Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata

Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 34

2010 00653/009

 

CITTÀ DI TORINO

 

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 15 MARZO 2010

 

(proposta dalla G.C. 9 febbraio 2010)

 

Sessione Ordinaria

 

Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:

 

ANGELERI Antonello

BONINO Gian Luigi

CALGARO Marco

CANTORE Daniele

CAROSSA Mario

CASSANO Luca

CASSIANI Luca

CENTILLO Maria Lucia

CERUTTI Monica

COPPOLA Michele

CUGUSI Vincenzo

CUNTRO' Gioacchino

CUTULI Salvatore

FERRANTE Antonio

FURNARI Raffaella

GALASSO Ennio Lucio

GALLO Domenico

GALLO Stefano

GENISIO Domenica

GENTILE Lorenzo

GIORGIS Andrea

GRIMALDI Marco

LAVOLTA Enzo

LEVI-MONTALCINI Piera

LO RUSSO Stefano

OLMEO Gavino

RATTAZZI Giulio Cesare

RAVELLO Roberto Sergio

SILVESTRINI Maria Teresa

TEDESCO Giuliana

TROIANO Dario

TROMBINI Claudio

TRONZANO Andrea

VENTRIGLIA Ferdinando

ZANOLINI Carlo

 

In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 37 presenti, nonché gli Assessori: BORGOGNO Giuseppe - PASSONI Gianguido - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.

 

Risultano assenti i Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - FERRARIS Giovanni Maria - GANDOLFO Salvatore - GHIGLIA Agostino - GOFFI Alberto - LONERO Giuseppe - LOSPINUSO Rocco - MAURO Massimo - MORETTI Gabriele - PETRARULO Raffaele - PORCINO Gaetano - SALINAS Francesco - SALTI Tiziana - SCANDEREBECH Federica.

 

Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.

 

SEDUTA PUBBLICA

 

OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 163 AL P.R.G., AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R., CONCERNENTE GLI IMMOBILI SITI IN TORINO NELL'ISOLATO COMPRESO TRA VIA CHAMBERY, VIA VILLAFRANCA PIEMONTE, VIA ASIAGO E VIA PARMENTOLA. APPROVAZIONE.

 

       Proposta dell'Assessore Viano, comprensiva degli emendamenti approvati nella presente seduta.  

 

       Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 113 del 28 luglio 2008 (mecc. 2008 00768/009), esecutiva in data 11 agosto 2008, è stata adottata, ai sensi dell'articolo 17, comma 7 della Legge Regionale n. 56/1977 e s.m.i., la variante parziale n. 163 al vigente P.R.G., concernente gli immobili siti in Torino nell'isolato compreso tra via Chambery, via Villafranca Piemonte, via Asiago e via Parmentola.

       La predetta deliberazione è stata depositata in visione presso la Segreteria Comunale per la durata di 30 giorni consecutivi e, precisamente, dal 29 agosto 2008 al 27 settembre 2008.

       La deliberazione in oggetto è stata trasmessa, per il parere previsto dalla Legge Regionale 41/1997, alla Provincia di Torino che, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1044 - 48857 2008 del 30 settembre 2008 (allegato 2), ha espresso parere favorevole, in quanto la variante non presenta incompatibilità con il Piano di Coordinamento della Provincia, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 291 - 26243 del 1 agosto 2003 e con i progetti sovracomunali approvati.

       Dell'avvenuto deposito è stata data notizia al pubblico mediante avviso pubblicato presso l'Albo Pretorio nel periodo sopracitato e sul B.U.R. del 4 settembre 2008.

       Nei termini prescritti, ovvero dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione, è pervenuta, al protocollo generale, una osservazione nel pubblico interesse, formulata dal signor Carlo Patrucco.

       L'osservazione pervenuta viene di seguito illustrata in sintesi ed allegata integralmente al presente provvedimento (allegato 1) e consiste in termini generali in:

1)     si ritiene che non risponda al vero che cambiando la destinazione da Misto M2 a Misto M1 si risolve la situazione fabbricativa (migliorandola) perché resteranno in gran parte tali le pareti cieche degli edifici condominiali esistenti e per coprire le pareti non è sufficiente l'indice fondiario di zona (1,00 mq./mq. SLP); inoltre attraverso esempi di calcolo riferiti all'indice fondiario, agli abitanti teorici insediabili, alle norme di Piano Regolatore si asserisce che non venga meno uno dei principali motivi di interesse pubblico;

2)     si ritiene l'operazione speculativa e tipica dei moderni "sviluppatori" attraverso la razionalizzazione, acquisto degli immobili, stipula del protocollo di intesa e pagamento di una somma per i lavoratori;

3)     si sostiene l'illegittimità dell'atto per violazione del principio di salvaguardia (articolo 58 della L.U.R.) in merito alla variante n. 115 adottata il 28 luglio 2008;

4)     si ritiene che con le regole attuative del P.R.G. la Sviluppo Industriale S.r.l. cercherà di utilizzare meccanismi più snelli che prevedono di monetizzare aree a servizio in luogo della dismissione delle stesse;

5)     per ricondurre la variante a canoni più rispettosi della legalità urbanistica sostiene che sarebbe positivo se si registrasse la possibilità di dismettere l'area per una profondità di circa 20,25 m. per realizzare verde e parcheggio.

