Interventi |
FERRERO Viviana Grazie, Presidente, della parola che mi viene concessa. È una battaglia recente quella del diritto al paesaggio e credo che valga la pena trattare oggi questo argomento in ordine alla Variante che andiamo a votare. Il diritto al paesaggio, il diritto sancito dalla Costituzione, ma molto, molto ignorato dai politici. Presidente, se mi dà un attimo di ordine all'aula così posso parlare. FERRERO Viviana Okay. È un bene collettivo, insomma, a Torino il binomio centro periferia rimane una narrazione distinta, dove il centro ha tutte tutele della Sovrintendenza, mentre le periferie no. Ma dobbiamo scomodare le Sovrintendenze, che peraltro si scomodano poco se c'è da tutelare il recente, o possiamo trovare strumenti di tutela anche per le periferie? Salvatore Settis parla di inquinamento antropico prodotto dal dilagare di pessime architetture di brutte periferie, eppure lo spazio in cui viviamo è in grado di indirizzare la nostra socialità, la nostra crescita, la nostra creatività. La stabilità dei luoghi, la stratificazione uniforme degli stili ci dà un forte senso di sicurezza e di appartenenza, ma questa uniformità e appartenenza le periferie sono escluse, periferie come terre di nessuno dove si può inventare ed imporre uno stile diverso dall'altro, il far west dell'architettura. Frank Lloyd Wright scriveva: "i medici possono seppellire i loro errori, gli architetti possono solo coprirli con piante rampicanti", così le case rimangono, i mostri urbanistici restano, le difformità infastidiscono e chi ci vive vive male. Pensate cosa rende pregevole il centro di Parigi, i suoi tetti grigi e le sue case bianche, pensate cosa rende bello il nostro centro, le case sette e ottocentesche, i giardini curati. Quando si pensa alla povertà si pensa alle baraccopoli, alle case sparse e informi, possiamo dire che la democrazia si realizza anche nel dare a tutti la possibilità di vivere in zone belle. Questo, concludo Assessore Montanari, è un invito ad un lavoro che abbiamo, peraltro, già iniziato sul Piano Regolatore che andremo ad affrontare nei prossimi mesi, un invito alla tutela del paesaggio ex art.9 della Costituzione, alla regolamentazione e alla ricerca di una coesione del tessuto edilizio delle periferie, dove il disordine, la casualità e la scarsa qualità della progettazione hanno contribuito allo sviluppo sociale e minato lo sviluppo sociale di questi luoghi. Come detto nella delibera di indirizzo, quindi, si inserisca nella revisione del Piano Regolatore il restauro dei paesaggi come passaggio lento, ma puntuale di forte attenzione all'omogeneità, alla continuità, all'identità storica che andremo anche a creare nei luoghi che andremo a modificare, grazie. |