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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Settembre 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2017-02739
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2017-2018-2019. SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO - ARTICOLO 193 D.LGS. N. 267/2000.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Io nei giorni scorsi ho già avuto modo di esprimere in sedute della
Conferenza dei Capigruppo e in via informale alcune perplessità strutturali e sostanziali
relative a questa deliberazione. Questa deliberazione ha un titolo molto chiaro e,
sostanzialmente, fa riferimento al Bilancio triennale 2017/2019 e alla salvaguardia degli
equilibri del medesimo Bilancio. Data 25 luglio 2017, quindi ovviamente in una fase
antecedente alla, diciamo così, forte e calda raccomandazione della Corte dei Conti,
formulata all'Amministrazione Comunale di Torino, di non considerare i debiti verso
Infra.To e GTT come debiti fuori Bilancio; ricorderà quest'Aula, non questa, perché era
l'altra, ma certamente in termini di sostanza le persone che hanno partecipato a quel
dibattito, di come il Partito Democratico in sede discussione del Bilancio previsionale
2017/2019 aveva posto, con una discreta forza, compatibilmente ovviamente con quelle
che sono le nostre regolamentazioni, la questione in ordine al mancato rispetto
dell'equilibrio del Bilancio triennale proprio in virtù del fatto che nel Bilancio
previsionale 2017/2019 erano stati espunti i capitoli relativi al rimborso di alcuni di
questi debiti e, conseguentemente, in virtù dell'impostazione che avevate dato, che era
quella di considerare alla stregua dei debiti verso REAM SGR, in virtù dell'operazione
Westinghouse anche i debiti di Infra.To e GTT come debiti fuori Bilancio. Avevate
votato un Bilancio che, a nostro modo di vedere, e lo dicemmo in quella sede e poi
siamo contenti di essere stare stati confermati in quest'impostazione dalla Corte dei
Conti, non pareggiava. Alla luce di quello che è capitato, successivamente, avete ed è
oggi in discussione predisposto due deliberazioni: una che norma la convenzione con
Infra.To, in termini integrativi, e l'altra che norma la convenzione con GTT in termini
sostanziali, quindi non solo integrativi, ma di fatto costruisce la modalità con cui la
Città di Torino dialoga in termini contabili con il Gruppo Torinese Trasporti.
Ovviamente, al di là della soddisfazione che è una soddisfazione nell'ordine, come dire,
che forse c'avevamo visto giusto già all'epoca, questo però produce un effetto in termini
sostanziali e cioè conferma che il Bilancio di previsione 2017/2019 continua, a maggior
ragione, a non essere un Bilancio veritiero e non è un Bilancio veritiero per una
notevole mole di ragioni. Nell'ambito della discussione che abbiamo fatto sulle
deliberazioni in questione, ancora pochi minuti fa, abbiamo posto la questione proprio
relativa ai debiti di Infra.To e di GTT e, correttamente la deliberazione, come c'è stato
fatto notare, a pagina 3 della narrativa, demanda a provvedimenti in corso di
approvazione gli importi pregressi dovuti a Infra.To e GTT mediante sottoscrizione di
specifiche convenzioni, cioè esattamente le convenzioni di cui discuteremo nelle
successive deliberazioni. A tale scopo, verranno dotate le necessarie variazioni, sia in
entrata che in spesa, nel Bilancio pluriennale con riferimento a esercizi 2018 e 2019, ai
sensi dell'articolo 175, ottavo comma del TUEL, però questi stanziamenti in entrata e in
uscita nel Bilancio pluriennale ai sensi di questo comma e del TUEL non ci sono, nel
senso che noi abbiamo un altro provvedimento successivo a questo, che è la prima
variazione al Bilancio in questione, che non tiene in considerazione queste somme.
