Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 61
2000 12915/09

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 22 MARZO 2001
(proposta dalla G.C. 22 dicembre 2000)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: VARIANTE N. 38 AL P.R.G. RELATIVA AL COMPARTO PRODUTTIVO - ARTIGIANALE - AI SENSI DEGLI ARTT. 15 E 17 DELLA LR. N. 56/77 E S.M.I. - PROGETTO PRELIMINARE - ADOZIONE.

    Proposta dell'Assessore Viano.

    Il Piano Regolatore vigente della Città di Torino è stato approvato con D.G.R. n. 3 - 45091 il 21 aprile 1995.
    E' stato impostato e redatto in un periodo in cui la Città di Torino attraversava una fase di intensa ristrutturazione industriale, di rilocalizzazione di servizi, di espansione delle infrastrutture e di notevole opportunità di riqualificazione della città costruita offerta dalle grandi aree industriali dismesse.
    Contiene "regole generali", rivolte al territorio nel suo complesso, e "indirizzi progettuali" di grande scala da attuarsi a lungo termine.
    Raggruppa il territorio in aree con omogenei obiettivi di modificazione, riqualificazione e conservazione. Per alcune si privilegia la salvaguardia dell'impianto urbano esistente (Zone Consolidate pur con diverse destinazioni d'uso) e per altre si privilegiano obiettivi di modificazione e rinnovo urbano (Zone Urbane di Trasformazione e Aree da Trasformare per Servizi).
    In particolare, grande attenzione è stata posta dal nuovo P.R.G. per individuare e regolare ambiti nei quali consentire trasformazioni urbane in riduzione, sostanzialmente, del tessuto produttivo, del quale si è ipotizzata un'estesa sostituzione con nuovi insediamenti, prevalentemente residenziali o destinati ad attività innovative (terziario, ecc.).
    A titolo indicativo, contro i circa 18 milioni di mq di aree ad uso produttivo, esistenti a metà degli anni '80, il nuovo P.R.G. prevede aree a destinazione industriale per soli 10,5 milioni di mq.
    Nel nuovo P.R.G le Zone Urbane di Trasformazione costituiscono le nuove disponibilità edificatorie della Città, in quanto soggette a radicale ristrutturazione urbanistica indipendentemente dallo stato di fatto, mentre le Aree da trasformare per servizi costituiscono il potenziale di servizi per la Città.
    Le Zone Urbane di Trasformazione sono 154, interessano una Superficie Territoriale (ST) di circa mq. 8.900.000; di queste solo 9 sono destinate ad ospitare nuove attività produttive ed interessano una ST di circa mq. 763.000.
    Le Aree da Trasformare per Servizi sono 149, interessano una Superficie Territoriale (ST) di circa mq. 2.068.000.
    Negli anni immediatamente successivi all'approvazione del PRG le previsioni di evoluzione della città caratterizzate prevalentemente da terziario, residenze e servizi si sono dimostrate, almeno parzialmente, infondate.
    Nonostante i processi di deindustrializzazione in atto, Torino si connota ancora in senso industriale e manifatturiero.
    Il sistema produttivo ha dato segnali divergenti rispetto alla politica industriale indirettamente esercitata dagli indirizzi urbanistici del Piano, ed a tali segnali l'Amministrazione Comunale ha risposto con iniziative rivolte ad una analisi delle tendenze in atto e ora con una proposta di variante al P.R.G. relativa al comparto produttivo artigianale.
    Proprio in quest'ottica è stato avviato un programma di ricerche sul comparto manifatturiero torinese allo scopo di predisporre gli strumenti conoscitivi di supporto.
    Sono definite, sostanzialmente, quattro linee di azione.
1 -    Esame ricognitivo della normativa di attuazione del piano finalizzato a individuare le modifiche da introdurre, al fine di creare una situazione normativa atta a costituire un ambiente favorevole al mantenimento, al miglioramento delle condizioni insediative e all'attrazione di nuove attività industriali e artigianali.
