Servizio Centrale Risorse Finanziarie
98 01348/24


CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 FEBBRAIO 1998


Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: INDIRIZZI PER L'ESERCIZIO 1998 IN TEMA DI TRIBUTI LOCALI, TARIFFE, RETTE CANONI ED ALTRE MATERIE SIMILI.

    Proposta del Vicesindaco Carpanini.

    La legge n. 142/1990, all'art. 32, lettera G), stabilisce la competenza del Consiglio Comunale per “l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi”.
    Lo Statuto della Città di Torino, all'art. 36, comma 1, prevede che “prima del bilancio preventivo il Consiglio Comunale deve approvare una deliberazione quadro contenente gli indirizzi, per l'esercizio, in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili”.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Visto l'art. 32, lettera g) della legge 8 giugno 1990, n. 142;
    Visto l'art. 36, comma 1, dello Statuto Comunale;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

di approvare i seguenti indirizzi per l'esercizio 1998 in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili.


a)     I.C.I.
    Per il 1998 le aliquote e le detrazioni spettanti resteranno invariate rispetto a quelle del 1997. Nel corso dell'anno 1998 verrà elaborato il Regolamento dell'I.C.I. ai sensi del D.Lgs. n. 446/97; in tale contesto, ed al fine di determinare le aliquote per il 1999, sarà riesaminato, aumentandolo, l'ammontare della detrazione relativa alla prima casa anche allo scopo di facilitarne il computo per frazione di anno.
b)     T.A.R.S.U.
    Le tariffe per il 1998 sono oggetto di separato provvedimento consiliare.
    L'aumento quasi generalizzato è del 10%, escludendo dall'aumento alcune tariffe il cui incremento risulterebbe eccessivo e sperequato nei confronti di utenze similari, in attesa di provvedere al riordino generale tariffario previsto dal D.Lgs. n. 22/97.
    In coerenza con quanto stabilito dall'art. 6 del D.L. n. 328/97 convertito, con modificazioni, nella legge n. 410/97 viene stabilita la tariffa relativa alle aree esterne operative ed il contributo dovuto dalle attività produttive relativamente ai locali ove si producono rifiuti speciali per il servizio collettivo di igiene ambientale.
    L'aumento delle tariffe non si tradurrà in un incremento delle entrate comunali in quanto per il 1998 a seguito di trasformazione dell'AMIAT in Azienda Speciale i corrispettivi da versare all'Azienda sono maggiorati dell'IVA al 10%.
    Entro il 1998 si dovrà procedere all'istituzione della tariffa da applicare a seguito della soppressione dal 1999 della T.A.R.S.U. come previsto dal D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22.
c)     IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' E SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI E CANONI RELATIVI.
    L'art. 11, comma 10, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 consente un aumento dell'imposta e dei diritti fino al 20%.
    L'ultimo adeguamento tariffario applicato dalla Città di Torino risale al 1994.
    Al fine di non gravare eccessivamente sulle attività economiche cittadine si ritiene di limitare l'aumento al 10%.
d)     T.O.S.A.P.
    Le tariffe per il 1998 resteranno invariate, e con autonomo provvedimento si procederà a confermare per il 1998 la riduzione tariffaria per i dehors.
e)     CANONE DI SMALTIMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE E ADDIZIONALE SUI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA.
    Le tariffe per il 1998 resteranno invariate.
    Gli interventi che si intendono avviare e proseguire nel 1998 sono interventi mirati ad erodere l'area dell'evasione fiscale e precisamente:
-    intensificazione dell'attività già iniziata relativa alla numerazione univoca delle unità immobiliari al fine precipuo di individuare gli evasori totali all'I.C.I. ed alla T.A.R.S.U.;
-    la liquidazione dei pagamenti omessi o irregolari nonché l'accertamento delle dichiarazioni

omesse o infedeli relative all'I.C.I. dovuta per gli anni 1994 e 1995;
-    l'avvio di un controllo sistematico sul territorio dei mezzi pubblicitari in atto, confrontandoli con i dati di pagamento organizzati per via;


-    il completamento degli interventi finalizzati al classamento degli immobili denunciati non censiti a catasto, secondo il protocollo d'intesa con il Collegio dei Geometri della Provincia di Torino e con il Dipartimento del Territorio del Ministero delle Finanze.
    Proseguiranno le attività volte al recupero dell'evasione totale o parziale dell'I.C.I.A.P. dovuta fino al 1997, tenuto conto che tale imposta è abolita, unitamente alle tasse di concessione comunale, con effetto 1998.
    Inoltre il Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 ha attribuito ai Comuni ampia potestà deliberativa su tutti i tributi comunali. Occorrerà pertanto nel 1998 rivedere tutto il sistema della fiscalità locale e, mediante appositi regolamenti, disciplinare tutte le entrate sia tributarie che extratributarie, diversificando e rendendo flessibili gli interventi applicativi e determinando modalità di accertamento e di riscossione più semplici ed immediate.
    Si segnala inoltre che il capo IV del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 473, ha rideterminato le sanzioni amministrative di tutti i tributi locali, compresi quelli soppressi, per cui saranno adottati entro il 1° aprile 1998 i provvedimenti deliberativi conseguenti.
    Per l'anno 1998, infine, il Comune introiterà come compartecipazione al gettito I.R.A.P., ai sensi dell'art. 27 del precitato Decreto Legislativo n. 446/97, una quota pari al gettito riscosso nel 1997 dall'I.C.I.A.P. e dalle Tasse di concessione comunale.

