli anni passati, l'ho detto tante volte che era il fiore all'occhiello,
ed è riuscita a ridursi... Il Consigliere Morano diceva "fate fare il piano industriale alle
stesse persone che l'hanno ridotta così", no, a persone che sono veramente... 130 anni
ha ormai di vita questa Società ed è una Società che era la prima in Italia, non l'hanno
ridotta così e negli ultimi anni veramente sono stati creati... Beh, solo negli ultimi
cinque di disallineamenti abbiamo 73 milioni, nessuno si è chiesto perché in
quest'Aula? Ce lo dobbiamo chiedere noi qui adesso? Io sono veramente un po', così,
sbalordita! Allora, parliamo di numeri. Lei, Consigliere Morano, per esempio, diceva "
ha 500 e passa milioni di debiti", ma anche 360 milioni di crediti, non parliamo sempre
solo in negativo. Lo sappiamo bene come funziona nelle società, nelle grandi società.
Qual è l'idea del Comune, cosa ha fatto in questi mesi e cosa farà, forse non si sentiva,
adesso sarò più chiara. Beh, intanto abbiamo cercato di non creare più disallineamenti,
non solo noi con Agenzia, ma anche con Infra.To e quindi abbiamo detto che negli anni
passati i Bilanci fra GTT e Infra.To non combaciavano, questa è una cosa assurda, no?
Fra due Società gestite dallo stesso Comune, ed è una cosa. Disallineamenti con
Agenzia, un punto fondamentale; in un anno ci abbiamo messo un anno, ma sia arrivati
finalmente al dunque, la Città vuole finalmente regolare il debito pregresso con GTT,
anche questa è una follia: l'unico socio riusciva ad avere dei debiti con la sua Società.
Recuperare i crediti vantati nei confronti della Regione: anche questo è un nostro
obiettivo, ci stiamo riuscendo. Il Ministero ha manifestato la sua volontà di aiutare la
GTT e di supportarla, e questo in futuro quindi, Regione, Agenzia, Comune, Infra.To,
Ministero che si siedono allo stesso tavolo dopo tanti anni, mi chiedo, la "vostra Società
di Trasporti", come non l'abbiate fatto prima, si siedono finalmente e si parla. Si parla e
si arriva a fine anno del 2016, lo dico con orgoglio, poi parliamo dei tagli tanto discussi
nella scorsa interpellanza che è uscito su tutti i giornali; finalmente si parla e si dice
quanti soldi abbiamo a disposizione, quanti ne dobbiamo spendere. Non sono stati fatti
tagli nascosti. Negli anni scorsi Agenzia diceva: per arrivare a quella cifra dobbiamo
fare determinate cose, Agenzia lo diceva, okay? Il Presidente di Agenzia lo diceva,
quindi nessuno si è inventato tagli nascosti, sono state fatte delle riorganizzazioni, le ho
dette l'altra volta, quindi quello che è stato scritto sui giornali in parte è errato. Quindi,
il piano industriale, ovviamente, è un piano industriale deciso da una Società e gestito
da una Società, non in house, lo diciamo tutte le volte, quindi sarà pubblico atto quando
il C.d.A. verrà approvato, verrà portato in Consiglio, verrà portato in Commissione, ne
discuteremo, assolutamente, perché è nell'interesse di tutti, ma questo è uno dei punti
fondamentali, quindi di sicuro GTT troverà una nuova vita. Prossimamente, proprio per
l'aiuto di Regione e Ministero, non perché chiediamo l'aiuto politico, chiediamo l'aiuto
degli enti che fino a ieri hanno gestito il Fondo Nazionale e Regionale dei Trasporti,
non a Enti politici. E poi un'ultima cosa, il Consigliere, mi sembra... Adesso non mi
ricordo più chi me l'ha chiesto, è lo stesso. Mi dicevano, appunto, del consorzio di
Rail.To e quindi del nodo ferroviario, come mai abbiamo gestito tutto senza rendere
partecipe la Città. E' stato fatto il consorzio di Extra.To negli anni scorsi, è stato reso
partecipe il Consiglio, ripeto, stiamo parlando di una Società non in house che quindi ha
deciso, ha avuto le linee guida della Città, dicendo che volevamo partecipare e
autonomamente ha scelto il socio migliore per lei. Grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei.
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