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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 44
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-01446
TUTELA BENI COMUNI - MODIFICA DELL'ARTICOLO 2 DELLO STATUTO DELLA CITT? DI TORINO.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie, Presidente. Su questa delibera, ovviamente, se ne è già parlato in Commissione
e affronta un tema che è quello dei beni comuni, che è un tema che negli ultimi anni ha
preso molto piede e forse dal referendum sull'acqua pubblica, che diciamo ha posto in
maniera forte l'attenzione su quelli che appunto sono i beni comuni della collettività e di
cui deve essere garantita la fruizione pubblica. Tendenzialmente in questi anni chi si è
occupato dei beni comuni è stato definito in maniera anche un po', diciamo così come
presa in giro, benicomunista, sono stati i benicomunisti, non sempre il termine
benicomunista è stato usato con un'accezione positiva, ecco, invece secondo noi il tema
dei beni comuni è un tema importante, è un tema che è fondamentale che entri al centro
di quella che la vita delle amministrazioni pubbliche. Potrei appunto citare un grande
uomo politico italiano che è venuto appena a mancare da poco che è Stefano Rodotà che
diceva appunto che i beni comuni sono a titolarità diffusa, appartengono a tutti e a
nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantare pretese
esclusive, devono essere amministrati muovendo dal principio di solidarietà
indisponibili per il mercato, i beni comuni si presentano così come strumento essenziale
perché i diritti di cittadinanza, quelli che appartengono a tutti, in quanto persone,
possono essere effettivamente esercitati. Ovviamente il tema principale dei beni comuni
è la contrapposizione alla tendenza, voga negli ultimi anni, alla privatizzazione, a
rendere i beni comuni oggetto di mercato fondamentalmente, quindi una dicotomia
diciamo tra pubblico e privato che spesso ha fatto sì che beni della collettività siano poi
stati affidati a privati per un uso esclusivo, che va contro il concetto stesso di bene
comune. Pertanto sappiamo che, appunto purtroppo viste le condizioni finanziarie degli
enti pubblici degli ultimi anni, l'alternativa che si è sempre posta è stata quella di fatto
valorizzare i beni comuni, privatizzare i beni comuni, creare reddito e ricavo sui beni
comuni e io credo che invece un'Amministrazione lungimirante deve capire quali sono
appunto i beni comuni da preservare per le future generazioni, i beni comuni che
devono trovare una gestione diversa, una gestione condivisa, una gestione partecipata
del bene stesso e non si può sempre ridurre all'aspetto puramente economico perché un
bene comune può avere risvolti ben oltre quello che è il mero valore materiale. Quindi,
di fatto, riteniamo importante la proposta di modifica della Consigliera Artesio e
riteniamo importante che la Città di Torino si dimostri un'Amministrazione lungimirante
capace di dare ai beni comuni una gestione condivisa, aperta, fruibile e il più possibile
trasparente. Quindi diciamo che come Movimento 5 Stelle siamo, siamo decisamente
favorevoli a questa proposta grazie.

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