Tariffe e rette per la fruizione dei servizi e dei beni.
    Nell'anno 1996 si è proceduto ad una ricognizione sistematica delle tariffe quali storicamente determinate; parimenti si è avviata una ricognizione dei costi relativi all'erogazione di alcuni servizi a domanda individuale.
    Nel 1997 è stata avviata operativamente per alcuni servizi socio-assistenziali un'analisi dei costi che potrà essere di supporto per una eventuale ridefinizione del sistema tariffario attualmente in vigore e che ha riguardato l'assistenza domiciliare, le comunità alloggio per minori, le strutture residenziali per disabili e per senza fissa dimora.
    Nel 1998 l'analisi, che ha già consentito una verifica critica dei costi affrontati dal Comune per l'acquisizione di tali servizi, si estenderà agli ulteriori servizi ad erogazione individuale.
    E' stata inoltre avviata una indagine per quanto concerne costi e relative tariffe dei servizi educativi.
    Infine è allo studio la realizzazione di un sistema di contabilità analitica che permetta, sistematicamente ed estensivamente, di avere informazioni di costo per le varie categorie dei servizi.
    Naturalmente, nella ridefinizione del quadro tariffario generale si dovrà tenere anche conto delle classi di reddito di riferimento per talune contribuzioni e dei criteri per l'applicazione di riduzioni ed esenzioni.
    Nel 1998, le tariffe e le rette per la fruizione dei servizi vengono variate del 2% per tenere conto del fenomeno inflattivo relativamente alle tariffe aggiornate al 1997. Per le tariffe aggiornate ad anni precedenti, l'aumento sarà:
del 4,5% per le tariffe aggiornate al 1996
del 8,4% " " al 1995


del 13,8% " " al 1994.
    I provvedimenti relativi ai proventi dei servizi cimiteriali e funerari e alla revisione tariffaria del servizio di refezione nelle scuole dell'obbligo, sono oggetto di separate deliberazioni consiliari (mecc. 9800586/40 e 9800784/07).
    Gli adeguamenti tariffari relativi agli altri servizi educativi scolastici entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 1998.
    Le tariffe relative all'uso della Fototeca dell'Archivio Storico vengono deliberate dalla Giunta Comunale ai sensi dell'art. 16 del Regolamento dell'accesso ai documenti amministrativi approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 14 marzo 1994.
    Le tariffe dei trasporti pubblici gestite dall'A.T.M. saranno oggetto, a partire dal dicembre 1998, di un incremento medio pari alla somma del 7% e del tasso di inflazione dell'anno 1998. Tale adeguamento sarà oggetto di apposito provvedimento deliberativo.
    Le deliberazioni relative al sistema tariffario del 1998 già adottate dalla Giunta Comunale e coerenti con gli indirizzi contenuti nel presente provvedimento, entreranno in vigore dopo l'approvazione dello stesso.
     Il Consiglio Comunale si riserva di adottare successivi provvedimenti deliberativi atti ad introdurre, a partire dall'esercizio 1999, nuove aliquote e tariffe connesse all'entrata in vigore di normative relative alla capacità economica degli utenti.

Canoni per le locazioni
    per i contratti ad uso abitativo viene applicato il regime disciplinato dalla Legge n. 359/92 relativa ai "patti in deroga", applicando per la determinazione dei canoni la c.d. "Circolare Cristofori".
    Vengono comunque salvaguardati gli inquilini con reddito contenuto nei limiti di reddito che costituisce requisito per l'accesso alla edilizia residenziale pubblica, applicando nei loro confronti la Legge n. 392/78 sull'equo canone.
    Per i contratti ad uso commerciale, dopo l'entrata in vigore della Legge n. 537/93, i canoni sono stati determinati sulla base dei valori correnti di mercato, mediante apposite stime analitiche. Se ne conferma l'applicazione anche per il 1998.
    I canoni relativi ai contratti ad uso associativo vengono determinati sulla base del valore di mercato, che viene abbattuto in relazione all'interesse pubblico dell'attività svolta. La specifica disciplina, confermata anche per il 1998, è contenuta nello Statuto della Città e nell'apposito Regolamento in vigore dal luglio 1995.