Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, buonasera a tutti. Allora, le domande a questa interpellanza sono due: una è se e come intendere e risolvere la preoccupazione dei cittadini della zona centrale, in particolare di Via Po che hanno box pertinenziale su Via San Ottavio consegnando loro la strumentazione necessaria per l'utilizzo delle aree ad oggi interdette con dissuasore mobile. La Via San Ottavio tra Corso San Maurizio e Via Po presenta un tratto centrale pedonalizzato e due tratti, uno a sud e uno a nord, in cui la circolazione è consentita con ingresso rispettivamente da Corso San Maurizio e da Via Po, il tratto che rientra nell'area pedonale Musei è compreso tra Via Gaudenzio e il n.7. Per accedere i veicoli autorizzati hanno tre possibilità di ingresso, da nord provenendo da Corso San Maurizio all'intersezione con Via Gaudenzio Ferrari dove l'ingresso è regolato da dissuasore automatico a scomparsa. A tale riguardo, si evidenzia che analogamente a quanto previsto in tutte le aree con circolazione limitata. ove siano presenti dissuasori automatici a scomparsa, il rilascio dei telecomandi è limitato a coloro che per raggiungere i passi carrabili esistenti non possono usufruire di altri ingressi. Una seconda alternativa di accesso è presente sul lato sud, quindi con accesso da Via Po, in questo caso i veicoli autorizzati possono transitare..., scusate, non si capisce, possono transitare nel primo tratto di Via San Ottavio, aperto alla circolazione, per poi accedere all'area pedonale proseguendo oltre il numero civico 7, all'altezza dell'Istituto Tommaseo. La terza possibilità di accesso all'area consiste, per chi proviene da Corso San Maurizio, nel percorrere Via Roero di Cortanze, svoltare a destra in Via Verdi e da qui raggiungere, dopo 50 metri, tratti pedonalizzati di Via San Ottavio. Visto che non si capisce faccio un riassunto: praticamente mi viene chiesto di dare i telecomandi per i pilomat per chi ha i box pertinenziali in Via San Ottavio. In realtà c'è una delibera della Giunta Comunale del 2004 che spiega a chi dare i telecomandi dei pilomat e cioè solo alle persone che possono utilizzare semplicemente l'ingresso regolato da pilomat; in questo caso, come ho elencato prima, ci sono tre ingressi differenti e quindi non è il caso di dare..., cioè da regolamento proprio non si danno i telecomandi dei pilomat. L'altra domanda invece era se l'amministrazione ha previsto una revisione della viabilità dell'area centrale per permettere l'utilizzo dei parcheggi pubblici in caso di manifestazioni, sempre parlando di Via Po. Alla luce di tale considerazione emerge che, quando Via Po risulta sottratta alla circolazione, i veicoli diretti ai passi carrai di Via San Ottavio possono sempre raggiungere tale destinazione utilizzando l'ultima soluzione descritta, ovvero da Corso San Maurizio, percorrere Via Roero di Cortanze e svoltare a destra in Via Verdi, il tutto quindi senza necessità di utilizzare il telecomando che consente l'abbassamento del dissuasore automatico a scomparsa in corrispondenza dell'intersezione con Via Gaudenzio Ferrari. Si evidenzia, che naturalmente, in caso di chiusura di Via Po, il transito lungo tale percorso è automaticamente autorizzato, sia in andata che in ritorno, anche a coloro che devono raggiungere i passi carrai compresi tra il 7 e la stessa Via Po corrispondente al tratto di via sud e dalla parte pedonale. Dopo questa interpellanza, in effetti la curiosità di capire di chi oggi ha i telecomandi dei pilomat per me è stata forte, soprattutto perché ho visto delle anomalie, e visto che lei è Assessore prima di me e conosce benissimo questa delibera del 2004 ho visionato chi ha in questo momento i telecomandi dei pilomat e appunto ci sono delle anomalie. Per esempio, ho riscontrato che 17 tassisti, in questo momento a Torino, hanno il telecomando del pilomat, quindi mi sono chiesta come mai visto soprattutto tutta la polemica su Via Roma e sul fatto di far passare o no i tassisti in area pedonale, che è stata sollevata da lei in primo luogo, mi chiedevo come mai 17 su più di 1000 tassisti avessero proprio loro il telecomando dei pilomat e in effetti la Giunta Comunale precedente ha dato il permesso ai tassisti di entrare nella ZTL pedonale, quindi non nell'area pedonale, ma in alcune zone di Torino ZTL pedonale per riuscire a fare carico e scarico dei passeggeri e questa è una concessione che è stata data con l'istituzione della ZTL pedonale, le domande sono due: perché 17 sono i tassisti, ma soprattutto perché hanno il telecomando universale, perché questo è il problema, perché ogni pilomat della città ha un suo telecomando che permette di entrare in alcune zone della città. In questo momento io ho 17 tassisti che hanno dei telecomandi universali e questo è gravissimo perché vuol dire che entrano in tutte le zone pedonali della città e alla luce, ripeto, di quanto è successo per Via Roma adesso prenderò atto e farò una verifica di chi attualmente ha i telecomandi funzionanti, quindi la ringrazio per l'interpellanza, capire chi glieli ha dati perché dal 2015 sono stati venduti ai tassisti e chi in questo momento ha dei telecomandi ad oggi che non potrebbe avere. LAPIETRA Maria (Assessora) Sapesse che i tassisti mi avevano chiesto di transitare in un tratto di 20 metri più o meno di Via Roma, ma la diatriba è ancora aperta, il problema qui, stiamo parlando di un telecomando universale, forse non mi sono spiegata, universale significa che questi tassisti che hanno il telecomando possono entrare in tutte le aree pedonali, quelle anche fuori dalla delibera, che è vero che è stata fatta precedentemente da lei e da me, ma che siamo tenuti tutti e due a conoscere perfettamente e quindi nelle aree in cui i tassisti, come i residenti hanno la possibilità di avere un altro accesso non hanno la possibilità di avere il telecomando, avere un telecomando universale, in questo momento ce l'hanno i mezzi AMIAT, la Polizia e GTT che è giusto che ce l'abbiamo, tutti gli altri, quelli che sono presenti in questo elenco e ce l'ho qua se qualcuno lo volesse vedere in questo momento, saranno oggetto di indagine, grazie |