Servizio Centrale Controllo Strategico e Direzionale

99 02151/64

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 23 LUGLIO 1999    

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: PARTECIPAZIONE NELLA SAGAT S.P.A. (SOCIETÀ AZIONARIA GESTIONE AEROPORTO DI TORINO). CESSIONE DI PARTE DELLE AZIONI DELLA CITTÀ DI TORINO CONGIUNTAMENTE ALLA PROVINCIA DI TORINO, ALLA REGIONE PIEMONTE ED ALLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DI TORINO.

    Proposta del Sindaco Castellani
    di concerto con l'Assessore Peveraro.

    Negli ultimi anni si sta assistendo ad un processo di globalizzazione e concentrazione del mercato che ha investito l'intero settore produttivo a livello mondiale e che, progressivamente, ha interessato anche il comparto del traffico aereo, dove e' in atto un fenomeno di graduale liberalizzazione dei servizi e dei collegamenti.
    Gli effetti di tale liberalizzazione, in un regime precedentemente monopolistico, renderanno indispensabile, già nel breve periodo, un aumento della competitività delle compagnie aeree con il conseguente aumento della pressione sui costi dei servizi aeroportuali, che produrrà un'inevitabile riduzione dei margini di contribuzione e la conseguente necessità di definire adeguate soluzioni strategiche sul ruolo futuro del gestore.
    Lo scenario aeroportuale attuale e' infatti caratterizzato dalla crescita di grandi hub europei (poli costruiti su aeroporti con buon potenziale di domanda, che raccolgono il traffico a medio- breve raggio e lo immettono sulle lunghe distanze) e da una spiccata tendenza alla creazione di alleanze tra vettori e società di gestione aeroportuali.
    Esistono al riguardo nel mondo esempi di alleanze ed accordi strategici di grande successo: Alitalia-KLM-Northwest-Continental, Star Alliance (Lufthansa, United, Sas, Air Canada, Thai, Varig), Oneworld (British Airways, American Airlines, Quantas, Cathay Pacific, Finnair, Canadian Airlines), Atlantic (Swissair, Delta, Australian Airlines, Sabena).
    Tali alleanze rispondono ad una logica di partnership con soggetti operatori dello stesso settore per offrire servizi in una rete mondiale e realizzare economie di scala e sinergie vantaggiose.
    In questo scenario generale l'aeroporto di Torino - Caselle si trova in una fase particolarmente complessa in cui e' fortemente sentita l'esigenza di definire quanto prima una strategia operativa atta ad individuarne il ruolo e definirne gli obiettivi qualitativi e quantitativi di crescita e di espansione.
    L'inquadramento dello scenario aeroportuale, nonche' l'analisi dell'attività e del traffico di Torino-Caselle sono propedeutici alla definizione dell'attuale posizionamento dell'aeroporto nel contesto nazionale ed internazionale.
    Nella realtà piemontese, l'aeroporto di Torino-Caselle rappresenta una infrastruttura di collegamento ed un fattore di competitività di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio circostante.
    Si tratta di uno scalo di medie dimensioni , ubicato in prossimità degli aeroporti milanesi (con la conseguente sovrapposizione dei bacini di utenza), in un'area geografica caratterizzata, al momento, da modesta attrattività turistica, ma da una significativa connotazione industriale.
    Negli ultimi 5 anni il traffico passeggeri di Torino-Caselle, realizzato prevalentemente con voli di linea, e' cresciuto del 47%, facendo registrare una percentuale superiore alla media nazionale ed a quella di alcuni aeroporti come Milano (36,6%) e Roma (31,66%).
    Il 1997 si e' chiuso con un incremento di passeggeri pari al 19% rispetto al 1996 mentre il 1998 con il 3,5% in più rispetto all'anno precedente.
    La crescita per i prossimi 10 - 15 anni è prevista sulla base di una media annuale del 6 - 7%, valore in linea con i tassi medi italiani stimati dall' International Air Transport Association (IATA).
    Il traffico merci, invece , nel 1997 ha subito il primo forte impatto negativo a seguito del trasferimento, da parte dell'Alitalia, del servizio "Cargo" a Malpensa, dove il vettore di bandiera ha anche concentrato i movimenti precedentemente in partenza dallo scalo di Roma.
