Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 24 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2017-02851
(MOZIONE N. 64/2017) "INDIRIZZI PER L'AREA DELL'EX GALOPPATOIO MILITARE - PARCO DEL MEISINO" PRESENTATA IN DATA 14 LUGLIO 2017 - PRIMO FIRMATARIO MENSIO. (testo coordinato)
Interventi
VERSACI Fabio (Presidente)
Arriviamo al punto 12, "Indirizzi per l'aria dell'ex galoppatoio militare Parco del
Meisino", presentatore Mensio ed altri, a cui lascio la parola, c'è anche un
emendamento del Consigliere Carretto. No, no, prima l'illustrazione e poi
l'emendamento, Prego, Consigliere Mensio.

MENSIO Claudio
Grazie, Presidente. Ma con questa mozione il nostro gruppo consiliare vuole dare una
chiara indicazione in merito alla restituzione alla cittadinanza tutta di un'importante area
verde, un'area che è importante soprattutto dal punto di vista naturalistico, in essa ci
sono habitat di interesse comunitario, una zona dove l'avifauna trova degli spazi adatti
oltre che lo svernamento anche la sua riproduzione. Non a caso l'intera zona dell'ex
galoppatoio Militare quella del Meisino è inserita in una zona di protezione speciale ai
sensi della direttiva europea 2009-147, la cosiddetta direttiva uccelli, rappresenta un
importante tassello all'interno del sistema delle aree protette della Regione e delle aree
della Rete Natura 2000. La cittadinanza quindi potrà riappropriarsi di ampi spazi in cui
poter stare a contatto con la natura, ma anche comprendere il significato di cosa è la
conservazione delle specie che come detto sono tutelate e che altrimenti non avrebbero
spazi ulteriori in ambito urbano, infatti se da una parte si vuole dare libero accesso a
gran parte della zona, dall'altro ampi spazi saranno orientati alla conservazione degli
habitat e dell'avifauna, rimanendo comunque pubblici e fruibili con le modalità più
appropriate alla loro conservazione, perché è anche ora che si torni finalmente a
comprendere che gli spazi naturali non sono ambienti naturalizzati, se così vogliamo
chiamarli, ossia aree adattate ad un uso più umano secondo un canone di bellezza e
funzionalità che poco ha a che vedere con la natura in senso stretto. Aree protette come
quella nel contesto urbano al cui interno possono coesistere, coesistono ambiti naturali e
fruizione da parte del pubblico ne esistono ben poche oggi in Italia e anche in Europa, in
tal senso vale la pena ricordare che il rapporto Ispra 2016 sul consumo di suolo ci
ricorda che in Italia il fenomeno ha percentuali preoccupanti e che Torino detiene il
primato in Piemonte tra il 2015 e il 2016 per incremento di consumo di suolo in ettari,
per dare un'idea significativa del consumo di suolo si può prendere a riferimento
l'impatto economico dei costi pubblici per riduzione di servizi ecosistemici in Italia,
escludendo però quelli legati alla produzione agricola, parliamo tra i 213 e i 495 milioni
di Euro l'anno pari ad un costo compreso tra 11.000 e 24.000 Euro per ogni ettaro di
suolo consumato. Per questo riteniamo importante, anzi fondamentale che l'area dell'ex
galoppatoio militare venga preservata e che torni a svolgere una funzione di interfaccia
tra uomo e natura. Le doverose premesse; è per specificare che la mozione come
impegni per l'Amministrazione la riapertura al pubblico di una parte delle aree oggi
recintate, eliminando tale recinzione, preservare la parte più naturalistica sia dal punto
di vista degli habitat, sia dal punto di vista dell'avifauna provvedendo ad una
delimitazione con una siepe di specie arbustive e arboree idonee, eliminare i manufatti
edilizi presenti nel sito eventualmente conservando quelli che possono essere adattati o
utilizzati a supporto alla fruizione dell'area, anche mediante forme in gestione ai sensi
del regolamento dei beni comuni, per questo chiediamo di votare favorevolmente alla
riapertura dell'area dell'ex galoppatoio a favore della cittadinanza, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Consigliere Mensio. Ci sono altri interventi? Prego, Consigliera Ferrero.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Ho aderito al progetto del Movimento 5 Stelle per la forte vocazione
che questo aveva sull'ambiente, alla tutela del verde e del paesaggio della biodiversità,
questo intervento come altri che sto portando in aula sono la storia a puntate della nostra
visione di mondo, la spiegazione del modello che vogliamo seguire. Questa mansione
mi rende estremamente orgogliosa oggi per aver intrapreso questa strada perché va
nell'ottica della deedificazione e della rinaturalizzazione anche un po' di quella
antispecismo, cioè non solo essere noi padroni del mondo, che ogni tanto dovremmo
indossare, la terra non è un luogo dove sei capitato per caso e che devi sfruttare. Edward
Wilson nel saggio "Metà della Terra" dice: "studi recenti hanno dimostrato che un
quinto dei vertebrati - gli animali meglio studiati uccelli, mammiferi, pesci, anfibi e
rettili - ormai a rischio di estinzione, anche se con sfumature diverse, da vulnerabile a
minacciato a seriamente minacciato. La causa principale dell'estinzione delle specie è la
distruzione dell'habitat, se un habitat che si riduce, il numero di specie che quell'habitat
può sostenere diminuisce approssimativamente con la radice quarta dell'area, se si vuole
salvare l'80% delle specie si deve preservare il 50% dell'area originale", sono dati
scientifici e nessuno li diffonde e oggi con questa mozione noi andiamo a preservare le
zone selvagge, il wildness, che non deve essere per forza lontano da noi, ma può essere
a pochi passi, 170.000 metri quadri di Parco del Meisino. Wendell Berry parla di
rivoluzione pacifica che nasce dai campi, dai boschi e dai torrenti, le rivoluzioni si
fanno cambiando i modelli, la matrice, i consumi e la socialità, rendere vivo il
galoppatoio è anche andare sui prati, camminare, andare in bicicletta e semplicemente
guardare. La memoria storica di un campo di allenamento per le competizioni equestri
lo potremmo conservare preservando il nome del militare Ferruccio Dardi, ma torniamo
alla città, a questa nostra città dove il parametro deve diventare la qualità della vita,
dove il binomio dei beni comuni diventa vettore di socialità diffusa, dove il farsi carico,
(INTERVENTO FUORI MICROFONO), ci renda cittadini migliori e consapevoli, dove
il sentimento ambientalista non è un generico amore per la natura, ma sono azioni
concrete. Concludo con un'ultima citazione sempre di Wendell Berry "solo la terra ci
potrà salvare, a volte bisognerebbe pensarci". Grazie, Presidente.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. È iscritta a parlare la Capogruppo Artesio, prego. Sempre per il problema
di prima, perché non riesce, alla Capogruppo Artesio non le funziona il tasto.

