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VERSACI Fabio (Presidente) Ora passiamo alle richieste di comunicazioni, la prima comunicazione richiesta dalla Consigliera Canalis "Occupazione alloggi della città in Via Aosta", risponde l'Assessore Finardi. Prego. FINARDI Roberto (Assessore) Grazie, Presidente. In relazione alla domanda di comunicazione da parte della Consigliera Canalis rispondo quanto segue, allora, parliamo di alloggi disponibilità in via Aosta 31/F e via Aosta, 37. Il personale del Nucleo Case della Polizia Municipale, innanzitutto risultano occupati sei alloggi, di cui due con all'interno dei minori, questo in riferimento a via Aosta 31/F, mentre non risultano alloggi occupati di cui due alloggi però non sono state fornite le chiavi perché ci sono dei lavori in corso di ristrutturazione, se vuole poi le do il dettaglio, invece in Via Aosta n. 37 non ne risultano occupati. Per quello che riguarda invece la risposta prettamente tecnica alla sua domanda, ovviamente, siamo a conoscenza della situazione e ci è giunta notizia dell'occupazione appunto di alcuni alloggi in Via Aosta che sono quelli che ho dettagliato prima, presumibilmente ad opera di antagonisti, quindi in considerazione alla tipologia degli occupanti la competenza e la valutazione sulle tempistiche della modalità dell'intervento sono di competenza della Polizia di Stato, della Digos anche se gli alloggi ovviamente sono di ATC che li ha in gestione (incomprensibile), ma di ATC che li ha in gestione, quindi da questo punto di vista la Polizia Municipale si limita, il Nucleo Case, a fare un sopralluogo e dire quanti sono gli alloggi occupati ed eventualmente se ci sono minori o dettagli di questo tipo, poi la modalità dell'intervento viene gestita dalla Digos e non dalla Polizia Municipale, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Prego, Consigliera Canalis, ne ha facoltà per 5 minuti. CANALIS Monica Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Finardi per questa risposta che, tuttavia, mi sembra alquanto scarna rispetto al problema. Innanzitutto a me risultano ad oggi otto alloggi occupati e non solo sei, inoltre ritengo che questo fenomeno sia assolutamente di competenza del Comune e anche della Polizia Municipale perché gli alloggi sono di proprietà della Città, ma anche perché chi si trova all'interno di questi alloggi sono cittadini torinesi, non sono gli antagonisti o gli anarchici. Io attirerei l'attenzione di tutti sul fatto che noi siamo di fronte ad un incremento delle occupazioni in questo ultimo anno. Ci sono davvero delle occupazioni a raffica in varie parti della città, non possiamo più parlare di un'emergenza perché, da un anno a questa parte, sta diventando un costume diffuso, qualcosa è cambiato, fino a maggio 2016 Askatasuna non aveva mai supportato l'occupazione di case popolari. I centri sociali e i comitati e i sindacati pro occupazione che strumentalizzano, abilmente, i poveri senza casa non trovano, forse, sufficienti limitazioni da parte dell'ente pubblico. Come Minoranza dopo tanti mesi e un notevole incremento di questi casi di occupazione, perché oltre a questi otto alloggi di via Aosta dobbiamo anche ricordare i due alloggi di proprietà di ATC occupati in via Cuneo, 30 e via Cuneo, 6, noi denunciamo il vuoto istituzionale, l'assenza di presidio, l'inerzia della Giunta. Questo è un tipo di fenomeno che se sfugge di mano, nella fase iniziale, è difficile da far rientrare nei ranghi nelle fasi successive; la situazione sta davvero sfuggendo di mano, gli alloggi vengono occupati mentre sono ancora in fase di ristrutturazione come quelli in via Cuneo o appena finisce la ristrutturazione, prima che possano essere assegnati ai legittimi destinatari. Quindi, io chiedo un approfondimento da parte della Giunta sul modello operativo che intende mettere a punto per risolvere, per rispondere a questo incremento delle