2 -    Verifica delle previsioni inerenti le Zone Urbane di Trasformazione e le Aree da Trasformare per Servizi, attualmente prevalentemente orientate a favorire le nuove localizzazioni residenziali.
3 -    Individuazione di opportunità localizzative (non necessariamente in aree di nuovo impianto), per attività attualmente ubicate in zone improprie o non compatibili.
4 -    Accrescimento delle opportunità localizzative a completamento di insediamenti industriali esistenti nelle aree di confine e di raccordo con i comuni limitrofi.
    Con riferimento ai campi d'azione, sopra evidenziati, si è proceduto all'individuazione delle ZUT e ATS da sottoporre a verifica, con riferimento alle regole di trasformazione, attraverso una selezione sulla posizione e funzione attualmente esercitate nell'ambito della struttura del sistema manifatturiero torinese.
    I risultati di questa ricognizione sono stati formalizzati nel documento "linee programmatiche e sistematizzazione delle indicazioni sul comparto produttivo".
    La verifica, ripartita per settori urbani, ha riguardato i centroidi delle localizzazioni produttive per sistema elementare, comparandone le caratteristiche con le destinazioni che il P.R.G. assegna alle aree interessate.
    I reticoli elementari che congiungono le sezioni di censimento in cui è rilevabile l'attività manifatturiera coincidono, ancora in buona parte, con le destinazioni miste nel tessuto consolidato.
    Sono state prese in considerazione, altresì, tutte le ZUT e ATS direttamente interessate dalle attività produttive di ogni centroide e quelle che, pur non essendo interessate direttamente da attività produttive, sono collocate nel contesto di un sistema elementare manifatturiero.
    Sono complessivamente stati analizzati 180 ambiti dei quali 73 ZUT, di cui 61 interessate da attività manifatturiere, e 107 ATS, di cui 56 interessate da attività manifatturiere.
    Di ogni ambito sono state valutate le propensioni e difficoltà alla trasformazione.
    In alcuni intorni urbani si è rilevata la persistente vivacità delle attività insediate negli ambiti di trasformazione che contribuisce a creare condizioni di contorno per l'esercizio delle attività produttive o comunque economiche che nel complesso arricchiscono le funzioni urbane. La generalizzata monofunzionalità residenziale che deriverebbe dalle destinazioni residenziali previste nella maggioranza dei casi, prefigurerebbe una situazione di espulsione dell'articolato complesso di attività che si esercitano negli ambiti senza alternativa localizzativa in aree a tale scopo previste.
    L'analisi condotta sotto la guida della rappresentazione dei "centroidi" delle attività produttive e delle loro caratteristiche, ha consentito di individuare i casi in cui è desiderabile che la fitta rete di attività di carattere produttivo, terziario, commerciale, che costituisce l'insieme dei fattori localizzativi del tessuto delle attività produttive soprattutto artigianali, non sia espulsa, ma, anzi, trovi più adeguate e urbanisticamente corrette condizioni localizzative.
    Per tali motivi negli ambiti così individuati, in aggiunta alla variazione dei parametri di trasformazione ed alle modifiche introdotte per favorire le propensioni alla loro trasformazione, sono anche stati variati i mix funzionali delle destinazioni.
    Generalmente si propone l'aumento della quota di S.L.P. da riservare ad ASPI, attività di servizio alle persone e alle imprese, destinazione che ben si presta al conseguimento degli obiettivi individuati.
    Allo scopo di evitare che la destinazione commerciale prevalga sulle altre, vista la pluralità delle funzioni previste nelle ASPI, sono state introdotte limitazioni percentuali all'interno di ciascuna delle attività ammesse di seguito elencate:
-    attività ricettive (punto 2A art. 3)
-    attività produttive minori o di artigianato non nocive e moleste (punto 3A1 art. 3)
-    uffici pubblici e privati (studi professionali), laboratori sanitari, agenzie turistiche, immobiliari, assicurative, sportelli bancari, uffici postali (punti 5A1 - 5A2 art. 3), ecc.