Dopodiché, c'è un fatto che io onestamente, come dire, per carità di patria avrei, e mi
permetto di suggerire all'Assessore Rolando, almeno espunto dalla deliberazione, glielo
leggo: "in merito all'approvazione del Bilancio emendato - si fa riferimento
specificamente al Bilancio, sempre la pagina 3, penultimo capoverso - il Collegio...",
Collegio dei Revisori dei Conti, Presidente, sarebbe utile che quando discutiamo di
delibere inerenti al Bilancio il Collegio dei Revisori dei Conti fosse, comunque, invitato
ancorché non formalmente presente obbligatoriamente, "...si esprimeva con parere,
allegato 5a, favorevole, richiedendo di riconoscere e finanziare nel Bilancio preventivo
dell'esercizio 2018 la somma relativa al debito pari a 5 milioni di euro, oltre interessi
legali nei confronti di REAM SGR S.p.A.". Peccato che, se non ricordo male, il giorno
immediatamente successivo all'approvazione di quel Bilancio, il Presidente del Collegio
dei Revisori, a nome del Collegio, scrisse non una, ma ben due mail sulla Posta
Elettronica Certificata a lei Presidente, e lei - glielo devo dire formalmente in Aula -
non trasmise alla Conferenza dei Capigruppo. Peraltro io, dopo questo episodio, come
lei sa, ho chiesto, formalmente, ai Revisori dei Conti di procedere direttamente alla
trasmissione ai Consiglieri comunali degli atti, perché evidentemente per ragioni a me
ignote queste mail si sono fermate sulla sua casella di posta elettronica e a noi non sono
mai arrivate, dove fondamentalmente viene controvertito quanto qui detto, cioè in altri
termini, se non ricordo male, i Revisori dei Conti non hanno dato parere favorevole
all'iscrizione del debito di 5 milioni in annualità di competenza 2018, ma hanno
sostenuto che quel debito andava iscritto nel 2017. Riassumendo, perché mi rendo conto
che sono tematiche, come dire, un po' anche oziose, primo: abbiamo un Bilancio
previsionale 2017/2019 che parte dal presupposto che devono esserci delibere di
riconoscimento di debiti fuori Bilancio, delibere che fortunatamente non abbiamo mai
visto, anzi vediamo l'esatto opposto, cioè le delibere di convenzionamento della
rinegoziazione del debito con Infra.To e GTT. Non c'è traccia di come questo viene
recepito, se non nel periodo che ho letto a verbale, nella determinazione del fatto che il
nostro Bilancio sia in equilibrio. Due: viene fatta un'affermazione non veritiera o
perlomeno veritiera in parte, perché nella narrativa andava almeno dato atto di questa
comunicazione successiva, perché oggettivamente, esattamente come il parere di quella
famosa notte del 3 di maggio fu dato in Aula, ci saremmo aspettati che per amor di
narrativa venisse anche dato in qualche modo il successivo, la successiva precisazione
dei Revisori dei Conti, che a naso peraltro verrà pienamente confermata anche da
quando la Corte dei Conti, quindi non il revisore, ma la Corte dei Conti, esaminerà
quella questione nello specifico. A naso solleverà esattamente le obiezioni che
sollevammo noi, non so se..., spero di, come dire, venire smentito, ma credo che non
verrò nuovamente smentito. Allora, noi veniamo chiamati a discutere ad approvare una
delibera di equilibri di Bilancio che ha questa macro vulnus di partenza e che si basa,
anzi parla di una rinegoziazione di un debito verso una partecipata 100% Città di
Torino, che è GTT S.p.A. Con gli altri Capigruppo di Minoranza, visto che qua
discutiamo di tantissimi aulici argomenti, ma siamo un pochino refrattari a discutere
delle questioni vere della città, abbiamo presentato un'interpellanza generale per capire,
perché non abbiamo capito onestamente, qual è l'intendimento dell'Amministrazione
comunale targata 5 stelle di Torino rispetto a GTT. Io leggendo i giornali ho capito
benissimo qual è l'orientamento della Virginia Raggi a Roma sul corrispondente di
ATAC, tanto è vero che l'omologo dell'Assessore Rolando ci ha lasciato le piume sulla
