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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2017-02127
"SOSTITUZIONE CAMPI IN ERBA SINTETICA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI CALCIO" PRESENTATA IN DATA 5 GIUGNO 2017 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTA.
Interventi
FINARDI Roberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Rispondo punto per punto per comodità. Allora, ovviamente sia
l'Amministrazione che io personalmente siamo a conoscenza di questa situazione,
abbiamo già avuto ripetuti incontri sia con i concessionari di alcuni dei campi di erba
sintetica della città che presentano queste problematiche alla presenza anche del
Presidente Regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio, il dottor Mussino,
ovviamente per cercare una soluzione ad un problema abbastanza pressante e che
probabilmente non può essere protratto ancora per molto tempo. Ci terrei a ricordare che
questi campi sono stati fatti nell'epoca Montabone, no come critica, anzi bravo a farli,
ma potendo sfruttare un fondo, il famoso fondo di Pescante di Italia 90. Questi campi
hanno una durata, soprattutto quelli di quella generazione, perché quelli di ultima
generazione durano un po' di più, che è da 10 a 12 anni, ecco, magari quelli un po'
meno utilizzati campano qualche anno in più, ma sostanzialmente quella è la loro
durata. Il costo di un campo sintetico è abbastanza elevato, parliamo dai 150 ai 200.000
euro, da un'indagine molto veloce pare che ne abbiamo dai 20 ai 30 in questa
condizione in città, quindi capite bene per la città, in questo momento, è insostenibile
poter mettere a bilancio e rispondo all'ultimo punto che giustamente era stata posta la
domanda se erano previste nel bilancio le risorse necessarie per affrontare questo tipo di
problema, no, nel bilancio non abbiamo le risorse, stiamo lavorando per trovare una
soluzione che sia ovviamente a norma e che tecnicamente sia proponibile sia con la
Federazione che con i tecnici. Il vero problema sostanzialmente è questo, molte delle
società sarebbero anche disposte ad accollarsi l'onere di rifare il campo, il problema è
che molte di queste società dovrebbero avere il tempo per ammortizzare la spesa, in
realtà le scadenze delle concessioni, come è logico che sia, non scadono tutte nello
stesso momento, quindi chi deve spendere 200.000 euro per rifare il manto e ha ancora
2 o 3 anni di concessione è chiaro che non rischia di investire 200.000 euro e poi magari
andare al bando e perdere l'utilizzo dell'impianto senza poterlo in qualche modo
ammortizzare, ecco. Spero di aver risposto a tutte le domande, grazie.

FINARDI Roberto (Assessore)
Sì, certamente affronteremo questo in Commissione, immagino che quando il
Consigliere Carretta parlava di diritto di proprietà intendesse il diritto di superficie,
okay. Sì, questa è una delle opzioni che abbiamo al vaglio, abbiamo anche messo mano
o stiamo cercando di mettere mano al regolamento, la Federazione Italiana Gioco Calcio
e la Lega Nazionale Dilettanti è già stata coinvolta, abbiamo già avuto degli incontri,
sicuramente riusciremo a far giocare 5.000 bambini per il prossimo anno, per i prossimi
2 anni con una deroga, certo è che questa non è la soluzione, ma io credo che una
soluzione in 2 anni riusciremo comunque a trovarla e a poter garantire a queste società,
molte delle quali anche storiche, (incomprensibile) che hanno funzione, prima ancora
che sportiva, sociale sul territorio perché impegnano molti ragazzi, impegnano molte
famiglie e spesso hanno un movimento importante, è la seconda Federazione in Italia
calcio come numero di tesserati, quindi va da sé che sia una realtà importante. Ripeto, ci
siamo già mossi, direi anche a buoni livelli, e stiamo oggettivamente cercando di trovare
una soluzione a tutto questo. Ci tengo a precisare una cosa però, la costruzione di questi
campi è stata fatta in un'occasione no, particolare, particolarissima, soltanto da fondi
avanzati dai Mondiali di calcio del 90 e forse bisognava essere un po' lungimiranti
nell'impegnare le società, come dire, ad ammortizzare e ad accantonare qualche denaro
perché dopo 10, 11, 12, 13 anni di attività bastava mettere via 7.000 euro all'anno per
trovarsi, oggi, probabilmente coi denari. La mia non vuole essere una critica
indiscriminata, però probabilmente bisognava pensarci, con tutto ciò non cambia nulla,
il problema rimane esattamente il medesimo e ci adopereremo per risolverlo in ogni
caso, grazie.

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