Servizio Centrale Consiglio Comunale

2010 04614/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "SECONDO IL CITY MANAGER PER LE MALATTIE DEGLI IMPIEGATI DEL COMUNE 'CI VOGLIONO PUNIZIONI PIÙ DURE TIPO IL LICENZIAMENTO'" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE GALLO DOMENICO IN DATA 27 LUGLIO 2010.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO

che la riforma del Pubblico Impiego del Ministro Brunetta è costata allo Stato il 5% in più rispetto agli anni precedenti, a dimostrazione che la repressione e la messa alla gogna mediatica di milioni di lavoratori, definiti "fannulloni" nel caso degli impiegati, "panzoni" nel caso dei poliziotti, altri inqualificabili aggettivi nel caso di insegnanti, e così via, non sono servite a nulla se non a denigrare un'intera categoria al rango di parassiti;

PRESO ATTO

delle dichiarazioni del City Manager del Comune di Torino circa l'aumento dei casi di mutua registrati rispetto al calo dello scorso anno;

CONSIDERATO

che le seguenti dichiarazioni del Direttore Generale "senza vere sanzioni le prescrizioni decadono, se non c'è la paura del licenziamento è fatale che l'assenteismo ritorni al livello di prima" e ancora "se la paura è quella di perdere al massimo un centinaio di euro l'anno, l'assenteista abituale non si ferma di certo. Nel privato è diverso: chi viene sorpreso per due volte viene licenziato. E forse è quella l'unica soluzione", sono molto pesanti e incutono una forte irritazione soprattutto nei lavoratori più disciplinati, visto che finora si è fatta "di ogni erba un fascio";

RITENUTO

opportuno che la politica debba intervenire per fermare un indegno processo denigratorio di una intera categoria e per salvaguardare la dignità di migliaia di persone che lavorano con dedizione, serietà e responsabilità, garantendo il buon funzionamento della macchina comunale;

CONSIDERANDO

che le persone che ricorrono alla mutua lo fanno sulla base di un certificato medico che autorizza il lavoratore a restare a casa per curarsi, salvo che non si consideri il medico complice di una malattia non vera, e che, contrariamente ai lavoratori del settore privato, subiscono comunque una decurtazione salariale anche se lo stato di malattia è confermato dagli opportuni organi di controllo;

ESSENDO

del parere che i problemi presenti nella struttura amministrativa del Comune di Torino possono dipendere in gran parte dall'organizzazione del lavoro e che, in ogni caso, la stragrande maggioranza dei lavoratori si comporta correttamente e svolge la propria attività con competenza e grande impegno;

INTERPELLA

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere se:

1) non si ritengano le dichiarazioni del City Manager (apparse sul quotidiano Torino Cronaca del 24 luglio scorso) che auspica addirittura il licenziamento per assenteismo, perlomeno fuori misura nei confronti di lavoratori che, comunque, sono a casa sulla base di un certificato medico;

2) non sia più opportuno affrontare il problema dell'assenteismo con verifiche puntuali dei reali casi di abuso, denunciando eventuali complicità dei medici, evitando però generiche affermazioni che comportano il rischio di una indiscriminata criminalizzazione anziché trovare una reale e civile soluzione al fenomeno;

3) non si ritenga che il problema dell'assenteismo, più in generale, debba essere affrontato in maniera più seria, ricercandone le cause soggettive ed oggettive, valutando le situazioni individuali e di gruppo, trovando le soluzioni attraverso una migliore organizzazione del lavoro, senza dover ricorrere alla minaccia del licenziamento, e, soprattutto, senza offendere la dignità della maggioranza dei lavoratori che si dimostrano corretti, seri e responsabili.

F.to Domenico Gallo