    Sono state individuate diverse modalità di intervento, che variano la disciplina delle ZUT e ATS in relazione alle finalità individuate e che possono essere così riassunte:
Variazioni delle prescrizioni normative in relazione alle destinazioni d'uso ammesse;
Variazione dei parametri di trasformazione delle ZUT a destinazione produttiva;
Individuazione di Ambiti di riordino;
Individuazione di Ambiti strategici;
Riorganizzazione e riarticolazione degli ambiti di trasformazione.
    Per le variazioni che comportano la modifica delle ipotesi di trasformazione sono state effettuate "simulazioni" verificate in rapporto alla fattibilità economica e all'individuazione dei corretti parametri urbanistici ed edilizi, con diverso grado di approfondimento a seconda che si preveda la possibilità del ricorso alla concessione convenzionata (e relativa predisposizione della scheda da inserire nel testo normativo) o che l'attuazione sia comunque subordinata a P.E.C..
    Per ogni ambito sono state predisposte le relative schede normative; l'aggiornamento cartografico di PRG; l'attuazione anche per sottoambiti ove prevista; gli schemi grafici allegati alle schede normative.
    A supporto conoscitivo delle proposte di variazione sono state predisposte schede sinottiche nelle quali sono riportati i dati sintetici costituenti elementi principali di valutazione delle ipotesi di trasformazione.
    A supporto della riorganizzazione progettuale degli ambiti di trasformazione si sono, altresì, introdotte alcune variazioni e adeguamenti normativi, ritenuti necessari per completare le ipotesi di variante. Tra questi l'introduzione della possibilità di attuazione di alcune particolari ZUT, specificamente individuate, per "sottoambiti" e alcune precisazioni riguardanti gli "ambiti di riordino".
    Sotto il profilo delle prescrizioni normative sono state introdotte variazioni nel mix delle destinazioni funzionali previste, tali che, in risposta alla forte presenza di attività economiche ed alle caratteristiche di attrattività e varietà del contesto urbano in cui si collocano, possano favorire l'arricchimento della rete dei servizi alle imprese e l'elevazione dell'attrattività localizzativa del contesto. L'obiettivo è perseguito modificando la composizione del mix funzionale attraverso una drastica riduzione della quota di residenza (max 20% della SLP totale) ed elevazione della quota di ASPI (min 80% della SLP totale).
    Inoltre per superare le attuali rigidità imposte alle attività produttive nelle more delle trasformazioni previste, con il provvedimento di variante normativa (var. n. 37) alle Norme Urbanistico-Edilizie del P.R.G, a carattere non strutturale, è stata prevista una maggiore elasticità negli interventi ammissibili negli ambiti ZUT e ATS, con norme generalizzate a tutti gli ambiti.
    Ambiti a destinazione produttiva.
    Dei nove ambiti ZUT destinati dal P.R.G. vigente ad attività produttiva o misto-produttiva solo uno ha trovato attuazione comportando peraltro variazioni dei parametri di trasformazione, almeno per una parte dello stesso (ambito 4.15 Castello di Lucento).
    In genere le trasformazioni previste dal piano risultano poco praticabili a causa degli elevati indici fondiari che si determinano in rapporto alla previsione di dismissioni di aree a servizi per la Città (variabile tra il 30% ed il 40% della ST). Le quantità edilizie rese possibili da tali indici richiederebbero tipologie edilizie pluripiano ad alta densità fondiaria difficilmente compatibili con le funzioni che le stesse dovrebbero ospitare; nel contempo, le elevate potenzialità edificatorie, per quanto solo nominali, danno luogo a elevati valori immobiliari incompatibili con le attese del settore produttivo.