questione, come dire, del concordato preventivo di ATAC. Onestamente non ho capito
qual è l'idea che c'è, se c'è, l'idea che c'è qui sul tema del futuro di GTT. Quello che so è
che io ho una partecipata GTT S.p.A. che ad oggi 11 settembre, data evocativa ahinoi,
non ha ancora approvato il suo Bilancio e che quindi, onestamente, non so neanche
come recepirà questo tipo di deliberazione degli equilibri e, a cascata, mi si chiede di
approvare: uno, una convenzione di rinegoziazione di un debito con una società che non
sappiamo se va in concordato preventivo, in procedura fallimentare, né l'uno, né l'altro;
ma a noi basta saperlo, cioè guardate che non è che, voglio dire, discutiamone, non è
che c'è una tesi preconcetta, però ci piacerebbe saperlo. In questo devo dare atto alla
povera Virginia Raggi tanto bistrattata dai media, che almeno le riconosco una coerenza
e le riconosco, come dire, il fatto che ha il coraggio di assumersi le responsabilità: è in
una situazione difficile, ha deciso che ATAC va in concordato preventivo e dice... che
cosa ha in mente la nostra Sindaca Appendino?. Forse Rolando lo sa, forse voi lo
sapete, la Città, certamente non lo sanno i lavoratori di GTT, ve lo posso garantire, non
lo sanno i cittadini e certamente non lo sanno neanche i Consiglieri Comunali. Allora,
sotto questo profilo, voi capite benissimo che il subordinare il riconoscimento degli
equilibri di Bilancio alla successiva approvazione di una convenzione che dovrebbe
rinegoziare dei debiti con una società di cui non conosciamo, ad oggi, neanche la
sussistenza e la solvibilità economica; attenzione, in un quadro in cui la norma, ad oggi,
prevede che entro il 30 di settembre, cioè tra giorni 19 solari, la Giunta ci porti, e
approviamo, il famoso piano di riorganizzazione, rientro, quello che sostanzialmente
immaginiamo di vedere, di discutere. Nel frattempo, abbiamo visto la formazione della
deliberazione sulle partecipate e questa politica delle foglie di carciofo, voglio dire, che
vengono portate, in assenza completa di un quadro chiaro, perché, guardi, Assessore
Rolando, il problema..., noi potremmo anche essere nel merito d'accordo su alcune delle
questioni, se lei ce le sottopone, però le chiediamo semplicemente dirci che cosa volete
fare di tutta questa complessità che abbiamo davanti? Direi che la storia recente ha
dimostrato che tutte le volte che le abbiamo posto dei problemi e che lei ci ha spiegato
che questi problemi non erano tali e che sbagliavamo noi, fino adesso abbiamo sempre
avuto ragione noi, fino adesso, fino adesso, poi magari, come dire, non è che la ragione
si dà agli asini, in piemontese non la dico perché non mi viene bene, però in qualche
modo... Allora, davvero forse possiamo esservi utili in qualche modo, a condizione che
ci diciate, onestamente, che cosa, gentilmente, avete in mente avete in mente di fare.
Anche perché, questo benedetto Bilancio 2017/2019 non è che non ha tutti i problemi
strutturali che erano già a suo tempo presenti nel maggio del 2017, anzi li ha
incrementati: i 42/44 milioni di euro di urbanizzazione che già non c'erano a marzo, non
ci sono stati a luglio, non ci sono ad agosto, siamo a settembre e continuano a non
essere in quella proporzione. Il saldo dell'operazione Westinghouse, Assessore
Rolando. Noi più volte le dicemmo che bastava inserire nel contratto stipulato il 30
dicembre 2016 una piccolissima clausola che imponeva al soggetto AMTECO
MAIORA una stipula di una fideiussione a garanzia della solvibilità. Bastava quello,
cioè non è che bisognava fare delle robe pazzesche, bastava chiedere ad AMTECO
MAIORA di.., nel contratto, ma dovevate chiederglielo voi, non è che immaginare che
fossero loro a dirvi "no, no, io firmo io nella fideiussione a garanzia del debito che
contraggo" bastava fare quello, come peraltro di norma si fa nei rapporti contrattuali.