       Premesso che si richiamano qui le controdeduzioni già formulate in sede di adozione, alle presenti osservazioni si controdeduce come segue.

       Le regole urbanistico-edilizie da applicare per l'area oggi occupata dall'ex grissinificio Pipino e Fino corrispondono a quelle previste in linea generale dal Piano Regolatore per tutte le aree con destinazione Misto M1. In considerazione di tale disciplina nell'immobile di proprietà della Sviluppo Industriale S.r.l. di superficie fondiaria pari a circa mq. 2.685, si possono, pertanto, realizzare mq. 2.685 di superficie lorda di pavimento applicando l'indice di utilizzazione edificatoria di zona pari a 1 mq. SLP/mq. ST.

       La potenziale realizzazione di tale quantità, applicando le regole geometriche ed i parametri del Regolamento Edilizio potrà completare la restante parte dell'isolato attestandosi sulle facciate cieche offrendo giovamento all'aspetto compositivo dell'intero complesso. Questo non significa che le testate oggi cieche debbano essere completamente occluse ma lo saranno nella misura e nella forma che potrà assumere il progetto edilizio.

       Le regole generali di Piano in relazione alla quantità di edificazione realizzabile per l'immobile in questione non richiedono la cessione di aree per servizi.

       L'istanza di variante è stata presentata dalla Società Sviluppo Industriale S.r.l. allo Sportello per l'Edilizia presso il Settore Servizi per l'Edilizia e l'Urbanistica in data 29 maggio 2007 (prot. n. 2007/5/7874) pagando regolarmente i diritti di segreteria; tutti i dati sono disponibili agli atti degli uffici e, di prassi, per evitare inutili appesantimenti, non vengono riportati nel provvedimento.

       Alla restante parte degli immobili, già oggi costituenti  condomini residenziali, non di proprietà dei proponenti la presente variante, è stata attribuita la stessa disciplina urbanistica di area M1 che prevede la trasformazione verso usi residenziali. In tal modo la variante, oltre a favorire il miglioramento dell'ambiente prescrivendo l'eliminazione di edifici produttivi dismessi, ormai incoerenti con il tessuto circostante, sancisce la destinazione degli edifici residenziali esistenti che risultano oggi in contrasto di Piano. Infatti in tali edifici il massimo intervento previsto è la manutenzione straordinaria poiché il P.R.G. prevede esclusivamente trasformazioni verso le attività produttive (Area Misto M2). Estendendo, pertanto, le previsioni della variante anche alla restante porzione dell'isolato non solo non è stato arrecato danno a terzi ma, al contrario, sono stati apportati indubbi miglioramenti sotto il profilo giuridico, urbanistico, edilizio e patrimoniale.

       In relazione alla citata illegittimità dell'atto per violazione del principio di salvaguardia (articolo 58 della L.U.R.) in merito alla variante n. 115 adottata il 28 luglio 2008 si fa presente che è competenza dell'Amministrazione variare il Piano Regolatore con la disciplina ritenuta più rispondente al pubblico interesse; nel caso di specie, rilevata la dismissione di impianti obsoleti e degradati oltrechè inquinanti, valutato il tessuto preesistente e la composizione urbanistica dell'Ambito, si è ritenuto coerente imprimere la destinazione con caratteri residenziali.

       Tutto ciò indipendentemente dall'iter di adozione e di approvazione della variante n. 115 (tessuti produttivi consolidati) che, nel caso in questione, non ha avuto alcun effetto di salvaguardia perché non ne sussistevano i presupposti.

       Circa l'asserita operazione speculativa si richiamano integralmente le controdeduzioni già formulate in sede di adozione del presente provvedimento alla Circoscrizione.