    Per tali ambiti, quando il grado di compromissione in atto non giustifica variazioni riconducibili a tipologie già esaminate, la variante intende agire in funzione del contenimento dei valori immobiliari e dei costi di insediamento per favorire una utilizzazione a carattere produttivo, attraverso la riduzione della quota di aree da riservare a servizi per la Città al 20% della ST e la riduzione dell'indice di edificabilità territoriale da 0,7 a 0,5 mq./mq..
    Ambiti di riordino.
    Per quegli ambiti ZUT e ATS dove le analisi hanno evidenziato l'esistenza di edifici ed attività consolidate, in certi casi con SLP esistente prossima o superiore a quella attivabile secondo le regole di PRG., la variante procede ad un puntuale riconoscimento fissando indici fondiari congruenti con una motivazione economica al riordino ed alla riqualificazione del tessuto esistente.
    L'obiettivo è quello di offrire opportunità di razionalizzazione e sviluppo di insediamenti misto produttivi esistenti collocati all'interno del tessuto urbano e costituitisi in modo frammentato e disordinato.
    Per questi ambiti sono individuate prescrizioni per le operazioni di riqualificazione e riordino, destinazioni e mix funzionali consoni alle attività che in essi sono radicate e che si intendono confermare, con prescrizioni riguardanti il reperimento di adeguate dotazioni di aree a parcheggio (ambiti interessati n. 5 - che sostanzialmente confermano la SLP esistente ma in cui viene modificato il mix funzionale previsto dal PRG, portando ad un incremento delle attività economiche pari a circa mq. 55.000 di SLP).
    Ambiti strategici.
    Si tratta di ambiti che per la loro collocazione strategica nel quadro della struttura del sistema manifatturiero possono costituire un prezioso patrimonio atto ad incrementare occasioni localizzative al comparto produttivo con caratteristiche di qualità e dimensione tali da supportare strategie complesse.
    Considerato il loro carattere "strategico" che dovrebbe escludere l'ipotesi di una utilizzazione produttiva generica, si sono adottate destinazioni già previste dalle NUEA del PRG e classificate "EUROTORINO" che consentono un mix di funzioni più consono alla attivazione di parchi tecnologici legati alla produzione, comprensivo di centri di ricerca, attività produttive e innovative, terziaria ecc.
    Ambiti oggetto di riorganizzazione.
    Si tratta di ambiti per i quali, stante la particolare complessità e composizione degli usi, stati conservativi e assetti proprietari, si sono rilevate difficoltà di trasformazione pressoché insormontabili ove non si provveda ad una loro riorganizzazione.
    Le modifiche riguardano ambiti ZUT e ATS, o parti di essi, per i quali sono rimosse condizioni normative e procedurali che ne complicano la trasformabilità, in funzione di sostegno degli utilizzi produttivi. In particolare si persegue l'obiettivo di favorire la permanenza di attività produttive non nocive e moleste nei contesti urbani in esame, anche con valenza localizzativa strategica, confermando talvolta il mix funzionale di attività economiche a carattere commerciale e di servizio privato alle persone e alle imprese che concretizzano condizioni di contorno favorevoli all'attrattività del contesto urbano.
    In tal senso per gli ambiti che presentano caratteristiche di particolare rigidità alla trasformazione, sono state proposte modifiche al disegno unitario della trasformazione, ammettendo la trasformazione alternativa per "sottoambiti".
    La scheda normativa unitaria in tali casi è integrata dalle schede normative dei sottoambiti individuati e sono fornite le perimetrazioni dei sottoambiti individuati.
    In alcuni altri casi, si sono rilevate situazioni molto "compromesse", con edifici scarsamente trasformabili, che si è ritenuto più opportuno inglobare nel tessuto consolidato.
    Nuovi ambiti produttivi.
    La proposta di variante, tenuto conto della necessità di reperire aree per la riqualificazione degli insediamenti produttivi esistenti, ha individuato una nuova ZUT a destinazione produttiva di iniziativa pubblica (Piano per insediamenti Produttivi - P.I.P.), nel settore nord-ovest del territorio Comunale, in connessione con insediamenti produttivi già esistenti.
