Servizio Centrale Affari Istituzionali
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C I T T A' D I T O R I N O

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO: “Regolamentazione e verifica dell'installazione di impianti radio base per telefonia”, presentata da vari Consiglieri Comunali in data 12 marzo 1999.

Il Consiglio Comunale di Torino,

CONSIDERATO

-    che l'OMS ha dichiarato l'inquinamento elettromagnetico uno dei quattro problemi mondiali sottolineando che "seppur in assenza di certezze inconfutabili circa la pericolosità di CEM si deve procedere all'esposizione al minimo rischio possibile ed in situazioni di incertezza ovviamente nella maniera più conservativa possibile";

-    che possono sussistere rischi di leucemia infantile, tumori cerebrali ed altre patologie, vivendo in prossimità di campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenze;

-    che l'interazione tra campi elettromagnetici e l'uomo può interferire con il funzionamento di alcuni sistemi biologici e di conseguenza creare danni anche irreversibili alla salute, specie di bambini e anziani;

-    che dalle conclusioni dell'Istituto Superiore di Sanità (rischio cancerogeno associato a CEM - Roma 1995) a dalle stesse linee dell'IRPA si deduce che "un requisito minimo va affiancato all'obiettivo principale di una riduzione dell'esposizione ove ciò sia fattibile tecnicamente e a condizioni ragionevoli";

-    che circa la destinazione territoriale impressa dallo strumento urbanistico è molto importante un precedente instaurato dal T.A.R. Puglia con una sentenza, che precisa che "il problema non attiene al fatto che siano o meno misurati i limiti di attenzione da inquinamento elettromagnetico, ma alla compatibilità tra destinazione urbanistica (agricola, residenziale) e un'attività che altera in modo significativo l'ambiente assoggettando la popolazione alla esposizione a radiazioni in maniera indifferenziata,
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    costante e inconsapevole" (T.A.R. Puglia 9/2/1996), per cui è opportuna una delocalizzazione di tali impianti in quanto, se pur di modesta entità, le emissioni irradianti sono diffuse e continue e determinano un'alterazione dell'habitat naturale della zona;

-    che la telefonia cellulare, pur essendo un servizio largamente diffuso tra gli utenti, non può considerarsi servizio di pubblica utilità nel senso storico del termine; essa infatti non è assimilabile alla telefonia di base che, come recita il trattato di Roma, è "una missione affidata allo stato e al suo concessionario". Il radiomobile, invece, è nato come servizio ad alto valore aggiunto.
-    che le installazioni per la telefonia mobile sono destinate ad aumentare in relazione all'entrata sul mercato del quarto gestore, nonché al sempre più diffuso utilizzo dei telefoni cellulari;

-    che ci troviamo oggi in un pericoloso vuoto normativo, dovuto all'emanazione della nuova legge nazionale (la 381 del 3.11.1998) che all'articolo 3 indica nelle Regioni i soggetti deputati a "disciplinare l'installazione e la modifica degli impianti di radiocomunicazione al fine di garantire il rispetto dei limiti, il raggiungimento di eventuali obiettivi di qualità nonché le attività di controllo e vigilanza in accordo con la normativa vigente, anche in collaborazione con l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per quanto attiene all'identificazione degli impianti e delle frequenze loro assegnate";

-    che in relazione a quanto sopra esposto, sta crescendo la preoccupazione tra i cittadini che chiedono verifiche puntuali sui livelli di inquinamento elettromagnetico cui sono quotidianamente sottoposti;

IMPEGNA

il Sindaco ad attivarsi presso la Regione Piemonte affinché

-    venga al più presto approvata una legge adeguata alla nuova normativa nazionale, che introduca un regime sanzionatorio e che permetta di pianificare lo sviluppo del settore;



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-    venga implementato il personale facente capo all'ARPA di Ivrea, in modo da poter rispondere alle legittime richieste di controllo da parte dei cittadini.

                        F.to:     Marta Levi
                            Teresa Angela Migliasso
                            Daniela Alfonzi
                            Michele Paolino
                            Paolo Bonino
                            Enzo Branciforte
                            Mario Contu
                            Mariangela Rosolen
                            Pietro Molino
                            Giovanni Porcellana
                            Pier Giorgio Crosetto
                            Domenico Gallo
                            Ferdinando Ventriglia
                            Paolo Chiavarino
                            Alberto Nigra
                            Mauro Battuello