Interventi |
LUBATTI Claudio Va bene, tenterò di essere un pochino più breve per dare ancora qualche minuto di spazio ai Colleghi che vogliono dire qualcosa e aggiungere qualcosa per dare il loro contributo in questo dibattito che ritengo particolarmente interessante. Ma intanto una riflessione sulle cose che ho ascoltato. Io, soprattutto nell’ultimo intervento, conosco abbastanza bene il collega Lo Russo, potrei fare un elenco di difetti che il collega Lo Russo ha, probabilmente ne aggiungereste molti anche voi, tutti i Colleghi qui presenti potrebbero aggiungere dei loro pensieri su questo, ma non possiamo e per quanto lo conosco, non posso pensare che abbia firmato un documento senza un’attenta valutazione degli elementi all’interno del documento e una valutazione dei fatti, delle questioni, delle informazioni che nella Commissione sono venuti fuori e che gli hanno permesso di pendersi una responsabilità così forte come la firma di quel documento. Io non interverrò né sul prima, né sul durante, ma interverrò sul dopo. Perché sul prima, guardate, la Commissione, io per quanto conta, voglio fare un ringraziamento sentito anche al Presidente della Commissione e a tutti i Consiglieri che hanno speso del loro tempo per fare gli approfondimenti che sono diventati patrimonio comune e hanno permesso la discussione di questo Consiglio Comunale, quindi il ringraziamento è sentito davvero, ai Consiglieri che hanno lavorato nella Commissione per dare la possibilità, anche al sottoscritto, di farsi un’idea più precisa e se verranno messi, come è stato richiesto, a disposizione di tutti i documenti che fino ad oggi erano riservati ai componenti della Commissione, sarà mia cura ovviamente analizzarli e andare ancora più nel merito rispetto a quanto non mi sia già stato permesso di fare. E quindi credo che il lavoro della Commissione si sia occupato, giustamente, del prima, cioè della fase dell’organizzazione; poi c’è un durante, che cosa è successo quella sera, ma anche qui c’è una inchiesta, c’è una procedura in corso, ci sono delle responsabilità che verranno appurate, e quindi non credo di essere nella sede giusta per dare delle valutazioni, che sarebbero davvero soltanto a titolo personale, sulle responsabilità di che cosa è successo quella sera. Io vorrei portare la vostra attenzione un minuto sul dopo, e su che cosa è mancato dopo. Guardate, mi dispiace che non sia più in aula, ma devo darle atto che è stata in aula fino a questo momento quindi anche lei ha diritto ad una pausa, ma c’è il Vice Sindaco. No infatti, lo dico io prima che lo dica qualche componente della Giunta, io penso che sia mancato il Sindaco, dopo quella sera è venuta meno la figura del Sindaco. Ma del Sindaco non inteso come il Sindaco, diciamo, Capo della Giunta, non come il Sindaco della Città , della presenza: è mancato il Sindaco con la esse maiuscola, cioè una persona che sia in grado immediatamente, dopo poche ore dall’evento, di prendere su di sé la responsabilità con forza, con nettezza e con chiarezza di tutto il meccanismo che noi per settimane, quasi ormai per mesi, siamo andati a valutare. Poi, sarebbe poi stata coerenza, responsabilità del Sindaco quella, magari anche con l’ausilio delle riflessioni della Commissione, magari anche con la valutazione di tutti gli altri strumenti, ma del Sindaco con la esse maiuscola si è sentita la mancanza, cioè la mancanza di una persona che non dopo qualche ora dall’evento scaricasse la responsabilità di quanto accaduto sugli organizzatori tecnici dell’evento. E, avete, non so se avete, i Commissari lo avranno fatto, ma non so quanti Consiglieri sono andati a cercare l’ordinanza di viabilità firmata dall’Architetto Serra che scarica in quel documento la responsabilità dei fatti, eventualmente penali accaduti in quella serata, sugli organizzatori della serata, che è una questione dal punto di vista amministrativo, io prego e spero e ho grande fiducia nel Tribunale Amministrativo, che qualcuno accerti il fatto che dentro un’ordinanza di un Assessorato che ho avuto l’onere e l’onore di guidare per cinque anni, ma non ci si è mai sognati di scrivere un’ordinanza firmata da un Dirigente, neanche dal Direttore della Divisione che scarica la responsabilità penale dei fatti di quella sera, su chi? Sugli organizzatori dell’evento. Cioè, un’ordinanza che doveva garantire la percorribilità delle strade in termini di viabilità, cioè stiamo