Interventi |
MENSIO Claudio Grazie, Presidente. Ma con questa mozione il nostro gruppo consiliare vuole dare una chiara indicazione in merito alla restituzione alla cittadinanza tutta di un'importante area verde, un'area che è importante soprattutto dal punto di vista naturalistico, in essa ci sono habitat di interesse comunitario, una zona dove l'avifauna trova degli spazi adatti oltre che lo svernamento anche la sua riproduzione. Non a caso l'intera zona dell'ex galoppatoio Militare quella del Meisino è inserita in una zona di protezione speciale ai sensi della direttiva europea 2009-147, la cosiddetta direttiva uccelli, rappresenta un importante tassello all'interno del sistema delle aree protette della Regione e delle aree della Rete Natura 2000. La cittadinanza quindi potrà riappropriarsi di ampi spazi in cui poter stare a contatto con la natura, ma anche comprendere il significato di cosa è la conservazione delle specie che come detto sono tutelate e che altrimenti non avrebbero spazi ulteriori in ambito urbano, infatti se da una parte si vuole dare libero accesso a gran parte della zona, dall'altro ampi spazi saranno orientati alla conservazione degli habitat e dell'avifauna, rimanendo comunque pubblici e fruibili con le modalità più appropriate alla loro conservazione, perché è anche ora che si torni finalmente a comprendere che gli spazi naturali non sono ambienti naturalizzati, se così vogliamo chiamarli, ossia aree adattate ad un uso più umano secondo un canone di bellezza e funzionalità che poco ha a che vedere con la natura in senso stretto. Aree protette come quella nel contesto urbano al cui interno possono coesistere, coesistono ambiti naturali e fruizione da parte del pubblico ne esistono ben poche oggi in Italia e anche in Europa, in tal senso vale la pena ricordare che il rapporto Ispra 2016 sul consumo di suolo ci ricorda che in Italia il fenomeno ha percentuali preoccupanti e che Torino detiene il primato in Piemonte tra il 2015 e il 2016 per incremento di consumo di suolo in ettari, per dare un'idea significativa del consumo di suolo si può prendere a riferimento l'impatto economico dei costi pubblici per riduzione di servizi ecosistemici in Italia, escludendo però quelli legati alla produzione agricola, parliamo tra i 213 e i 495 milioni di Euro l'anno pari ad un costo compreso tra 11.000 e 24.000 Euro per ogni ettaro di suolo consumato. Per questo riteniamo importante, anzi fondamentale che l'area dell'ex galoppatoio militare venga preservata e che torni a svolgere una funzione di interfaccia tra uomo e natura. Le doverose premesse; è per specificare che la mozione come impegni per l'Amministrazione la riapertura al pubblico di una parte delle aree oggi recintate, eliminando tale recinzione, preservare la parte più naturalistica sia dal punto di vista degli habitat, sia dal punto di vista dell'avifauna provvedendo ad una delimitazione con una siepe di specie arbustive e arboree idonee, eliminare i manufatti edilizi presenti nel sito eventualmente conservando quelli che possono essere adattati o utilizzati a supporto alla fruizione dell'area, anche mediante forme in gestione ai sensi del regolamento dei beni comuni, per questo chiediamo di votare favorevolmente alla riapertura dell'area dell'ex galoppatoio a favore della cittadinanza, grazie. |