Tuttavia, negli ultimi mesi del 1998, si sono registrati consistenti segnali positivi di controtendenza dovuti ad una generale ripresa dei voli speciali di settore.
    Per sostenere il futuro sviluppo dell'aeroporto, migliorare la qualità dei servizi ed ampliare la rete dei collegamenti, SAGAT ha redatto ed approvato un piano quinquennale di investimenti destinati al completamento del "Cargo village" - che sorgerà all'interno di una piattaforma logistica antistante l'aeroporto - ma anche al potenziamento ed ammodernamento di tutte le infrastrutture aeroportuali, con l'obiettivo di ridurre, o almeno contenere, l'impatto ambientale sul territorio circostante.
    E' facilmente prevedibile inoltre che la vicinanza di Torino-Caselle agli scali milanesi (soprattutto dopo l'apertura di Malpensa 2000) potrà determinare nel breve periodo variazioni di rilievo, oggi difficili da quantificare, sia nell'offerta dei voli che nei volumi di traffico, tali da richiedere la definizione di una nuova politica di sviluppo per mantenere il trend di crescita previsto.
    Nel futuro, l'aeroporto di Caselle, pur conservando il tradizionale ruolo di gestore del traffico business di Torino e della Regione, dovrà comunque essere in grado di assolvere contemporaneamente alla funzione di hub regionale, che colleghi gli scali dell'Italia centro- meridionale con i grandi hub europei (e da qui verso il Sud America e l'Estremo Oriente), di aeroporto di riferimento per i flussi turistici della Regione, nonchè di scalo intercontinentale per specifiche destinazioni (Nord America).
    Per realizzare tali obiettivi è necessario mettere in atto una politica di alleanze strategiche da attuare con uno o più soggetti in grado di supportare il futuro sviluppo dell'aeroporto, che dimostrino esperienza ed interesse specifico nel settore aeroportuale e con i quali sviluppare politiche di miglioramento del livello dei servizi prestati e di incremento del traffico (sia charter che di transito).
    La scelta del partner strategico, infatti, dovrà consentire all'aeroporto di aumentare, in termini di numero e di frequenza, le opportunità di collegamento con altri scali, sia italiani che internazionali, mantenendo sempre i segmenti di mercato oggi consolidati (per oltre il 70% business) ed acquisendo una parte del traffico che attualmente è indirizzata verso gli aeroporti di Genova, Malpensa e Nizza.
    Questo costituirà un fattore di grande rilievo per lo sviluppo commerciale, occupazionale ed industriale dell'economia piemontese.
    Occorre infine sottolineare che nell'ottica di organizzare un'offerta in grado di soddisfare la domanda di utenza all'interno di un bacino geografico che prescinda dai confini amministrativi (regioni, province) si colloca la proposta di legge regionale n. 413 presentata dalla Provincia di Cuneo in data 15 aprile 1998, relativa alla promozione di un "Sistema Aeroportuale Regionale del Piemonte".
    Per realizzare tale progetto sarà necessario definire, entro i primi mesi del 2000, le modalità di integrazione delle società di gestione degli aeroporti di Torino-Caselle (SAGAT) e di Cuneo- Levaldigi (GEC) attraverso operazioni di riorganizzazione societaria che conducano ad un'unica società di gestione per i due aeroporti.
    Tale procedimento, che verrà precisato nel bando di selezione per la cessione di azioni di cui oltre, sarà svolto di concerto tra i diversi enti coinvolti (Regione Piemonte, Province di Torino e di Cuneo, Comuni di Torino e di Cuneo, Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Torino e Cuneo).
    La SAGAT, su richiesta degli azionisti, ha incaricato una nota società di consulenza direzionale specializzata nel settore dei trasporti aerei, la Roland Berger & Partner, della realizzazione di uno studio finalizzato alla valutazione di ipotesi di "partnership".
    Lo studio, congiuntamente all'inquadramento dell'attuale scenario aeroportuale nazionale ed internazionale ed all'analisi dell'attività della SAGAT, ha fornito una serie di opzioni di sviluppo da attuare attraverso il concorso in partnership di soggetti appartenenti alle seguenti tipologie:
società di gestione aeroportuale, grandi compagnie aeree e vettori regionali, operatori turistici ed altri operatori (investitori istituzionali, operatori cargo, enti di sviluppo territoriale).