occupazioni, quale modello operativo avete in mente? Le risposte devono essere chiaramente duplici e strettamente integrate, da un lato l'intervento sociale per potenziare le politiche per la casa in una città al top nel numero degli sfratti e dall'altro e quindi giustamente mi ha risposto lei, Assessore, che ha la delega alla sicurezza e alla Polizia Municipale, l'intervento sull'ordine pubblico. Però è davvero una competenza della città, non sfuggiamo da questa responsabilità da un lato perché questi beni sono un bene patrimonio del Comune, dall'altro perché si tratta di nostri cittadini che vanno ad abitare in questi immobili occupati, come pensate di organizzarvi per fermare il dilagare delle occupazioni? C'è un problema evidentemente di organizzazione della Polizia Municipale, noi a Torino abbiamo 1.800 Vigili, ma non è ancora stata sostituita la figura alla guida del Nucleo Specializzato della Polizia Municipale che interviene in occasione delle occupazioni, quindi vi esorto a sostituire questa figura in via prioritaria. Poi vorrei fare anche una piccola nota al Presidente, di carattere procedurale e di rispetto del regolamento: la mia richiesta di comunicazione datava 30 giugno, se io avessi voluto una risposta dopo un mese, probabilmente avrei fatto un'interpellanza, invece la richiesta di comunicazioni si chiama così proprio perché richiederebbe una risposta più pronta. E infine vorrei fare una piccola digressione di carattere culturale, sull'approccio culturale rispetto a questo che è davvero un problema grande della Città. A Torino migliaia di persone hanno il problema della casa, sono anche questi dei poveri, come chi non ha lavoro o non ha mezzi di sussistenza, io mi aspetto che l'Amministrazione Comunale sia molto chiara e determinata nel combattere questa forma di povertà, ma nel modo corretto; intendo dire che non è accettabile che si giustifichi il reato di occupazione abusiva nascondendosi dietro al diffuso bisogno di casa, usando i poveri per giustificare l'illegalità. Non è accettabile e non è accettabile per svariate ragioni, la prima è che molte delle persone che vanno ad abitare negli alloggi occupati sono strumentalizzate dai centri sociali o dai gruppi di pensiero che giocano sulla loro pelle per combattere le loro battaglie ideologiche; la seconda ragione per cui è inaccettabile è che non si può far passare il principio che se occupi io ti trovo più velocemente una sistemazione, sulla base di questo principio la situazione sfugge presto di mano e si sfocia nell'anarchia e chi occupa, con le maniere forti, passa davanti a chi è altrettanto povero, ma rispetta le regole, bisogna interrompere il nesso pericoloso tra commissione di reato e vantaggi conseguenti; la terza ragione è che le Istituzioni devono promuovere una cultura della lotta alla povertà che comprenda sia la povertà materiale, sia la povertà culturale, la povertà contro cui dobbiamo... VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere. CANALIS Monica ...Lottare non è solo la mancanza di casa, ma è anche la mancanza di una cultura della legalità, la condizione di povertà, infatti, non giustifica intrinsecamente la perpetrazione di reati, dobbiamo mettere lo stesso impegno nel creare opportunità abitative, nel colmare la ferita della mancanza di case e nel promuovere il rispetto delle regole e il rispetto del proprio turno per l'assegnazione della casa popolare. Legge e giustizia non sempre coincidono, ma dove finiremo se un ente pubblico giustifica il non rispetto della legalità quale è l'occupazione abusiva? Il rischio è perseguire ad intermittenza la legalità, cioè fare campagne mediatiche sulla legalità per i fenomeni minori. VERSACI Fabio (Presidente) La invito a concludere però. CANALIS Monica Come la mala sosta, le grigliate nei parchi, i bicchieri di vetro degli aperitivi, ma non per i fenomeni più profondi come l'assegnazione delle case di