Interventi |
TRESSO Francesco Grazie, Presidente. Ma io come ho già avuto modo di evidenziare nel corso della discussione in Commissione che è stata anche veramente articolata dissento invece da un'impostazione progettuale che volutamente non è progettuale come ci è stato spiegato, ma comunque di destinazione d'uso diciamo complessiva di quest'area perché pur condividendo parecchi anche dei temi che vengono riportati, quindi la restituzione di un'area di elevate caratteristiche di naturalità e anche di grosso patrimonio di biodiversità ha una funzione che sia prevalentemente appunto di bacino e di riserva di queste sue peculiarità, ritengo che però questo concetto di wildness a cui ci richiamava anche la Consigliera Ferrero vada sempre poi più pragmaticamente raffrontato con quello che è l'effettivo poi significato di un'area che rimane poi sempre comunque in un contesto periferico urbano in cui comunque fenomeni già visti in varie situazioni di degrado sociale, degrado poi anche proprio gestionale e di utilizzo fanno sì che di fatto non abbia una valenza sotto un concetto di più ampio di verde multifunzionale che deve sì garantire la fornitura diciamo di un servizio ecosistemico, ma che poi ha tutta una grossa valenza anche sotto il profilo sociale della fruizione anche dell'educazione ambientale stessa. Un tema per esempio che si è discusso per cui non ho ricevuto le risposte che reputo esaustive è anche la possibilità che questo tipo di area molto e fortemente naturale sia anche fruibile da persone che per esempio non sono normodotate. Allora io ritengo che per esempio possa essere significativi (incomprensibile) che come peraltro viene già anche in parte evidenziato ci sia magari anche una porzione di area destinata prevalentemente a una tutela quasi integrale, ma che ci sia invece un progetto serio e ritengo che in un anno poteva elaborare una linea di indirizzo della destinazione di quest'area con maggiore capacità, con maggiore anche efficacia rispetto anche ad un discorso di rete di tutto quello che quell'area stessa rappresenta e un punto di vista del corridoio ecologico, quindi lungo le vie d'acqua con tutti quelli che sono altri tipi di realtà, ma anche dal punto di vista appunto dell'educazione ambientale, della fruizione e della capacità di fare (incomprensibile) con una risorsa del territorio. Anche le associazioni di cui si dice si vorranno tenere conto potevano essere diciamo preventivamente ascoltate con delle loro progettualità e in ultimo ribadisco che mi preoccupa il fatto che comunque quest'area che rappresenta una superficie importante, stiamo ragionando di quasi 15 ettari che sono circa un 11- 12% del totale dell'area parco di cui dispone la Città, venga poi con degli interventi minimali, si tratta sostanzialmente di ridurre una staccionata, di fare una siepe e qualche intervento di selezione su un impianto arboreo esistente, ma non ci siano poi risorse e viceversa per comunque proprio per garantirne in parte anche questa fruizione e mantenerla successivamente, questo lo dico anche alla luce del fatto che come c'è stato rappresentato in una Commissione di qualche mese fa le risorse destinate alla gestione del verde dal consuntivo 2016 al preventivo 2017 sono state ridotte del 44%. Allora pur riconoscendo una valenza assolutamente condivisibile in quello che sono alcuni intendimenti che la mozione riporta io dissento invece da quella che è una valutazione un pochino più ampia che secondo me poteva essere oggetto di un'elaborazione un po' più articolata e un pochino più pensata, ne ho l'impressione un po' di una delibera, di una mozione, pardon, un po' frettolosa che comunque si limita a non valutare anche delle azioni più allargate. |