    Questa strategia di alleanze consentirà di integrare competenze diverse, di acquisire un know-how specifico e di diversificare l'attività verso settori ritenuti ad alto profitto, come i servizi commerciali e di handling (assistenza a terra dei passeggeri, delle merci, della posta e degli aerei), aumentando di conseguenza la redditività e la capacità di autofinanziamento per gli interventi infrastrutturali sullo scalo.
    La Roland Berger & Partner ha avviato contatti preliminari per valutare il potenziale interesse degli operatori nei confronti dell'Aeroporto di Torino-Caselle.
L'indagine ha riportato risultati positivi, dimostrando un forte interesse da parte della maggioranza degli operatori contattati.
    Occorre a questo punto procedere rapidamente alla definizione delle modalità operative per la ricerca dei partner ed alla definizione della nuova configurazione societaria.
    Per quanto sopra espresso e quindi alla luce delle esigenze di sviluppo della SAGAT, i tre enti pubblici territoriali (Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte) e la Camera di Commercio di Torino, suoi azionisti, intendono procedere al coinvolgimento, nella gestione della SAGAT stessa, di un insieme di investitori strategici, anche attraverso la cessione diretta di azioni della Società.
A tale proposito:
-    La Città di Torino intende cedere una parte delle proprie azioni (attualmente 50,76%) pari al 12,76% dell'intero capitale sociale.
-    La Provincia di Torino intende cedere una parte delle proprie azioni (attualmente 10,15%) pari al 5,15% dell'intero capitale sociale.
-    La Regione Piemonte intende cedere una parte delle proprie azioni (attualmente 11,42%) pari al 3,42% dell'intero capitale sociale.
-    La Camera di Commercio intende cedere una parte delle proprie azioni (attualmente 24,71%) pari al 20% dell'intero capitale sociale.
    Per effetto delle cessioni di cui sopra, la Città di Torino conserverebbe nella SAGAT una partecipazione di minoranza, anche se più elevata delle partecipazioni complessivamente detenute dagli altri soci pubblici. Inoltre, la somma delle partecipazioni conservate dal Comune di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino sarebbe comunque mantenuta pari al 51%.
    La soluzione prospettata e condivisa dai tre enti pubblici territoriali (Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte) e dalla Camera di Commercio di Torino è l'unica che garantisce il raggiungimento dei due obiettivi prima delineati:
-    Il mantenimento in capo agli enti pubblici territoriali della maggioranza delle azioni della SAGAT e quindi il controllo della stessa, da attivarsi, anche con il concorso della Camera di Commercio, attraverso accordi che verranno stipulati secondo le norme di legge. Tali accordi prevederanno rappresentanti per ognuno dei tre enti pubblici territoriali nel Consiglio di Amministrazione e per la Camera di Commercio di Torino nel Collegio Sindacale.
-    Il coinvolgimento, attraverso appropriate procedure, di un "insieme di investitori" che consentano di cogliere le opportunità sopra delineate.
    Si precisa che per "insieme di investitori" s'intende soggetti che, come già citato in precedenza, rientrano nella categoria delle società di gestione aeroportuale, grandi compagnie aeree e vettori regionali, operatori turistici ed altri operatori (enti di sviluppo territoriale, investitori finanziari, operatori cargo).
    Tali soggetti potranno partecipare all'acquisizione del pacchetto azionario di SAGAT optando per una delle seguenti modalità:
-    Da un parte, le azioni poste in vendita potranno essere cedute ad una sola società costituita appositamente da un insieme di imprese operanti nell'ambito delle attività di SAGAT, eventualmente in unione con soggetti di altra natura, come precedentemente delineato.
-    Una seconda possibilità è rappresentata dalla cessione diretta di azioni a più società, riunitesi tra loro a tale scopo, presentando un'offerta congiunta, ed aventi le caratteristiche di operare nei diversi settori di attività di SAGAT o di rivestire la qualifica di investitore istituzionale.
    La Città di Torino, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte e la Camera di Commercio intendono realizzare in forma coordinata le rispettive cessioni procedendo ad una vendita congiunta, al fine di assicurare adeguato apprezzamento alle quote azionarie oggetto di vendita e consentire in tal modo l'individuazione di partner idonei, in relazione alle scelte strategiche sopra evidenziate.