proprietà pubblica. VERSACI Fabio (Presidente) Consigliera, la invito a concludere. CANALIS Monica È l'ultima frase. E ricordiamolo: queste case sono davvero un patrimonio collettivo. Concludo, la lotta alla povertà richiede un atteggiamento attivo e responsabilizzante, non è facilitata dall'accondiscendenza verso i reati, come diceva Paul Ricoeur si può essere con i poveri solo se si è contro la povertà, ed io aggiungo, non solo contro la povertà materiale, ma anche contro quella povertà culturale che conduce all'illegalità, ai soprusi e non al rispetto delle regole. VERSACI Fabio (Presidente) Però un po' di rispetto, ha 5 minuti. CANALIS Monica Ho aspettato un mese, Presidente. VERSACI Fabio (Presidente) No, mi scusi, anche per questa cosa qui, il rispetto del regolamento funziona. È andata completamente diversamente da come ha detto lei: lei ha fatto una richiesta di comunicazione, è stata portata in Conferenza dei Capigruppo, è stata chiesta di rimandarla, dopodiché ha avuto anche delle interlocuzioni, se no io le avevo anche detto personalmente che le avrei dato un minuto, come da prassi, che non esiste da Regolamento, e lei non ha voluto il minuto perché le comunicazioni le sarebbero state respinte, quindi non è andata come dice lei, ci sono state anche delle interlocuzioni tra lei e l'Assessore competente, giusto per correttezza, perché non sono io a decidere quando una comunicazione va in aula oppure no, passa attraverso la Conferenza dei Capigruppo e siccome dire a me che non ho fatto rispettare il Regolamento non è proprio così. Se non ci sono altri interventi, lascerei rispondere all'Assessore Finardi. No, perché ha parlato per 7 minuti la collega, aveva 5 minuti. Prego, Assessore Finardi FINARDI Roberto (Assessore) Grazie, Presidente. Mi scuso, volevo correggermi, a noi come Nucleo Case risultano sette e non sei, ho letto male io, gli alloggi occupati e non otto, poi sul fatto che siano alloggi della Città di Torino e che la Città di Torino in qualche modo qualcosa debba fare, su questo non ci sono dubbi, però pensavo di essere stato abbastanza chiaro nella risposta in quanto la tipologia di occupanti fa sì che questo tipo di operazione non possa essere svolta esclusivamente dalla Polizia Municipale, ma come è sempre stato in questi casi perché mi sono informato, come è sempre stato attraverso una collaborazione con la Polizia di Stato e in particolare con la Digos, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Avevo detto che se vuole intervenire intervenga, ma 5 minuti. Prego. MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Allora, innanzitutto volevo precisare che quest'Amministrazione non ha mai legittimato l'illegalità, ma solo sotto il fronte del contrasto alla povertà ha preso consapevolezza di quelle che sono le emergenze e i numeri con cui ci dobbiamo confrontare. Ricordo a tutti che sono oltre 16.000 le richieste per la casa popolare arrivate dall'ultimo bando e oltre 14.000 sono risultate valide e ricordo a tutti che la capacità di un'Amministrazione Comunale di assegnazione di alloggi si muove intorno ai 500-600 alloggi annui. Inoltre mi chiedevo, signor Presidente, se ci sono..., se la Consigliera Canalis si è premunita di fare un accesso agli atti di ATC visto che parliamo di grandi emergenze di occupazioni e quindi attraverso questo accesso agli atti avere quello che è il numero preciso delle occupazioni attuali sulla Città perché io adesso mi premunisco, domani farò richiesta di aggiornamento, ma qualche mese fa, un paio di mesi fa, non ricordo precisamente, ma all'ultimo aggiornamento erano 10 occupazioni illegali sulla città abusive, quindi se sono questi i numeri non mi pare che si possa parlare di grande emergenza. Detto questo, insomma, ripeto farò questo accesso agli atti e mi premunisco poi magari di confrontarmi anche con la Consigliera Canalis, grazie. VERSACI Fabio (Presidente) Grazie a lei. |