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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 13 Settembre 2017 ore 18,00
Paragrafo n. 7
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-03061
RIMBORSO DELLE QUOTE DI CAPITALE ED INTERESSI RELATIVE AI MUTUI CONTRATTI DA GTT PER L'ACQUISTO DI MOTRICI TRAMVIARIE SERIE 6000 AFFERENTI LA LINEA 4. INTERESSI DI MORA ATTIVI E PASSIVI. SCHEMA DI CONVENZIONE RECANTE LA REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI PREGRESSI DOVUTI. APPROVAZIONE.
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Passerei al punto 2 che è "il rimborso delle quote di capitale di interesse relative ai
mutui contratti da GTT per l'acquisto di motrici tramviarie serie 6000 afferenti la linea
4, interessi di mora attivi e passivi", la delibera è stata illustrata dall'Assessore Rolando
sempre il 31 luglio, se ci sono interventi... (INTERVENTI FUORI MICROFONO).
Ah, okay, facciamo prima l'illustrazione degli emendamenti? Se vogliamo lasciare...
Assessore Rolando, se vuole illustrare i due emendamenti di Giunta.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Buonasera a tutti. L'emendamento 130 bis che è riferito alla delibera in oggetto che
riguarda la modificazione della regolazione degli importi previsti dovuti alla GTT
prevede delle correzioni ritenute opportune soprattutto nel testo che sono relativamente
al terzo punto perché erano degli errori materiali di compilazione che non illustro
perché sono tutte riportate nella stessa mozione, al punto 1 eliminare da pagina 2 la
seguente frase "la convenzione consentirà inoltre di regolare alcune partite minori nel
contesto della riconciliazione dei rapporti debito credito fra la Città di Torino e la
partecipata" e al punto 2 la sostituzione della frase contenuta sempre al punto 2
"autorizzava gli uffici competenti in sede di formalizzazione della convenzione ad
apportare eventuali modifiche e integrazioni finalizzate a favorire ulteriori conciliazioni
dei rapporti di debito credito con la società partecipata" con "di autorizzare gli uffici
competenti ad apportare al test allegato le modificazioni e integrazioni di natura non
sostanziale ritenute necessarie ed opportune ai fini della formalizzazione della
convenzione". L'emendamento 153 bis, invece, è nato dopo una discussione in
Commissione Capigruppo e, nella frase che leggerò recepisce, delle indicazioni che
sono state espresse come le ha interpretato ovviamente la Giunta e discusse quel giorno
a fronte della futura autorizzazione dei rapporti e dice "vengono sostituite le ultime tre
righe della narrativa che dava un mandato, non collegato, con tutto ciò premesso
occorre ora approvare ad autorizzare la formalizzazione della convenzione allegata, la
cui sottoscrizione dovrà avvenire nel contesto delle ulteriori iniziative di
razionalizzazione della società GTT e in coerenza con esse", quindi lega la firma della
convenzione agli eventi che sono legati a quella che è tutta la procedura del piano
industriale di risanamento che sta predisponendo GTT.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Assessore. È iscritto Morano, Ricca e Lo Russo. C'è il microfono, Capogruppo,
se vuole stare anche seduto, come preferisce. Ne ha facoltà per 10 minuti. Prego,
Capogruppo.

MORANO Alberto
Sul merito della delibera, già nella discussione dell'altro ieri, ho espresso tutte le mie
perplessità che ribadisco e quindi voterò in senso contrario. Volevo però segnalare un
profilo di natura tecnica sull'allegato, all'articolo 4 di questo allegato si dice che le parti
convengono che la predetta modalità di regolazione del dovuto non prevede
l'applicazione di interessi di mora. Qui stiamo parlando di un debito che aveva natura da
contratto o se non da contratto nasce oggi da un contratto, ma per un debito comunque
scaduto che, secondo principi contabili, potrebbe essere qualificato o qualificabile come
debito finanziario, non prevedere l'applicazione di interessi non dico di mora, ma di
natura corrispettiva su un debito finanziario, pone seri dubbi sulla legittimità di questo
documento, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a Lei. Il Capogruppo Ricca mi ha detto che non voleva fare l'intervento, quindi il
Capogruppo Lo Russo se vuole intervenire ne ha facoltà per 10 minuti.