    I parametri urbanistici previsti per tale ambito sono più bassi rispetto a quelli adottati per ambiti aventi analoga destinazione (I.T. 0,3 mq/mq), per consentire di destinare una quota significativa dell'area alla realizzazione di fasce verdi attrezzate, di mediazione fra l'insediamento industriale e le adiacenti colture agricole. Anche la previsione di aree a servizi per la Città è incrementato al 30% della ST.
    La nuova Z.U.T. occupa una superficie territoriale pari a circa mq. 193.000, con circa mq. 58.000. di L.S.P. per nuove attività economiche di tipo produttivo.
    Per tale Z.U.T. è previsto che l'attuazione debba essere assunta dall'Amministrazione Comunale, attraverso la formazione di un Piano per Insediamenti Produttivi (P.I.P.) ai sensi dell'art. 27 della Legge 22 ottobre 1971, n. 865 e s.m.i. e dell'art. 42 della L.U.R..
    In considerazione del numero e dell'entità degli ambiti di trasformazione interessati, alcuni del tutto nuovi, e delle variazioni introdotte ai mix funzionali, miranti ad accrescere la possibilità insediativa di nuove attività economiche-produttive, la presente variante riveste il carattere di variante strutturale, modificando alcuni contenuti strutturali del P.R.G. vigente.
    In sintesi, la variante prevede:
A)    la modificazione di alcuni ambiti di trasformazione (ZUT e ATS), specificati nella relazione illustrativa e negli elaborati grafici allegati, per i quali, a seguito di nuova riperimetrazione e riorganizzazione, si vengono a formare alcuni nuovi ambiti;
    Si rimanda ai fascicoli successivi per la puntuale descrizione delle variazioni urbanistiche illustrate nelle schede normative delle N.U.E.A. del P.R.G. - stato attuale e variante - e nelle tavole di azzonamento (estratti della tavola 1 del P.R.G.) alla scala 1:5.000.
B)    la conseguente modificazione di destinazione urbanistica di alcune porzioni degli ambiti di trasformazione oggetto del presente provvedimento che vengono stralciate assumendo destinazione di zone urbane consolidate residenziali miste (R3, R9, MP, TE), zone urbane consolidate per attività produttive (IN) ed aree per la viabilità (VI), aree a servizi pubblici (S) così come puntualmente descritte nelle tavole di azzonamento estratti della tavola 1 del P.R.G. alla scala 1: 5.000;
C)    la formazione di un nuovo ambito di trasformazione che assume la denominazione di zona urbana di trasformazione 2.4 STRADA DEL FRANCESE (P.I.P.).
    Tale nuovo ambito comporta conseguentemente la modificazione della destinazione urbanistica attuale da area a Parco P33 a zona urbana di trasformazione, così come descritto nelle schede normative delle N.U.E.A. del P.R.G. - variante - e nelle tavole di azzonamento (estratti della tavola 1 del P.R.G.) alla scala 1:5.000;
D)    la modificazione di alcuni articoli delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. e più specificamente degli articoli n. 2, 7, 8, 15, nonché l'inserimento del nuovo articolo 35 nel “TITOLO VI - DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI", così come illustrato nel successivo Capitolo 6 (parte B);
E)    l'introduzione di modificazione nella legenda, così come descritte nella tavola n. 1 Foglio 0.
    Successivamente all'approvazione del presente provvedimento si procederà all'aggiornamento delle N.U.E.A. e dei Fogli n. 0, 1, 2A, 4B, 5A, 5B, 6, 8A, 9A, 12A, 12B, 13A, 16A, 16B della Tavola n. 1, in conformità alle variazioni descritte in precedenza.
