Servizio Centrale Consiglio Comunale

2011 04121/002

 

CITTÀ DI TORINO

 

INTERPELLANZA: "NUBIFRAGI, DANNI E MANUTENZIONI - QUALE L'EQUILIBRIO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI FURNARI ED ALTRI IN DATA 19 LUGLIO 2011.

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali,   

 

PREMESSO CHE

 

i nubifragi che, da settimane ormai, colpiscono la nostra città, stanno mettendo a dura prova le casse comunali e dei privati cittadini che riportano danni ad esercizi commerciali, abitazioni e veicoli.

 

CONSTATATO CHE

 

-        molte sono le zone in cui la conta dei danni è maggiore rispetto ad altre, fra tutte, la collina torinese: seguono il crollo della guglia del campanile della parrocchia a Cavoretto;

-        le strade di Valsalice, del Nobile e viale Thovez si sono trasformate in torrenti allagando locali commerciali;

-        tombini e caditoie in alcune zone non riescono a sostenere l'enorme portata d'acqua;

-        sono caduti sei alberi al Parco Colonnetti;

-        un albero e' caduto in via delle Cacce ed un altro è caduto in via Portofino, sulla cancellata del campo sportivo Atletico Mirafiori;

-        in via Oxilia il muro dell'oratorio San Giuseppe Lavoratore è crollato creando gravi danni al limitrofo campo da calcio e alle auto in sosta;

-        in via Paisiello una lastra di cartongesso, staccandosi dalla facciata di un palazzo, è precipitata su un'auto parcheggiata.

 

CONSIDERATO CHE

 

-        negli ultimi anni si é assistito al ripetersi di violenti eventi temporaleschi, soprattutto in alcuni periodi dell'anno e che poco è stato fatto per prevenire i disagi ed i disastri a cui ormai i cittadini sono abituati (o rassegnati!?);

-        il territorio torinese, per sua stessa conformazione geomorfologia, è particolarmente soggetto a rischi idrogeologici ed il pericolo aumenta con l'imprevedibilità e la frequenza di piogge e temporali, ma anche a causa della scarsa prevenzione e dell'insufficienza di piani di difesa e tutela del territorio;

-        una valutazione di Legambiente attesta Torino tra le città che non spiccano per numero e qualità di attività di prevenzione e gestione del territorio: la votazione è 4.5 su 10 con una classe di merito equivalente a "scarso".   

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e l' Assessore competente al fine di sapere:

1)      se siano al corrente di quanto sopra esposto;

2)      se, sulla base dei cambiamenti climatici in atto, non intendano elaborare una mappatura dettagliata del territorio comunale definito "a rischio", al fine di programmare in maniera idonea e puntuale piani di emergenza efficienti;

3)      quale sia stato il piano di manutenzione ordinaria e straordinaria negli ultimi tre anni e se lo stesso abbia tenuto conto dei sempre più costanti e violenti eventi metereologici;

4)      quali interventi intendano adottare per risolvere definitivamente (per quanto possibile) i problemi citati in premessa, quali i costi e le tempistiche;

5)      se non ritengano doveroso destinare dei fondi alla prevenzione dei territori a rischio idrogeologico o di ricostruzione delle zone già colpite che copra, anche parzialmente, le perdite documentate dai privati.    

 

F.to: Raffaella Furnari

Enzo Liardo

Paolo Greco Lucchina