ARTESIO Eleonora
E così faccio sempre interventi a sorpresa, la prenderò decisamente più bassa della
Consigliera Ferrero. Il provvedimento che il Consigliere Mensio ci ha illustrato è in
continuità con un indirizzo che il Consiglio Comunale aveva votato nella precedente
tornata amministrativa, sembrava un'opzione ragionevole quella della restituzione alla
fruizione collettiva e alla scelta di non gravare un'area di interventi che ne avrebbero
snaturato le caratteristiche e la Giunta in Commissione la settimana scorsa ci ha
convinto che gli interventi di conservazione di restituzione sono anche sostenibile dal
punto di vista economico e che rientrano già nella programmazione degli Assessorati
competenti, quindi la credibilità e la condivisione sulla destinazione di quest'area mi
portano a votare favorevolmente come già è avvenuto in Consiglio Comunale nel
precedente mandato.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Capogruppo Artesio. È iscritto a parlare il Consigliere Carretto, prego.

CARRETTO Damiano
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti e a tutte. Io intendo illustrare l'emendamento che
ho presentato che è un emendamento che di fatto chiede alla Giunta di eliminare dal
piano dismissioni l'ex galoppatoio perché era rimasto diciamo da precedenti bilanci
quell'area nella sezione concessioni per valorizzazione, questo ha una valenza se
vogliamo così formale, ma anche una valenza sostanziale nel senso che la dimostrazione
che di fronte a beni del genere, che sono poi beni comuni, c'è chi appunto pensava di
ricorrere ad una concessione per valorizzazione e chi invece no, anche perché purtroppo
o per fortuna, adesso non so, nel piano dismissioni il galoppatoio sta esattamente nella
riga adiacente al Parco Michelotti, quindi questo è anche un po' un segnale che
vogliamo dare che la nostra Amministrazione difronte a quelli che sono poi beni comuni
perché sono patrimonio di tutta la città appunto devono trovare una differente gestione.
Inoltre va un po' a completare anche tutto il percorso che stiamo facendo con diversi atti
presentati dalla Consigliera Artesio diciamo nei mesi scorsi su quella che poi sono i
beni comuni, infatti andiamo poi a immaginare come nella mozione anche appunto la
gestione attraverso magari veramente beni comuni di quello che si riterrà utile rimanga
in piedi dell'edificato presente attualmente all'interno dell'ex galoppatoio, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie a lei. È iscritto a parlare il Capogruppo Tresso, prego.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Ma io come ho già avuto modo di evidenziare nel corso della
discussione in Commissione che è stata anche veramente articolata dissento invece da
un'impostazione progettuale che volutamente non è progettuale come ci è stato
spiegato, ma comunque di destinazione d'uso diciamo complessiva di quest'area perché
pur condividendo parecchi anche dei temi che vengono riportati, quindi la restituzione
di un'area di elevate caratteristiche di naturalità e anche di grosso patrimonio di
biodiversità ha una funzione che sia prevalentemente appunto di bacino e di riserva di
queste sue peculiarità, ritengo che però questo concetto di wildness a cui ci richiamava
anche la Consigliera Ferrero vada sempre poi più pragmaticamente raffrontato con
quello che è l'effettivo poi significato di un'area che rimane poi sempre comunque in un
contesto periferico urbano in cui comunque fenomeni già visti in varie situazioni di
degrado sociale, degrado poi anche proprio gestionale e di utilizzo fanno sì che di fatto
non abbia una valenza sotto un concetto di più ampio di verde multifunzionale che deve
sì garantire la fornitura diciamo di un servizio ecosistemico, ma che poi ha tutta una
grossa valenza anche sotto il profilo sociale della fruizione anche dell'educazione
ambientale stessa. Un tema per esempio che si è discusso per cui non ho ricevuto le