    Il presente provvedimento costituisce variante strutturale al Piano Regolatore approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 il 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995 ai sensi dell'art.17, comma 4 della Legge Urbanistica Regionale.
    Il presente provvedimento è stato trasmesso a tutte le Circoscrizioni, per il prescritto parere, ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento.
    Le Circoscrizioni n. 2, 5, 7, 8, 9 e 10 non hanno espresso parere nel termine prescritto.
    Le Circoscrizioni n. 3, 4 e 6 hanno espresso parere favorevole (all. 2-3-4 - nn.                ).
    La Circoscrizione n. 1 ha espresso parere sfavorevole (all. 5 - n.      ) con la seguente motivazione: “Preso atto del progetto, tenuto conto delle valutazioni emerse in sede di II Commissione, pur valutando positivamente l'intervento sull'area compresa nel territorio della Circoscrizione, si esprime parere sfavorevole all'approvazione della medesima, in quanto verrebbero ad essere modificati i parametri urbanistici, comportando in alcuni casi lo stravolgimento di programmazioni ed investimenti in corso od in progetto da parte delle proprietà o dei fruitori attuali o futuri delle aree oggetto di variante.”.
    A tale osservazione si controdeduce che la variante in oggetto ha l'obiettivo specifico di sostenere e riqualificare gli insediamenti produttivi esistenti e di favorirne nuove possibilità insediative. Tutto ciò ha comportato, in taluni casi, la modifica dei parametri urbanistici esistenti. In ragione del significativo interesse pubblico di tale atto si ritiene, tuttavia, che le variazioni introdotte siano giustificabili al fine di rendere effettive le nuove opportunità localizzative previste.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
    Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano,
1)    di adottare, ai sensi degli artt. 15 e 17, comma 4 della L.R. 56/77 e s.m.i., il progetto preliminare della variante strutturale al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, consistente nelle variazioni e modificazioni descritte in narrativa e, in dettaglio indicate nell'elaborato, parte integrante del presente provvedimento.
    Gli elaborati della variante sono i seguenti (all. 1 - n.        ):
A)-B)    Relazione illustrativa - Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione, Stato attuale e Variante, comprendente dati riepilogativi, dati quantitativi complessivi del P.R.G. e della Variante, planimetrie di inquadramento generale - stato attuale e variante - in scala 1:30.000.
C)         Elaborati grafici della variante:
             Estratto Legenda P.R.G. riguardante gli ambiti di trasformazione in Variante;
            C0  Estratto Legenda P.R.G. con nuova destinazione d'uso introdotta;
            C1   Mirafiori sud;
            C2   San Paolo;
            C3   Marche;
            C4   Vigevano;
            C5   Vanchiglia;
            C6   Basse Stura - Bertolla;
            C7   Venaria;
            C8   Francese.
Tali elaborati grafici sono comprensivi di:
        schede normative N.U.E.A. - stato attuale e variante;
        estratto P.R.G. in scala 1:5.000 - stato attuale e variante;
        schema di attuazione ed articolazione dei sottoambiti;
        edifici oggetto di salvaguardia;
D)        Situazioni fabbricative degli Ambiti di trasformazione.
        Costituiscono documenti di studio (non allegati al presente provvedimento) per la redazione della variante al P.R.G., i seguenti elaborati:
        1)    Linee programmatiche e sistematizzazione delle indicazioni sul comparto produttivo
        2)    Insiemi problematici e sistemi elementari, sistemi elementari e aggregati strategici, ricognizioni di coerenza fra previsioni urbanistiche e le tendenze delle politiche localizzative.
        3)    Schede analitiche degli ambiti di trasformazione;
        4)    Schede sinottiche degli ambiti oggetto di trasformazione;
        5)    Valutazioni riguardanti la propensione alla trasformazione di alcuni ambiti;
        6)    Schemi planimetrici illustrativi di ambiti di trasformazione;
        7)    Atlanti Z.U.T. e A.T.S. 1997 - 1999;
        8)    Progetto di programma operativo;
        9)    Stato di attuazione del P.R.G. al 31/12/98 - 1^ ricognizione;
        10)    Stato di avanzamento dei lavori al 30/04/99.
    Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2)    di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO 1 - RELAZIONE ILLUSTRATIVA (PARTE A - B):

A pagina 8, le prime tre righe del punto 4.: “Accrescimento delle opportunità ... comuni limitrofi.”, vengono sostituite dalle seguenti: “Previsione di un insediamento produttivo di iniziativa pubblica (Piano di Insediamenti Produttivi), prioritariamente destinato alla rilocalizzazione di attività incompatibili attualmente ubicate su aree a parco fluviale nonché alla localizzazione di nuove attività produttive.”.
A pagina 9, seconda riga, le parole: “(variante 21)” sono sostituite dalle seguenti: “(variante parziale n. 37 di modifica alle NUEA del PRG vigente)”.
A pagina 14, paragrafo 3.1.1.a Variazione del mix delle destinazioni funzionali, settima riga, dopo la parola: “ASPI” inserire le seguenti: “e di attività produttive”.
A pagina 15, paragrafo 3.1.1.b Flessibilità per usi produttivi, seconda riga, le parole: “variante n. 21” vengono sostituite dalle seguenti: “variante parziale n. 37 di modifica alle NUEA del PRG vigente”.
A pagina 21 e 22 eliminare i periodi compresi da: “Peraltro l'intero contesto ......... alla Città di Torino.”.
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata “NUOVI AMBITI” eliminare l'intera riga relativa a “VARIANTE AMBITO 2.4 STRADA DEL FRANCESE EST”.
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata “NUOVI AMBITI” eliminare l'intera riga relativa a “VARIANTE AMBITO 2.5 VILLARETTO”.
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata “NUOVI AMBITI” sostituire le indicazioni riferite alla denominazione dell'AMBITO 2.6 STRADA DEL FRANCESE OVEST con le seguenti: “AMBITO 2.4 STRADA DEL FRANCESE - P.I.P.”, apportando all'ultima riga della tabella SUBTOTALE le necessarie modificazioni conseguenti, che dovranno essere riportate anche a pagina 29 alle voci corrispondenti.
A pagina 26, punto C), la frase: “la formazione ........ OVEST.” è sostituita dalla seguente: “la formazione di un nuovo ambito di trasformazione che assume la denominazione di zona urbana di trasformazione 2.4 STRADA DEL FRANCESE (P.I.P.).”;
alla quarta riga del punto C) le parole: “Tali nuovi ambiti comportano” sono sostituite dalle seguenti: “Tale nuovo ambito comporta”.
A pagina 27, punto C) Elaborati grafici della variante: all'indicazione: “C 8 Francese - Villaretto” eliminare la parola: “Villaretto”.
A pagina 37, quinta riga, dopo le parole: “modalità di attuazione” inserire la seguente descrizione: “La variante n. 37 al Piano Regolatore ha introdotto disposti normativi all'art. 15 delle N.U.E.A. (Zone Urbane di Trasformazione) volti a permettere, nelle more della definitiva trasformazione degli ambiti, insediamenti per attività produttive anche se non in atto e allo stesso tempo ampliare i tipi di intervento ammessi. Al fine, tuttavia, di non pregiudicare la trasformazione degli ambiti, così come previsti nella tavola di azzonamento, si rende necessario introdurre una norma che tuteli, tramite uno studio unitario, il rispetto delle principali previsioni urbanistiche.”.
A pagina 37, Articolo 15, ultima riga, dopo le parole “edifici esistenti.” inserire il seguente comma 14 bis:
Gli interventi eccedenti la manutenzione straordinaria, consentiti ai sensi dei commi precedenti nelle more della trasformazione dell'ambito, sono subordinati alla presentazione di uno Studio Unitario di Riordino esteso all'intero ambito, nel quale siano indicate le opere in previsione, le modalità e i tempi di realizzazione e sia, altresì, verificato il rispetto delle condizioni sopra indicate. A tale Studio dovranno adeguarsi i successivi interventi da realizzarsi secondo le modalità e le procedure previste dalla Legge.”.
