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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 18
INTERPELLANZA 2017-02429
"I SERVIZI ON-LINE DELL'ANAGRAFE SI RIDUCONO PERCH? L'AMMINISTRAZIONE NON ? CONNESSA CON I CITTADINI!" PRESENTATA IN DATA 20 GIUGNO 2017 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. A parte che non prendo lezioni da nessuno, tantomeno da chi è stato
nominato dai cittadini che non li ha mai visti, forse non li avrà neanche incontrati, i
cittadini normali, quelli che incontro io, quelli che non usano googlare come parola, ma
come cittadini che vengono dal Consigliere Comunale e dicono: "Guarda, ho tre figli,
forse non ho il maggiordomo che mi fa le cose per le attività di casa", magari hanno
solo tre figli e non sono magari di uno status sociale al quale magari appartiene
l'Assessore, mi dicono: "Guarda, per i primi due figli ho fatto la richiesta on-line per
avere la carta d'identità e visto che ho tre figli e una moglie, mi ero fatto la prenotazione
e mi hanno dato la carta d'identità cartacea". Chiedo scusa da parte di questo cittadino,
Assessore, di cui tra l'altro non capisco neanche il tono perché leggersi sei fogli, magari
non erano su monitor, però se li ha letti vuol dire che ha dato anche un po' senso allo
stipendio che la Città le dà, da questo punto di vista, ripeto, questo cittadino viene da me
e dice: "Io per i primi due figli ho fatto la prenotazione on-line, sono andato lì, avevo
poco tempo", perché mettere insieme la quotidianità di tutti i giorni se uno non ha
babysitter e maggiordomi, se è una persona normale, "e mi hanno subito dato la carta
d'identità cartacea dei miei due bimbi, è nata la terza bimba e – dice – questo servizio
non c'era più". Per cui io, invece che googlare sui servizi della città sono andato a
vedere se era così, se per avere la carta d'identità era cambiato qualcosa e visto che io
mediamente mi fido di un cittadino che perde del suo tempo, questo sì, a venire da me
invece che lavorare e occuparsi della sua famiglia per chiedermi che cosa era cambiato,
ho detto: "Mah, provo a chiedere". Mi spiace se i suoi uffici hanno dovuto scrivere
quattro pagine, mi spiace se ho fatto scrivere al mio ufficio queste due pagine, non mi
spiace però se ogni tanto anche lei ha voglia di occuparsi dei problemi normali della
città normale che non passa la vita on-line, che non considera tutto ciò che è telematico
il massimo, ma ha bisogno di carta, le chiedo scusa da parte di questo cittadino, poi
magari glielo presento così vede un cittadino che pone i problemi stupidi con tre figli
che si è visto negare un servizio che fino all'anno scorso aveva e questo è vero però,
questo è vero. Detto ciò, se la prende così mi spiace, non vorrei ricordarle l'unica
interpellanza che ho fatto a lei su delle epigrafe dei caduti e ancora non abbiamo fatto
nulla, ancora non si è fatto nulla, ma se il tono è questo le ricordo le poche cose che le
ho chiesto sulle quali siamo ancora fermi. Però prendo atto che il suo modo di
interloquire con Consiglieri votati dalla cittadinanza è questo, dando giudizio sul merito,
sul nostro tempo, sul valore di quello che facciamo e sui cittadini che incontriamo,
questo farà parte del suo stile, mi auguro non di vita, ma politico, prendo atto. Detto ciò,
io chiedevo solo se era possibile reinserire questo servizio per la carta d'identità
cartacea. Questo chiedeva il cittadino. Uno può dire: "Guardi, Consigliere, noi la carta
d'identità cartacea non la utilizziamo più, se vogliono si prendono quella digitale",
punto, senza fare grande scenate e grandi lezioni da mestrina. Si può fare o non si può
fare? Questo cittadino viene da me e dice: "Ho dovuto fare una cosa di un certo tipo
quando, avendo tre figli, essendo il terzo figlio forse con la prenotazione on-line mi
agevolava nella mia giornata". Punto. Prendo atto che non è più un servizio che si può
fare questo, se ne possono fare tanti altri. Se si può fare quello cartaceo mi spiace averle
fatto perdere tempo, farò una verifica, perché, guardi, ho imparato in 5 anni che quello
che le scrive l'ufficio e quello che dicono i cittadini a volte ci sono delle discrepanze e
mediamente cerco di scoprire qual è la verità. Detto ciò, sarà mia cura dire a questo
cittadino quello che lei mi ha riportato, anzi sarà mia cura fornire al cittadino il verbale
di quanto lei ha detto. Se il servizio non è più questo, prendo atto, se invece il servizio
per la carta d'identità cartacea invece c'è, avrà sbagliato il cittadino a dirmelo, punto.
Però dire che è tutto falso mi pare un'affermazione un po' forte e vedrò di fare le mie
verifiche.

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