risposte che reputo esaustive è anche la possibilità che questo tipo di area molto e
fortemente naturale sia anche fruibile da persone che per esempio non sono
normodotate. Allora io ritengo che per esempio possa essere significativi
(incomprensibile) che come peraltro viene già anche in parte evidenziato ci sia magari
anche una porzione di area destinata prevalentemente a una tutela quasi integrale, ma
che ci sia invece un progetto serio e ritengo che in un anno poteva elaborare una linea di
indirizzo della destinazione di quest'area con maggiore capacità, con maggiore anche
efficacia rispetto anche ad un discorso di rete di tutto quello che quell'area stessa
rappresenta e un punto di vista del corridoio ecologico, quindi lungo le vie d'acqua con
tutti quelli che sono altri tipi di realtà, ma anche dal punto di vista appunto
dell'educazione ambientale, della fruizione e della capacità di fare (incomprensibile)
con una risorsa del territorio. Anche le associazioni di cui si dice si vorranno tenere
conto potevano essere diciamo preventivamente ascoltate con delle loro progettualità e
in ultimo ribadisco che mi preoccupa il fatto che comunque quest'area che rappresenta
una superficie importante, stiamo ragionando di quasi 15 ettari che sono circa un 11-
12% del totale dell'area parco di cui dispone la Città, venga poi con degli interventi
minimali, si tratta sostanzialmente di ridurre una staccionata, di fare una siepe e qualche
intervento di selezione su un impianto arboreo esistente, ma non ci siano poi risorse e
viceversa per comunque proprio per garantirne in parte anche questa fruizione e
mantenerla successivamente, questo lo dico anche alla luce del fatto che come c'è stato
rappresentato in una Commissione di qualche mese fa le risorse destinate alla gestione
del verde dal consuntivo 2016 al preventivo 2017 sono state ridotte del 44%. Allora pur
riconoscendo una valenza assolutamente condivisibile in quello che sono alcuni
intendimenti che la mozione riporta io dissento invece da quella che è una valutazione
un pochino più ampia che secondo me poteva essere oggetto di un'elaborazione un po'
più articolata e un pochino più pensata, ne ho l'impressione un po' di una delibera, di
una mozione, pardon, un po' frettolosa che comunque si limita a non valutare anche
delle azioni più allargate.

VERSACI Fabio (Presidente)
Se non ci sono altri interventi, voleva intervenire il Vice Sindaco Montanari per
concludere, prego.

MONTANARI Guido (Vice Sindaco)
Buonasera a tutti. Solo poche parole per ringraziare i Consiglieri che hanno elaborato
una mozione e per ringraziare i Consiglieri che vorranno votarla. Comunico come ho
già detto in Commissione che la Giunta è già impegnata sul processo di conservazione
del parco, restituzione ai cittadini, valorizzazione dei suoi aspetti naturalistici e anche
delle sue valenze sociali ed integrazione di persone anche con disabilità, dunque è un
processo che sta andando avanti, non credo tanto che sia in continuità con quanto fatto
da precedenti Amministrazioni che invece rispetto a questi temi tendevano ad avere un
approccio di tipo privatistico come dimostra la vicenda di Zoom e dunque tolto quel
pezzo lì credo che invece su questa vicenda spero che andremo nella direzione giusta.
Come ho detto già stiamo lavorando su quello con qualche piccolo stanziamento e con
una parziale progressiva apertura di questa zona alla fruibilità di tutti i cittadini, grazie.

VERSACI Fabio (Presidente)
Grazie, Vicesindaco. Quindi pongo in votazione l'emendamento del Consigliere
Carretto, almeno che il Consigliere Mensio non lo faccia suo, facciamo testo coordinato,
quindi pongo in votazione il testo coordinato. Prego, Consiglieri, votate.
Se tutti i colleghi hanno votato, dichiaro chiusa la votazione.
Presenti 26, favorevoli 26, dichiara la mozione approvata.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)