LO RUSSO Stefano
Ma molte delle cose le abbiamo già annunciate quando abbiamo trattato della questione
dell'assestamento. In realtà le fortissime perplessità che continuiamo ad avere e in
questo senso la formulazione dell'emendamento, annunciato dall'Assessore, non ci
conforta e che ovviamente noi stiamo, anzi, state deliberando una convenzione che
sostanzialmente, al di là del merito specifico, che appunto conferma il fatto di
rinegoziare o comunque portare a convergenza i disallineamenti e quindi, rispetto
all'impostazione data in sede di predisposizione del Bilancio di previsione, cioè che
questi erano debiti da classificare fuori Bilancio, di fatto obbligano, a nostro modo di
vedere, un ripensamento anche di quella impostazione generale. Cosa che non avviene,
non è avvenuta nell'assestamento testé deliberato, non ci risultano atti in arrivo che
prendono in esame quel tipo di azione. Conseguentemente non troviamo, ribadisco, la
logica per cui il Bilancio di previsione viene confezionato immaginando che queste
partite economiche siano partite economiche da classificare fuori Bilancio, perché
questo è stato quello che avete deliberato. Maggio, arrivate con un assestamento, di cui
abbiamo già detto in sede di discussione generale, di cui non condividiamo larga parte
delle azioni prese, non tanto perché non condividiamo il ripristino dei fondi sui capitoli
che sono stati individuati rispetto ai tagli, quanto perché continuiamo a ritenere che, in
via prudenziale, sarebbe stato utile avere un quadro un po' più organico e non abbiamo
veramente colto la ragione dell'accelerazione che c'è stata nel fare il primo assestamento
che avete appena deliberato, in virtù del fatto che avete, comunque, classificato una
serie di spese obbligatorie del Comune di Torino a valere su risorse che non sono ancora
entrate e né entreranno e quindi onestamente non riusciamo a capire la logica che sta
dietro quel tipo di partita, se no quella, voglio dire, maliziosa di pensare che ci siano
degli altri ragionamenti politici di, come dire, ripristino di tagli ragionevoli e
rispettabili, per certi versi anche condivisibili nel merito, sotto il profilo prudenziale
avete fatto 30 potevate fare 31. Questa delibera, invece, è molto più delicata perché,
ribadisco, apprezziamo lo sforzo fatto di presentare un emendamento a valle della
discussione di quanto abbiamo posto in sede di Conferenza dei Capigruppo l'altro
giorno, però continuiamo a non capire, Assessore Rolando, che cosa l'Amministrazione
5 Stelle, guardi, la domanda è oggettivamente di una semplicità disarmante, io mi rendo
conto, ha intenzione di fare su GTT, cioè al di là Lei oggi subordina al pia…Dice
l'emendamento "consente la stipula della convenzione a valle dell'approvazione del
piano industriale", ma io mi fermo molto prima. Forse bisognerebbe capire se questa
società è in grado di approvare il Bilancio, non il piano industriale, cioè siamo oltre,
diciamo siamo ancora prima, cioè noi abbiamo una società 100% Città di Torino che
non ha ancora il Bilancio approvato e la Giunta porta in Consiglio Comunale una
delibera che approva uno schema di convenzione e di rinegoziazione di un debito senza
dire, ma non a noi, che uno può anche non dirlo, ma diciamo alla Città che cosa si ha in
mente di fare su quel tipo di partita. Allora, proprio sotto il profilo formale io eccepisco
anche un profilo come dire, a me hanno insegnato che le delibere non sono quasi mai
subordinate, non dovrebbero essere subordinate, la formulazione, poi rileggerò meglio
la formulazione dell'emendamento, di fatto approva uno schema di convenzione e
subordina l'entrata in vigore della fattibilità della stipula della convenzione
all'approvazione di un piano industriale, mi limiterei a parlare di approvazione Bilancio,
onestamente, però va bene anche il piano industriale, vedremo e cercheremo di capire
qual è sto piano industriale, che cosa avete in mente di fare sulla società. Poi c'è un tema
invece tutto formale, io sono sinceramente un pochino, come dire, poi se il Segretario
Generale mi conforta e mi dice che secondo lui invece questa cosa è corretta, prendo
atto e lo lascio solo per il verbale. Noi approviamo uno schema di convenzione, che è
l'allegato, che consta di 4 articoli, in cui il primo articolo dice "le premesse formano
parte integrante della presente Convenzione", il secondo articolo di 4 righe fa
riferimento al fatto della definizione del debito, poi c'è un articolo 3 in cui parla di
interessi moratori pregressi, l'articolo 4 "le parti convengono che la predetta modalità di
regolazione dovuta non prevede l'applicazione degli interessi di more" e poi due righe