    Per tale vendita congiunta viene dato mandato alla Città di Torino di svolgere le operazioni connesse ad un'unica procedura per l'individuazione del/dei contraente/i con le modalità di seguito indicate, fermo restando che, successivamente a tale individuazione, ciascun ente cedente procederà a singoli atti di cessione per la propria quota di azioni.
    Tale procedura sarà avviata dalla Città di Torino solo quando gli altri enti avranno fatto pervenire i provvedimenti esecutivi adottati in materia dai rispettivi organi competenti.
    L'individuazione dell'acquirente/i delle azioni avverrà mediante procedura ad evidenza pubblica, da attuarsi secondo le disposizioni degli artt. 2 e 3 del D.P.R. 533/96, assimilata alla procedura ristretta dell'appalto concorso di cui al D.Lgs. 17/3/1995, n. 157.
    Il processo di cessione del pacchetto azionario attraverso tale procedura è tra tutte le soluzioni quella che garantisce la maggior trasparenza e competitività del processo, essendo prevista anche dall'art. 2, comma 2 del D.M. 12/11/1997, n. 521, che attua le disposizioni della Legge 24/12/1993, n. 537 in materia di società di gestione di servizi e di infrastrutture aeroportuali.
    Inoltre, tale procedura risulta coerente con il parere espresso in materia alla SAGAT dall'Avvocato Piacentini e dall'Avvocato Riguzzi in data 12 febbraio 1999.
    La procedura sopra individuata si svolgerà mediante la pubblicazione di un bando di selezione sulla base del quale verranno scelti, avvalendosi di apposita Commissione tecnico- amministrativa, i concorrenti da invitare avuto riguardo alle capacità economiche, finanziarie,
tecniche e gestionali, individuate con riferimento a quanto indicato circa le caratteristiche dei soggetti che si intendono coinvolgere nella gestione dell'aeroporto.
    La medesima Commissione fornirà la graduatoria degli offerenti sulla base degli elementi che dovranno essere indicati nell'offerta e indicherà quella valutata migliore.
    Al fine di proteggere al meglio gli interessi patrimoniali della Città, il Sindaco definirà inoltre un prezzo minimo di riserva, che non sarà reso noto ai partecipanti all'asta e al di sotto del quale le offerte non saranno accettate.    
    In relazione a tali elementi, a garanzia degli aspetti qualitativi del processo, verrà richiesto ai soggetti invitati a presentare offerta il sostegno al piano di sviluppo, così come ulteriormente dettagliato dal Consiglio di Amministrazione della SAGAT, e l'impegno alla realizzazione degli investimenti necessari per migliorare la struttura e alla messa in opere di tutte quelle azioni imprescindibili al fine di attrarre quote di mercato aggiuntive a quelle attuali.
    Alla luce delle recenti disposizioni normative in materia, del parere sopra citato dell'Avvocato Piacentini e dell'Avvocato Riguzzi e della lettera dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC-Ministero dei Trasporti) alla SAGAT del 12 marzo 1999, contestualmente all'operazione sopra descritta, l'Amministrazione Comunale di Torino coadiuverà la Società in ogni azione necessaria al fine di definire la convenzione con l'ENAC stessa e definirà inoltre ogni altro rapporto con la SAGAT, ivi inclusa la nuova convenzione nella quale dovranno essere inserite pattuizioni idonee ad “assicurare il corretto svolgimento del servizio e la permanente verifica della conformità dell'assetto societario all'interesse pubblico alla gestione del servizio” (art. 5 del DPR 533/96).
    Per quanto riguarda la procedura di cui sopra per l'individuazione del/i contraente/i questa sarà affidata dalla Città di Torino al proprio Servizio Centrale Controllo Strategico e Direzionale, nella cui struttura sarà individuato il responsabile del procedimento. Il testo del bando di selezione sarà predisposto dalla Città di Torino di concerto con il Consiglio di Amministrazione della SAGAT ed inviato, prima della sua pubblicazione, alla Provincia di Torino, alla Regione Piemonte ed alla Camera di Commercio che potranno formulare eventuali osservazioni ed integrazioni.
    La Commissione tecnico-amministrativa per lo svolgimento dei compiti sopra indicati sarà composta da esperti nelle materie pertinenti la cessione in corso.
    In considerazione della rilevanza dell'operazione e del coinvolgimento di altri enti nella procedura stessa, i membri della Commissione saranno indicati da:
-    Città di Torino: quattro membri, tra cui sarà nominato il Presidente;
-    Provincia di Torino: un membro;
-    Regione Piemonte: un membro;
-    Camera di Commercio di Torino: un membro.