       In particolare, per quanto attiene la ricollocazione dei cinque lavoratori rimasti disoccupati, l'iter di predisposizione della variante è stato avviato solo a seguito del formale impegno assunto dalla proprietà con l'Amministrazione finalizzato a trovare una soluzione a tale problema. Infatti, con deliberazione della Giunta Comunale del 15 maggio 2007 (mecc. 2007 02882/023), a cura del Settore Osservatorio sul Lavoro e Politiche per l'Occupazione, l'Amministrazione si è resa disponibile a sostenere le cinque lavoratrici rimaste nella ricerca di una nuova occupazione e, in data 4 maggio 2007, è stato sottoscritto un accordo sindacale tra la Società Sviluppo Industriale, la Flai CGIL e le lavoratrici ed il Comune di Torino nel quale è previsto che la predetta Società trasferisca al Comune di Torino, a titolo di contributo per la realizzazione dei programmi della Divisione Lavoro, la somma di Euro 25.000,00 finalizzati alla ricollocazione delle suddette lavoratrici. Nel medesimo accordo è previsto che siano erogati a ciascuna di esse 2.500,00 Euro a titolo di incentivo alla ricollocazione e 2.000,00 Euro a ricollocazione avvenuta. In data, rispettivamente, 26 giugno 2007 e 5 luglio 2007 due lavoratrici hanno rinunciato alla prosecuzione della loro partecipazione al Progetto in quanto autonomamente ricollocate, incassando interamente ed anticipatamente l'incentivo. Le altre tre lavoratrici hanno continuato il loro percorso sostenendo, con grande disponibilità, numerosi colloqui che hanno portato a varie opportunità di lavoro. Visto che la situazione del mercato del lavoro torinese in generale e del settore alimentare in particolare non ha, fino ad ora, consentito di reperire rapporti di lavoro a tempo indeterminato, continuerà l'impegno del Servizio di aiuto alla ricollocazione. Il servizio offerto alle lavoratrici è analogo a quello attivato da vari anni dal Comune di Torino e successivamente dalla Provincia per i lavoratori provenienti da aziende in crisi o che hanno cessato l'attività ma, in questo caso, l'intervento della Società Sviluppo Industriale ha consentito di coprire una parte dei costi e di erogare loro una somma di denaro, seppur modesta.

       In relazione a quanto sopra si respinge integralmente l'osservazione del signor Patrucco Carlo.

       In relazione al maggior valore indotto dalla variante de qua, la proprietà ha sottoscritto apposito atto unilaterale d'obbligo con il quale si è impegnata a cedere gratuitamente alla Città un appartamento di superficie commerciale non inferiore a quarantacinque metri quadrati e non superiore a centodieci metri quadrati, puntualmente descritto nel predetto atto, del valore commerciale pari ad Euro 108.000,00.

       Una volta acquisito dalla Città, l'alloggio verrà assegnato tramite l'Agenzia Sociale per la Locazione Metropolitana Lo.ca.re. ad un nucleo familiare inserito nelle graduatorie dell'emergenza abitativa. 

       Tutto ciò premesso,

 

 LA GIUNTA COMUNALE  

 

       Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

       Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:

       favorevole sulla regolarità tecnica dell'atto;

       Con voti unanimi, espressi in forma palese;

 

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

 

per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente si richiamano:

1)     di prendere atto che nei termini  previsti è pervenuta una osservazione nel pubblico interesse in merito alla variante parziale n. 163 (all. 1 - n.                 );

2)     di prendere atto del parere favorevole di compatibilità con il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia espresso con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1044 - 48857 2008 del 30 settembre 2008 (all. 2 ? n.                     );

3)     di approvare la variante parziale n. 163 al vigente P.R.G., dando atto che gli elaborati che la costituiscono sono gli stessi della deliberazione di adozione del Consiglio Comunale n. 113 del 28 luglio 2008 (mecc. 2008 00768/009), esecutiva dall'11 agosto 2008;

4)     di accettare gli impegni assunti con atto unilaterale d'obbligo sottoscritto da parte della proprietà, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (all. 3 - n.          ).

Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio.

 

L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA

F.to Viano

 

Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.

 

IL DIRIGENTE COORDINATORE

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

F.to Gilardi

 

IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE

URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

F.to Virano

 

 

Il Presidente pone in votazione il provvedimento comprensivo degli emendamenti approvati nella presente seduta.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento.

 

Non partecipano al voto i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario e Tronzano Andrea.

 

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, oltre al Vicepresidente Coppola Michele, i Consiglieri Calgaro Marco, Cantore Daniele, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio e Ventriglia Ferdinando.

 

Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.

 

Il Presidente dichiara approvata la proposta della Giunta con il seguente risultato:

 

                                   PRESENTI                            28

Si astengono, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca, Ferrante Antonio, Galasso Ennio Lucio e Silvestrini Maria Teresa.

                                   ASTENUTI                             5

                                   VOTANTI                            23

                                   VOTI FAVOREVOLI               23

                                   VOTI CONTRARI                    /

 

Per l'esito della votazione che precede il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.

 

Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.

 

Non partecipano al voto i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario, Furnari Raffaella e Tronzano Andrea.

 

Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, oltre al Vicepresidente Coppola Michele, i Consiglieri Calgaro Marco, Cantore Daniele, Ravello Roberto Sergio, Ventriglia Ferdinando e Zanolini Carlo.

 

Esprimono voto favorevole, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe ed al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Bonino Gian Luigi, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Galasso Ennio Lucio, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Olmeo Gavino, Rattazzi Giulio Cesare, Tedesco Giuliana, Troiano Dario e Trombini Claudio.

 

Il Presidente dichiara non concessa l'immediata eseguibilità del provvedimento con il seguente risultato:

 

                                   PRESENTI                            27

Si astengono i Consiglieri Cassano Luca, Ferrante Antonio e Silvestrini Maria Teresa.

                                   ASTENUTI                             3

                                   VOTANTI                            24

                                   VOTI FAVOREVOLI               24

                                   VOTI CONTRARI                    /

 

 

In originale firmato:

IL SEGRETARIO

Repice

IL PRESIDENTE

Castronovo