parlando di un’ordinanza che di fatto è un, lasciatemi dire, è un documento amministrativo che non ha nessuna valenza da un punto di vista né penale, ovviamente, neanche politico. Ci mancherebbe ancora, nessuno chiede alla Sindaca di conoscere quale è il contenuto dell’ordinanza, ma voi vi rendete conto della questione così astrusa che è la responsabilità penale dentro un’ordinanza di un Dirigente che ha il compito di far rispettare dei divieti di accesso all’interno della nostra Città? Questo è un elemento che nella discussione è venuto un po’ fuori poco, e viene il dubbio che la mancanza di lucidità da parte della Sindaca nelle ore successive all’evento sia dovuta al fatto che quell’ordinanza, magari non fosse nota al Sindaco come può succedere, che siccome è lecito pensare che un’ordinanza di un Dirigente venga conosciuta dal Sindaco, ma che in qualche modo la sua struttura, i suo collaboratori, i suoi collaboratori più vicini, in qualche misura conoscessero che dentro quell’ordinanza apparentemente documento, come posso dire, tecnico, ci fosse invece lì uno scarico diretto della responsabilità. E davvero guardo con grande attenzione a quello che succederà nel Tribunale Amministrativo per capire se quel ricorso, che è stato fatto nei confronti di quel documento, sul quale tra l’altro il Sindaco ha deciso di andare in giunta martedì scorso costituendosi in Giudizio, quindi in qualche maniera, come posso dire, difendendo la bontà del documento, perché quante volte sia successo in Amministrazione, tutte le Amministrazioni hanno a che fare con dei ricorsi, ma quando si riconosce che dentro un documento c’è qualche passaggio che forse è davvero di troppo, come questo, nessuno mi può convincere del fatto che sia un passaggio di troppo, almeno la decenza di fare qualche valutazione o pubblica o di evitare la Costituzione in Giudizio. E invece si è deciso di andare a costituirsi in Giudizio. Quindi si difende il documento sapendo che lì c’è un errore, non soltanto ovviamente di metodo a anche di merito. E lasciatemi dire ancora una cosa, la responsabilità, le parole, le strutture, gli organizzatori, suggeritori, le riunioni informali, i passacarte, hanno spazio solo dove manca il Sindaco, cioè se il Sindaco avesse, a un certo punto, fermato la discussione, non con una lettera aperta di scuse, ma con una presa di posizione chiara e netta anche nei confronti dei protagonisti di quella serata, perché su questo tema dell’assicurazione ho sentito pochi interventi, per fare un passaggio su questo ma forse il Consigliere Curatella è entrato meglio degli altri su questi tema, c’è un tema di responsabilità dell’Amministrazione. Io vorrei capire cosa pensa l’Amministrazione, non sul tema dell’assicurazione in termini di massimale, se il massimale coprirà o non coprirà i danni che sono stati richiesti, questo è un ragionamento non politico che non ci interessa, io voglio sapere se davanti a questo grande evento c’è o non c’è il Sindaco che risponde e per quanto mi consta fino ad oggi noi non abbiamo avuto una parola chiara, lucida, precisa, non di parte, come deve essere invece la presa di posizione del Sindaco. Lo scarico di responsabilità sugli organizzatori è un atto che davvero nessuno si poteva aspettare; in moltissimi di noi siamo stati oggetto di un confronto nei minuti successivi, nelle ore successive dell’evento, ma nessuno si aspettava che la responsabilità di questo grande evento che ha riguardato la Città venisse scaricata sugli organizzatori materiali, addirittura pilotati da un’ordinanza firmata da un Dirigente della Città. Quindi, io mi aspetto che nella replica ci sia una presa di posizione chiara, una presa di posizione netta da parte della Città. Spero di ascoltare queste parole, che suonerebbero comunque tardive, ma almeno riparatorie, di una situazione dove invece regna un dibattito dove tutto è il contrario di tutto, dove il Turismo Torino diventa responsabile penale di quello che succede nella Città di Torino, dove un tecnico ha delle responsabilità che evidentemente non può sorreggere, dove un Capo di Gabinetto si prende la responsabilità di dare delle indicazioni precise sul fare o non fare qualcosa, dove vale tutto e il territorio dove vale tutto è un territorio dove manca una figura di riferimento. Noi in questo caso, cara Sindaca, abbaiamo bisogno di una sua parola. Chiedo scusa ai Colleghi per essere andato un po’ lungo. |