A pagina 38, Parte B, sopprimere il testo: “Attività di commercio all'ingrosso in Aree IN ...... cui all'art. 4 punto B3,”.
Conseguentemente, alla pagina 26, al punto D), seconda riga, dopo le parole: “artt. n. 2, 7,” cancellare il numero: “8,”;
alle pagine 58 e 59 cassare dall'art. 8 “Aree normative: classificazione e destinazioni d'uso”, le variazioni normative introdotte in grassetto.
In tal modo si elimina, altresì, l'errore materiale riguardante le “attività turistico ricettive” riportate al comma 53, poiché tale variazione normativa è già stata anticipata nella Variante normativa n. 37.
Nella Relazione Illustrativa - Parte A, pagina 24, dodicesima riga, dopo la parola “fascicolo”, sostituire la frase: “D) - Dati quantitativi globali del P.R.G. così come modificati a seguito della Variante-” con la seguente: “Schede analitiche degli ambiti di trasformazione.
A pagina 62, sopprimere le indicazioni: “2.4 STRADA DEL FRANCESE EST, 2.5 VILLARETTO, 2.6 STRADA DEL FRANCESE OVEST” ed inserire, dopo l'indicazione 2.3 CAVAGNOLO, l'indicazione: “2.4 STRADA DEL FRANCESE - P.I.P.
Sopprimere le nuove schede normative relative agli ambiti “2.4 STRADA DEL FRANCESE E 2.5 VILLARETTO”.

EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO 1 - ELABORATI GRAFICI:

All'ottavo foglio del fascicolo “C1 MIRAFIORI SUD” nella scheda normativa “Ambito 16.24 SAIMA OVEST” PRG - PROPOSTA DI VARIANTE - in corrispondenza della lettera “B. Attività di servizio alle persone e alle imprese”, dopo le parole “di cui max” sostituire il numero “50” con il numero “20”, coerentemente a quanto prescritto nei relativi sottoambiti.
Sostituire il tredicesimo foglio del fascicolo “C2 - SAN PAOLO” - estratto grafico di PRG - VARIANTE - con un nuovo foglio nel quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti riguardanti le relative schede normative degli ambiti di trasformazione 12.8 e 12.f.
Sostituire il sedicesimo foglio - estratto grafico di PRG - VARIANTE - nel fascicolo “C2 - SAN PAOLO”, con un nuovo foglio nel quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti riguardanti le relative schede normative degli ambiti di trasformazione 13.4, 13.5 e 13.6.
Sostituire il decimo foglio nel fascicolo “C3 - MARCHE” - estratto grafico di PRG - VARIANTE, con un nuovo foglio nel quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti riguardanti le relative schede normative degli ambiti di trasformazione 8.7 e 8.an.
Sostituire il ventunesimo foglio -nel fascicolo “C4 - VIGEVANO” - estratto grafico di PRG - VARIANTE -con un nuovo foglio nel quale viene riportato correttamente l'azzonamento riguardante la relativa scheda normativa dell'ambito di trasformazione 9.11.
Al secondo foglio del fascicolo “C8 - FRANCESE” nella scheda normativa “Ambito 2.4 STRADA DEL FRANCESE EST” P.R.G. - PROPOSTA DI VARIANTE- alla tredicesima riga, dopo le parole “di iniziativa pubblica” eliminare le parole “o privata” e sostituirle con il seguente testo: “da adottarsi entro il termine di cinque anni dall'entrata in vigore della Variante n. 38 al P.R.G.. Decorso il termine di cui sopra gli interventi potranno essere attuati anche tramite Piano esecutivo di iniziativa privata.”.