Ad oggi, non credo siano stati versati gli 11 milioni, i più degli 11 milioni rimanenti, mi
pare che la questione sia abbastanza, come dire, delicata; alla luce di tutti questi
elementi io ho proposto e lo ripropongo qua in Aula a lei, Assessore, non c'è la Sindaca,
me ne dolgo, speriamo che, come dire, quest'operazione genovese le produca e produca
alla Città gli effetti sperati, di rinviare queste questioni. Io glielo dico, lo dico con
franchezza: provate a ordinare le questioni e spiegare, allora prima vogliamo, allora,
decidiamo che su GTT non va in concordato preventivo e quindi esiste ancora, quindi
non abbiamo da nominare un commissario, perfetto. Alla luce di questo elemento
abbiamo esigenza di deliberare le convenzioni, alla luce di queste convenzioni il nostro
Bilancio viene a essere assestato in questo modo, alla luce di questo modo di
assestamento del Bilancio abbiamo l'equilibrio, non il contrario o mescolando le
questioni, perché qua a furia di mescolare, già ve lo dicemmo per l'assestamento 2016,
poi fate errori e sbagliate e i Consiglieri Comunali ratificano e votano, cosa che poi il
cattivo Lo Russo, brutto e cattivo e magari anche il notaio Morano che è un notaio e
quindi per definizione è pesante, poi però si trovano dalla parte della ragione. Allora,
forse anche qui io vi suggerirei di, perché no, aspettiamo una settimana, voi in questa
settimana, Assessore Rolando, che tanto state lavorando sul consolidato, così lei ha
detto, state lavorando su questa delibera, come dire, di riorganizzazioni partecipate, vi
siete chiariti le idee e magari ce le chiarite anche a noi, su che cosa avete in mente di
fare su GTT, e verificate l'impatto sui conti del Comune di che cosa avete in mente di
fare su GTT e poi tornate qua; noi siamo qua, ci facciamo trovare, non è che non ci
facciamo trovare, però proviamo a dare un po' di ordine a questa discussione che se no,
davvero, diventa anche, come dire, un po' stucchevole. Sappiamo che i conti del
Comune sono in difficoltà, ma proprio nei momenti di difficoltà, Assessore Rolando, io
spero davvero, l'ho detto alla Sindaca quando ci ha convocato tutti per la Linea 2 della
Metro, gliel'ho detto a lei pubblicamente e lo ribadisco qua; io spero che l'estate, le
vacanze siano servite a farvi comprendere che non tutto quello che c'era prima faceva
così schifo e che continuare a sputare negli occhi a chi, come dire, ritenete responsabile
della situazione non è un buon metodo. Lei l'ha capito, lei Appendino l'ha capito, glielo
riconosco, quindi ha zittito il suo collega e mio collega Montanari di cui ho, in cornice,
la mitica foto sulla Stampa con "la Linea 2 è un bluff" non l'ha fatto venire. La signora
Lapietra è arrivata e anzi è stata pure costretta, suo malgrado, a spiegare lei il progetto
della Linea 2 che quindi, come dire, nel novero delle situazioni kafkiane di un
Assessore.... Se penso al povero Berdini di Roma che si è dimesso perché non
condivideva la cubatura dello stadio Olimpico, qui abbiamo il Vice Sindaco che prende
una sberla, che guardi ridono tutti a Torino, ovviamente non davanti a voi perché, come
dire, sono garbati, ma fuori le posso garantire che di quella questione lì e della paginata
di Montanari col disegnino "Linea 2 è un bluff" e della chiamata alle armi di Appendino
oggi ride tutta la città che si occupa di queste cose. Io apprezzo, davvero, lo sforzo che
ha fatto la Sindaca, spero che anche su queste partite, che sono delicate, la Maggioranza
a 5 Stelle che lì era silente perché non ha parlato nessuno, quindi ha parlato la Sindaca a
nome di tutti, ma soprattutto, voi Giunta, come dire, sia davvero un cambio di passo; noi
siamo qua per dare una mano, Assessore Rolando, gliel'ho detto all'Appendino quando
abbiamo avuto l'occasione e siamo qui, davvero, con lo spirito costruttivo; metteteci
però nelle condizioni di capire dove state direzionando sta barca perché onestamente
continuare a vedere una barca che ondeggia nei marosi, e sappiamo che ci sono i marosi
e che, come dire, ha dei timonieri che non so o amano stare nel segreto della rotta,
oppure, forse questa rotta, che è la sensazione che state trasmettendo, ma se è sbagliata,
spero di sbagliarmi, non è così chiara, diventa difficile per noi remare a favore di una
città che in ogni caso, come dire, ha comunque esigenza di avere delle risposte.

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