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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Luglio 2017 ore 14,00
Paragrafo n. 32
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2017-01976
ATTUAZIONE DELLE MODIFICHE STATUTARIE SULLA PARTECIPAZIONE. RECEPIMENTO DELLE MODIFICHE SUI TEMPI NECESSARI PER LE OPERAZIONI DI RACCOLTA FIRME NECESSARIE ALLA PROMOZIONE DI REFERENDUM ABROGATIVI O PROPOSITIVI E DELLE DELIBERAZIONI DI INIZIATIVA POPOLARE. MODIFICA PARZIALE DEL REGOLAMENTO N. 297.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
La deliberazione successiva, l'abbiamo già anticipata, discussa e votata, dell'Assessora
Patti, quindi torniamo indietro a pagina 20 del nostro supplemento all'ordine di lavori,
in particolare al punto 21, la Deliberazione di Iniziativa CONSILIARE, primo
firmatario presentatore è il Consigliere Rosso: "Attuazione delle modifiche statutarie
sulla partecipazione. Recepimento delle modifiche sui tempi necessari per le operazioni
di raccolta firme necessarie alla promozione di referendum abrogativi o propositivi.
Modifica parziale del regolamento n. 297". Questa proposta di deliberazione del
Consigliere Rosso è già stata oggetto di approfondimento in tre Conferenze di
Capigruppo, il 13 giugno 2017, il 20 giugno 2017 e il 23 giugno 2017; è oggetto di
quattro emendamenti di cui uno del Consigliere Rosso, tre emendamenti delle
Consigliere Paoli e Albano, in data odierna sono stati presentati ulteriori due
emendamenti, per cui in questo momento abbiamo complessivamente sei emendamenti
alla deliberazione del Consigliere Rosso a cui lascio la parola per l'illustrazione. Prego.

ROSSO Roberto
Io voglio innanzitutto ringraziare la maggioranza, il Gruppo di Maggioranza e il
Movimento 5 Stelle perché dimostrano, anche se in maggioranza, di mantenere alla
maggioranza quello che prometteva l'opposizione, nel senso che nelle scorse sedute si è
votato a favore del referendum propositivo che non era mai passato nelle legislature
precedenti, adesso si creano le condizioni per rendere un po' più praticabile quel
referendum propositivo, lo dico perché difficilmente i Gruppi di Centro Destra potranno
mai organizzarsi per raccogliere 10.000 firme a questo proposito, però nulla impedisce
che si possa fare e quantomeno quest'aula, se il voto sarà conseguente, glielo consentirà,
quindi credo che sia una cosa positiva, credo che anche dia un'apertura di visuale che
potrebbe essere ragionevolmente accolta anche da altri livelli o regionali o nazionali, mi
auguro che questo possa essere fatto, ringrazio la Consigliera Paoli e la Consigliera
Albano per aver contribuito a costituire l'ossatura di questo provvedimento e con questo
mi taccio.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Bene, non ho altri iscritti a parlare. Consigliera Albano, prego.

