Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Passiamo all'interpellanza successiva, la 2159, presentatrice la Consigliera Canalis: "Salvare la pelle, salvare il Baldracco e salvare il patrimonio storico conciario di Torino" LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Risponde l'Assessore Rolando, prego. ROLANDO Sergio (Assessore) Allora, in riferimento all'interpellanza in oggetto si comunica che l'immobile è di proprietà della Città. L'istituto, vincolato dalla Sovrintendenza, è in diritto d'uso alla Provincia ai sensi della Legge 23 del 1996. Pur avendo cessato l'attività come istituto scolastico i Servizi Educativi della Città non l'hanno mai ripreso in consegna poiché nell'edificio sono presenti ausili didattici di notevole ingombro con relativi costi per il loro spostamento. In questa fase di transizione l'edificio è stato occupato e leggo che gli unici contatti dei Servizi Sociali con famiglie occupanti lo stabile di corso Ciriè sono avvenuti nel novembre del 2016, quando una volontaria ha accompagnato al Servizio Sociale Circoscrizionale tre nuclei familiari residenti all'indirizzo fittizio di via Casa Comunale, 1 ma di fatto abitanti presso l'edificio scolastico occupato. Due di questi nuclei, precedentemente residenti nel territorio circoscrizionale, hanno avuto colloqui con l'assistenza sociale di accoglienza. Dagli elementi emersi risultano assenti i requisiti minimi di accesso agli interventi di sostegno economico. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie, Assessore Rolando. Consigliera Canalis, prego. CANALIS Monica Sì, scusate, mi è d'obbligo una piccola premessa sul valore di questo immobile, che è vero, in questo momento il diritto d'uso dell'immobile è affidato alla Città Metropolitana, ma resta un immobile di proprietà della nostra Amministrazione Comunale. È un immobile che è simbolo di una grandissima storia industriale sviluppatasi sulle rive della Dora Riparia prima ancora dello sviluppo dell'industria automobilistica nei secoli passati, fin dal 600, pensate. È un edificio di pregio, come diceva l'Assessore, tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti essendo un edificio liberty che quindi ha anche un enorme valore artistico ed architettonico, è un edificio che è davvero depositario di quel patrimonio di archeologia industriale a cui faceva riferimento ad esempio la mozione con prima firmataria Viviana Ferrero del 3 aprile sulla memoria della storia industriale della città di Torino. Quindi in un unico luogo si fondono moltissime vocazioni, quella scolastica perché questo polo di istruzione sin dall'inizio del 900 ha ospitato una scuola all'avanguardia che formava i periti conciari, un luogo che è all'attenzione anche dell'Associazione Italiana della Chimica Conciaria proprio perché ha formato davvero una generazione di persone che hanno poi costruito l'industria conciaria non solo a Torino, ma in tutta la nostra Regione. Questo luogo però ha oggi anche una fortissima valenza sociale, perché come ricordato dall'Assessore Rolando, che probabilmente oggi faceva le veci dell'Assessore Scellino, assente, nel novembre del 2015, non due o tre nuclei familiari, ma circa 120 persone, con il supporto del centro sociale Askatasuna, hanno occupato questo edificio situato nel cuore del Quartiere Aurora. Inoltre nell'estate del 2016 si è anche verificato tra quelle mura un episodio estremamente increscioso e molto grave, la morte di un neonato a cui era stata praticata, senza le dovute precauzioni sanitarie, una circoncisione. Quindi è un luogo che ancora oggi ospita moltissime persone sulle quali noi non conosciamo un percorso di inserimento sociale o comunque di risoluzione della loro crisi abitativa. L'Assessore faceva riferimento ad un tentativo di risposta dato nel novembre 2016 a due o tre nuclei, però la mia interpellanza diceva molto altro, cioè chiedeva se era stato assunto un provvedimento sistematico e non parziale di mappatura dei percorsi individuali di tutte queste persone che oggi stanno occupando illegalmente questo immobile. Quindi la risposta non mi soddisfa. Inoltre io chiedevo se fosse possibile effettuare un sopralluogo, chiaramente di concerto con la Città Metropolitana, per verificare le condizioni dei macchinari molti rumorosi antichi e moderni che ancora si trovano all'interno del Baldracco; Baldracco è il nome dell'illustre Professore che fu Direttore di questo istituto dal 1902 al 1935, quindi io chiederei se è possibile di verificare la possibilità di fare questo sopralluogo; poi chiedevo se era già stato fatto un progetto di riqualificazione di quest'area prevedendo, so per esempio che l'Assessore Montanari, che fra l'altro è tra i firmatari dell'appello del Comitato Salviamo il Baldracco, so che l'Assessore è molto sensibile alla creazione di archivi storici e tecnologici che preservino la memoria industriale straordinaria della nostra città, allora mi chiedevo se ci fosse già, da parte della Giunta una qualche idea su questo immobile che è sconosciuto, ma che è davvero una perla dell'archeologia industriale di Torino, una perla, tra l'altro esteticamente è anche molto gradevole, quindi sarebbe interessante capire in che condizioni sono questi macchinari molto preziosi, in che condizione sono i 2.000 testi tecnici che sono ancora custoditi al Baldracco e capire che risposte dare alle decine, se non centinaia di persone che hanno sottoscritto l'appello "Salvare la pelle, salvare il Baldracco, un appello che dimostrava non soltanto una sensibilità per tutta la storia conciaria di Torino, ma anche una sensibilità per le persone in crisi abitativa che si sono ritrovate ad occupare questo edificio. Quindi non sono soddisfatta, credo che la cosa migliore sia convocare una Commissione apposita, io farei una Commissione I più IV essendoci di mezzo sia il Patrimonio, sia le Politiche sociali, poi se Montanari vuole venire come ospite, sebbene non sia Urbanistica, noi lo accogliamo volentieri, essendo firmatario dell'appello, però una Commissione se è possibile che non sia convocata troppo avanti visto che, ripeto, l'edificio è occupato dal novembre 2015, grazie. LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario) Grazie, Consigliera Canalis. Io inviterei solo i Consiglieri Comunali ad essere leggermente più concisi nello svolgimento dell'illustrazione delle proprie interpellanze. |