    Ai fini di garantire all'Amministrazione Comunale di Torino, cui è demandata dagli altri enti la gestione operativa della procedura, e alla Commissione tecnico-amministrativa di cui sopra
l'appropriata assistenza nell'intera operazione, secondo i migliori standard tecnici internazionali, si rende necessario l'affidamento di apposito incarico ad un consulente specializzato. Tale soggetto sarà individuato dalla Città di Torino e nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di contratti delle amministrazioni dello Stato (art. 56, comma 1, lettera c, della Legge 142/90).
    Gli oneri derivanti dall'intera procedura (compensi al consulente, compensi alla Commissione tecnico-amministrativa, spese per la pubblicazione del bando, ecc.) saranno a carico degli enti che procedono alla vendita, in proporzione alle rispettive quote oggetto di cessione.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di autorizzare, per le motivazioni di cui in narrativa, la cessione di numero 251.372 azioni SAGAT (pari al 12,76% dell'intero capitale sociale) di proprietà della Città di Torino, con le modalità pure in premessa indicate, prevedendo in particolare che:
    a)    la cessione avvenga congiuntamente a quelle effettuate dalla Città di Torino, per numero 251.372 azioni (pari al 12,76% dell'intero capitale sociale), dalla Regione Piemonte per numero 67.374 azioni (pari al 3,42%) dell'intero capitale sociale e dalla Camera di Commercio di Torino per numero 394.000 azioni (pari al 20% dell'intero capitale sociale), mantenendo, pertanto, in capo a Città di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte una quota equivalente al 51 % del capitale sociale;
    b)    la cessione sia subordinata alla stipulazione di un patto tra Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino che preveda il mantenimento delle azioni in capo agli enti pubblici territoriali, secondo quanto precisato sopra al punto a), nonchè la rappresentanza per ognuno di tali enti nel Consiglio di Amministrazione e della Camera di Commercio di Torino nel Collegio Sindacale, secondo specifiche modalità che saranno definite con successivo provvedimento.
        Al fine di garantire stabilmente la maggioranza assoluta (51%) in capo agli Enti Locali territoriali (Comune, Provincia e Regione), nel patto dovrà essere previsto il diritto di prelazione a favore degli stessi Enti e l'impegno a sottoscrivere gli eventuali aumenti di capitale sociale che si dovessero rendere necessari;
    c)    il procedimento per l'individuazione degli acquirenti delle azioni, da cedersi da parte dei quattro enti, si realizzi unitariamente, affidando a tal fine il suo svolgimento alla Città di Torino, che rimane comunque proprietaria, tra i soci pubblici, della maggioranza delle azioni, con le modalità di evidenza pubblica sopra indicate, dando atto che tale procedura sarà avviata dalla Città di Torino solo quando gli altri enti avranno fatto pervenire i provvedimenti esecutivi adottati in materia dai rispettivi organi competenti, nominando responsabile del procedimento il Dirigente del Settore Pianificazione e Controllo Partecipazioni Aziendali;
    d)    la procedura si svolgerà mediante la pubblicazione di un bando di selezione sulla base del quale verranno scelti, avvalendosi di apposita Commissione tecnico- amministrativa, i concorrenti da invitare, avuto riguardo alle capacità economiche, finanziarie, tecniche e gestionali, individuate con riferimento a quanto indicato in narrativa circa le caratteristiche dei soggetti che si intendono coinvolgere nella gestione dell'aeroporto;
    e)    il Sindaco, al fine di proteggere al meglio gli interessi patrimoniali della Città, definisca inoltre un prezzo minimo di riserva, che non sarà reso noto ai partecipanti all'asta e al di sotto del quale le offerte non saranno accettate;
2)    di dare mandato alla Giunta Comunale della Città di Torino di:
    -    provvedere alla nomina dei membri della Città nella Commissione tecnico- amministrativa,
    -    provvedere alla costituzione della Commissione sulla base delle indicazioni provenienti anche dagli altri enti,
    -    di adottare tutti i provvedimenti deliberativi finalizzati all'esecuzione del presente dispositivo, compresa l'approvazione del bando di selezione e l'individuazione del consulente specializzato;
3)   di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.