ALBANO Daniela
Grazie. Io ringrazio il Consigliere Rosso per avere presentato questa proposta di
delibera e quindi averci dato lo stimolo per cominciare a discutere su quelli che sono gli
istituti di democrazia diretta che il Consiglio Comunale di Torino, il Comune di Torino
si è dotato. Ovviamente, l'obiettivo è quello di arrivare ad avere referendum propositivi
e abrogativi con quorum zero, quindi quello è l'obiettivo verso cui siamo rivolti, però
siamo ben consapevoli che è inutile avere un organismo così forte come il referendum
propositivo senza quorum se poi non c'è partecipazione da parte dei cittadini perché non
riescono ad utilizzare questi strumenti. Quindi, nell'ottica appunto di andare dietro alla
proposta del Consigliere Rosso, abbiamo presentato degli emendamenti proprio volti a
facilitare la presentazione sia di delibere di iniziativa popolare perché abbiamo ritenuto,
proprio nell'ottica di modificare i tempi di raccolta firme, di modificare anche i tempi di
raccolta firme per le delibere di iniziativa popolare che prevedono modifiche statutarie,
sono 5.000 firme da presentare, abbiamo ritenuto di raddoppiare il tempo attualmente
disponibile per dare la possibilità, proprio ai cittadini, di stare più tempo sul territorio, di
poter parlare e di promuovere la propria idea, le proprie proposte. Nella stessa ottica,
abbiamo deciso di modificare, per i referendum propositivi e abrogativi, il tempo di
raccolta delle prime mille sottoscrizioni, che sono quelle necessarie a fare una prima
proposta di referendum perché mille sottoscrizioni sono molte, sono molte in una città
magari come Torino, in un Paese come l'Italia, che non è abituato all'utilizzo di questi
istituti di democrazia diretta. Ci sono Paesi, come la Svizzera, che hanno percentuali di
firme molto più elevate e le raccolgono in molto meno tempo. Noi ovviamente
dobbiamo abituare i cittadini ad utilizzare questi strumenti, quindi abbiamo pensato di
triplicare il tempo per la raccolta delle prime mille sottoscrizioni per presentare il
referendum alla città, allo stesso tempo abbiamo deciso anche di semplificare,
chiediamo quindi di semplificare le modalità di raccolta firme, mentre se prima era
necessario avere un incaricato dal Comune che fosse presente durante la raccolta firme
per certificare l'autenticità della raccolta firme, per 9.000 sottoscrizioni che vengono
richieste dopo la presentazione del referendum, noi abbiamo chiesto che, invece, si
faccia come per le delibere di iniziativa popolare. Il Comitato promotore del referendum
che propone il referendum si fa garante anche della modalità con cui vengono raccolte
le firme, si fa garante del fatto che le firme siano raccolte in maniera corretta, poi
ovviamente tutte le firme saranno autenticate dagli uffici comunali; è solo per garantire
la modalità di sottoscrizione, quindi facilitare i cittadini che non abbiamo bisogno della
presenza costante di un notaio o di un certificatore autorizzato dal Comune, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Grazie, Consigliera Albano. Ha chiesto la parola il Capogruppo Lo Russo, prego.

LO RUSSO Stefano
Siccome l'emendamento citato ci viene illustrato oggi in aula e non ci è data la
possibilità di illustrarlo in Capigruppo e prendendo molto sul serio la questione, solo per
comprendere, capendo lo spirito di semplificare la questione della raccolta firme in
termini temporali, cioè dilatare i tempi sostanziali rispetto alla modalità di autentica, io
però volevo capire dall'estensore dell'emendamento che cosa si intendeva per
autenticare in un secondo momento, anche, e rappresento un problemino che ha la
politica, tutta, tutta, che è quello delle autentiche delle sottoscrizioni alle liste, alle
petizioni e a quant'altro. Allora, per essere molto chiari, se lo scopo dell'emendamento
è quello di consentire la raccolta firme in assenza di qualcuno che certifica l'autenticità
delle firme, perché quello che lei ha chiamato il notaio o il verificatore dell'autenticità
ha un preciso scopo, cioè ha lo scopo di verificare che non vengano frodati i cittadini, o
meglio, che cittadini possano apporre legittimamente la loro firma e che sia a tutela dei
cittadini per evitare che qualcuno ad esempio, banalmente, firmi al posto suo o mio in
assenza di un soggetto terzo che ha titolarità giuridica ad autenticare la firma e che a
nostro modo di vedere deve continuare ad averla. Per cui, è chiaro che sotto questo
profilo se gentilmente la Consigliera Albano ce lo chiarisce che cosa ha in mente e
soprattutto, chiedo scusa, ma non abbiamo avuto modo di discuterne nella Capigruppo,
capire quali sono gli effetti del recepimento, in seno alla votazione di un emendamento
di questo tipo rispetto all'operatività, cioè per capirci siamo d'accordo nel dilatare i
tempi, siamo d'accordo nell'eventualmente mettere a disposizione una facilitazione
della raccolta firme, non siamo d'accordo, invece, sul meccanismo per cui non c'è la
certezza di chi firma e piaccia o non piaccia la certezza di chi firma ce la dice la Legge.
Siccome direi che la storia politica recente di tutti i partiti ha, come dire, una sorta di
importante Zibaldone di riferimento, relativamente a cosa si incorre quando si firma al
posto di qualcun altro, se gentilmente la Consigliera Albano ci chiarisce e poi capiamo
l'effetto dell'eventuale approvazione di questo emendamento in maniera tale da poter
esprimerci nel merito della questione. Visto che abbiamo in aula il Segretario Generale,
chiederei al Segretario Generale se questa perplessità, che ho posto a verbale in aula, è
una perplessità destituita di fondamento oppure se, riformulo la domanda, l'eventuale
approvazione dell'emendamento, di fatto, produrrebbe un meccanismo per cui la
richiesta di firme in calce ad un referendum o ad una proposta di deliberazione potrebbe
avvenire anche in assenza di un soggetto deputato alla certificazione dei sottoscrittori.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Sì, è iscritto a parlare il Consigliere collega Rosso, prego. Ricordo ai Consiglieri,
magari qualcuno ci ha raggiunto dopo, che è possibile prenotarsi col pulsante a destra.

