Divisione Patrimonio

99 06994/08

LL

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 11 OTTOBRE 1999

(proposta dalla G.C. 11 agosto 1999)

OGGETTO: AREE SITE IN ZONA MEISINO - PARTECIPAZIONE DELLA CITTA' ALLA VENDITA FALLIMENTARE SENZA INCANTO PER ACQUISIZIONE IMMOBILI DEL FALLIMENTO CROSETTO FACENTI PARTE DEL PARCO DEL MEISINO - OFFERTA DI L. 770.000.000 (EURO 397.671,81) - APPROVAZIONE.

    Proposta dell'Assessore Passoni,
    di concerto con l'Assessore Vernetti.

    Ai fini del recupero ambientale delle aree facenti parte del Parco del Meisino, che risultano poste in una collocazione strategica per l'ambito urbano, la Città ha in fase di attuazione la realizzazione del Parco Meisino.
    Tali aree, vincolate dal P.R.G. a verde pubblico, risultano per la maggior parte di proprietà privata.
    In particolare la Città è interessata all'acquisizione degli immobili facenti capo alla Soc. Crosetto Lorenzo di Giuseppe & C. S.a.s., dei quali è in corso la procedura fallimentare di vendita, a seguito di dichiarazione di fallimento del Tribunale Civile di Torino effettuata con sentenza n. 51/95 dell'8 febbraio 1995.
    Detti immobili sono costituiti da area della superficie di mq. 33.842 circa, con entrostanti fabbricati, tra cui una tettoia con struttura in acciaio, una struttura in legno, nonché casetta in muratura con adiacente cabina Enel.
    Il valore attuale degli immobili, determinato sulla base d'asta prevista nella procedura fallimentare, risulta di L. 765.000.000 (Euro 395.089,53) a corpo.
    L'eventuale partecipazione a tale procedura comporta il versamento della cauzione pari al 25% del valore di base d'asta, ed in sede di procedura offerte in aumento non inferiori a Lire 5.000.000 (Euro 2.582,28). In caso di aggiudicazione, il trasferimento della proprietà verrà effettuato senza fatturazione I.V.A. a carico dell'aggiudicatario (F.C.I. art. 2 c. 3 L c. DPR 633/72).
    La Città ha manifestato l'interesse a partecipare alla procedura di vendita senza incanto, per l'acquisto dei suddetti immobili, mediante offerta in aumento della somma di L. 5.000.000 (Euro 2.582,28) sulla anzidetta base d'asta.
    Tale procedura, tuttavia, prevede che in caso di offerte da parte di terzi partecipanti, l'asta verrà ripetuta con procedura di incanto, sulla base della maggior offerta pervenuta.
    In tale ultima ipotesi la Città dovrà, pertanto, nuovamente deliberare la partecipazione a detta procedura, determinandone l'importo massimo di offerta.
    In relazione a quanto sopra, si rende necessario provvedere ad approvare la partecipazione della Città alla procedura della vendita senza incanto per l'aggiudicazione dei suindicati immobili di proprietà Soc. Crosetto, siti in Zona Meisino, secondo le modalità meglio indicate nel dispositivo del presente provvedimento deliberativo.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la Legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per le motivazioni espresse in narrativa;
di approvare la partecipazione della Città alla procedura concorsuale della vendita senza incanto per l'aggiudicazione degli immobili di proprietà Soc. Crosetto, siti in zona Meisino, secondo le seguenti modalità:
1)    partecipazione della Città alla vendita senza incanto predisposta dal Tribunale Civile e Penale di Torino a seguito di sentenza n. 51/95 del tribunale stesso, per l'aggiudicazione degli immobili facenti parte del fallimento Crosetto, con offerta della somma di Lire 770.000.000 (Euro 397.671,81);
2)    versamento della cauzione di L. 192.500.000 (Euro 99.417,95) pari al 25% del valore di base d'asta, almeno 3 giorni prima dell'apertura del procedimento di cui trattasi;
3)    gli immobili sono costituiti da area della superficie complessiva di mq. 33.842 circa, con entrostanti fabbricati, tra cui una tettoia con struttura in acciaio, una struttura in legno, nonché casetta in muratura con adiacente cabina Enel, e risultano descritti al Catasto come sotto specificato:
    Catasto Terreni Fg. 141 nn. 9 - 10 - 60 (partita 50373)
                    Fg. 141 nn. 22 - 23 (partita 1)
    fabbricati: N.C.E.U. Fg. 162 n. 203 sub. 1 - 2- 3 - 4 - 5.
    Gli stessi sono indicati nell'unita planimetria (all. 1 - n. );
4)    in caso di aggiudicazione definitiva alla Città, quest'ultima, su richiesta del Giudice Fallimentare, provvederà a versare la somma residua di L. 577.500.000 (Euro 298.253,86), oltre spese di bollo ecc....
    In tal caso gli immobili saranno trasferiti alla Città, mediante decreto del Giudice Fallimentare del Tribunale di Torino, liberi e sgomberi da persone e cose, pesi, vincoli ipoteche, trascrizioni di pregiudizio;
5)    le spese di trasferimento e conseguenti saranno a carico della Città acquirente, e saranno sostenute dal Settore competente.
    La suddetta spesa di L. 770.000.000 (Euro 397.671,81) (F.C.I. art. 2 c. 3 L c. DPR 633/72) verrà finanziata con i proventi derivanti da dismissioni patrimoniali e impegnata con successiva determinazione dirigenziale, sia per la parte relativa al versamento in contanti della cauzione di L. 192.500.000 (Euro 99.417,95), sia per la parte relativa al versamento della somma residua di L. 577.500.000 (Euro 298.253,86), in caso di aggiudicazione definitiva alla Città.
    Ove a seguito di partecipazione da parte di terzi all'asta senza incanto venga effettuato un secondo esperimento di vendita con incanto, la Città si riserva di adottare apposito provvedimento deliberativo per tale successiva partecipazione, al fine di determinare la cifra massima che la Città intenderà offrire.