di puntinati. Io una volta che l'Amministrazione ha deciso che cosa fa di GTT, ce l'ha
detto, adotta gli atti conseguenti e quindi, alla luce di quello che probabilmente voterete,
approva lo schema di convenzione, farò una richiesta di accesso gli atti, lo anticipo, per
vedere il contenuto definitivo di questa convenzione e vedere se quanto viene chiesto di
approvare al Consiglio Comunale è o non è la convenzione che poi viene stipulata,
perché se è vero come è vero che avete corretto con il primo emendamento il fatto che
vengono demandati a Giunta e uffici, io direi voi dite uffici, io aggiungo anche Giunta, i
contenuti di specificazione solo in termini formali e non sostanziali, io mi attenderei di
vedere davvero una firma di convenzione che consta di quattro articoli perché non
considererei modifica formale o, come dire, solamente un dettaglio di carattere tecnico,
l'inserimento di altri articoli, addirittura. Quindi prendo atto e sollecitazione che ho già
rivolto anche il Segretario Generale, che non vedo perché sono impallato da una
colonna, mi metto qua, eccolo lì, e chiedo al Segretario Generale, se il Consiglio
Comunale approva una convenzione che consta di una premessa e di 4 articoli e poi la
convenzione che viene stipulata, magari di articoli ne ha 10 o 12, è legittimo considerare
questa come una condizione di rispetto della prerogativa di legge che vede in capo
all'organo Consiglio Comunale la deliberazione di una cosa di questo tipo? Prima
domanda che rivolgo di carattere squisitamente formale. Seconda invece tutta politica,
non è formale, ma è anche politica. Noi abbiamo avuto un discreto corto circuito per
quanto riguarda la espressione del parere del Collegio dei Revisori dei Conti della Città
di Torino in ordine alla questione del Bilancio previsionale 2017, non riprendo cose che
ho detto nell'altra sala, ormai stiamo diventando un Consiglio, come dire, itinerante,
chissà dove andremo la prossima volta a parlare, Presidente. Sì, ma al limite poi utilizzo
l'altro tempo, chiedo scusa se posso anche abusare del tempo dei rimanenti Consiglieri
del PD, se invece, Presidente, mi vuole togliere la parola me la toglierà. Ma, dal punto
di vista sostanziale, a me interesserebbe capire cosa ne pensano i Revisori dei Conti di
questo tipo di rinegoziazione, è vero che non sono chiamati ad esprimere un parere, ma
questa deliberazione, di fatto, contraddice non solamente l'impostazione del Bilancio
sua, Assessore, Rolando, ma formalmente contraddice anche il parere favorevole
espresso dei Revisori ed è in linea con quanto invece veniva rilasciato dalla ex Direttora
delle Risorse Finanziarie che avete messo al decentramento. Allora delle due l'una,
visto che la coerenza, anche qua, di logica cartesiana, di fatto questa è autosmentita da
quell'impostazione, vorrei essere confortato dal fatto che anche i Revisori dei Conti che,
all'epoca, si espressero favorevolmente all'impostazione che voi avevate dato e cioè di
riconoscere questi debiti come debiti fuori Bilancio e quindi, subordinare il parere
favorevole agli equilibri di quel Bilancio al futuro riconoscimento dell'equilibrio di
Bilancio, non sarebbe stato male conoscere le opinioni perché quello che non vorrei è
che noi poi andiamo a breve a fare, credo che sarà inevitabile, un ulteriore assestamento
su cui invece noi avremmo esigenza di avere il parere dei Revisori dei Conti e sotto
questo profilo, come dire, non trovare eventuale convergenza. Allora sarebbe stata
buona creanza e responsabilità istituzionale allegare o comunque farsi parte attiva per
chiedere, come dire, siccome non è stato oggetto di una cosa generica così, se ci
ricordiamo bene tutta la questione è, come dire, stata anche sollevata in due mail inviate
con PEC al Presidente Versaci, che il Presidente Versaci si è tenuto nella sua casella di
posta elettronica e non ha fatto pervenire ai Consiglieri. Questa questione non è una
questione di lana caprina, è una questione di sostanza anche amministrativa, sarebbe
stato, come dire, pur non obbligato dalle prerogative di legge buona creanza sapere se
questo tipo di impostazione era un'impostazione che violava o non violava il parere dei
Revisori dei Conti, fatto salvo, e a questo punto interpello in Aula il Segretario Generale
se, come dire, questo mio dubbio che questa convenzione, nella forma e nei modi in cui
verrà approvata con la deliberazione e con il primo emendamento annunciato, cioè che
demanda gli uffici unicamente la facoltà di apporre modifiche formali, può considerarsi,
qualora si venissero a verificare inserimenti di nuovi articoli, conforme alle disposizioni
di legge.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie.
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