ROSSO Roberto
Mi sembra molto semplice la risposta all'obiezione mossa da Lo Russo, cioè in questo
caso così come la legge prescrive oggi in Italia che ci si possa autocertificare con la
valenza che poi c'è il falso in atto pubblico se qualcuno facesse quella cosa, rimane
evidente che qui il fatto è che un Comitato promotore può assumere responsabilità
davanti alla giustizia della certezza della firma apposta dal cittadino, io non ci vedo
niente di male, non vedo questo carattere così leguleio da parte del Consigliere Lo
Russo, credo che sia una cosa ragionevole che uno possa raccogliere firme tra i suoi
conoscenti assumendone la certezza della posizione e rischiando il falso in atto pubblico
se questo non fosse successo in modo reale, non vedo qual è il problema e non capisco
qual è la legge a cui si riferisce Lo Russo. Certo, la legge oggi prescrive che ci sia un
certificatore abilitato a fare questa cosa, però nulla osta, torno a ripetere, che anche un
altro soggetto possa essere legittimamente delegato.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliera Albano.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Credo che il Consigliere Rosso abbia già spiegato parzialmente, io
per maggiore precisione vi informo che già questa modalità di raccolta firme è già
presente per le delibere di iniziativa popolare, quindi nelle delibere di iniziativa
popolare ci sono i primi dieci firmatari che presentano la proposta di delibera e poi si
fanno carico della correttezza e quindi rispondono penalmente del fatto che le firme
vengano raccolte in maniera corretta, cosa vuol dire in maniera corretta? Che la persona
che viene a firmare presenta un documento e appone la firma, quindi che non ci siano
altre persone che sottoscrivono per conto della persona che è stata iscritta in elenco,
quindi la responsabilità se l'assumono, in questo caso se l'assumerebbero il Comitato
promotore, le persone che fanno parte del Comitato promotore, questo per facilitare ed
evitare, appunto, di intasare e bloccare una raccolta firme per mancanza di un
certificatore, per la mancanza della possibilità di avere una persona delegata dal
Sindaco, di un notaio che di fatto rende più difficoltosa la raccolta delle successive
sottoscrizioni.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
È chiaro. Consigliere Morano.

MORANO Alberto
Io chiederei al Segretario Generale di verificare se è possibile che una delibera di
Consiglio Comunale modifichi una normativa di portata nazionale, se sussiste una
normativa di portata nazionale che impone con meccanismo di autentica delle firme
quelle del Consigliere Comunale piuttosto che del notaio, è per sgombrare il campo,
questa è un'attività che i notai detestano fare, è un'attività che deve essere fatta pro
bono che porta via un sacco di tempo, quindi nessuno pensi che questo intervento è
finalizzato alla tutela della Lobby, ma è semplicemente finalizzato a comprendere se
una norma di Consiglio Comunale può derogare una normativa statale, se esiste.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ma visto come è cambiato, comunque sono emendamenti di cui abbiamo appreso oggi
l'esistenza, che vanno a cambiare anche quello che poi sarà l'effetto della delibera, io
credo che forse una riflessione, magari tornando in Capigruppo, per capire tutto quello
che ne consegue e per darci, anche, una tranquillità poi nel poter votare perché credo
che siamo tutti d'accordo di poter favorire la partecipazione, però favorire la
partecipazione deve essere fatta con il criterio giusto, quindi la mia proposta è di tornare
alla Capigruppo di domani con questi emendamenti, con questa delibera, con il
Segretario Generale che potrà rispondere a tutte le nostre domande e darci la
tranquillità, lunedì prossimo, quando torneremo in aula e la serenità di poter votare un
documento legittimo.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliere Lo Russo. Consigliera Paoli.

PAOLI Maura
Solo per dire che noi abbiamo già verificato, ovviamente, durante la stesura degli
emendamenti e non ci sembra il caso di aspettare ancora.

LAVOLTA Enzo (Vice Presidente Vicario)
Consigliera Giacosa. Per favore, disinserite e reinserite le tessere. No, no, non vi agitate,
guardate, stiamo solo aspettando che si ripristini il sistema, il sistema è a posto.
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