Servizio Centrale Consiglio Comunale

2010 00427/002

CITTÀ DI TORINO

INTERPELLANZA: "EX ISTITUTI COMUNALI PER ANZIANI IRV - CASA PROTETTA, CARLO ALBERTO E MARIA BRICCA: DALL'ECCELLENZA ALL'INCERTEZZA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE FERRARIS IN DATA 27 GENNAIO 2010.

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

- con l'approvazione della deliberazione della Giunta Comunale in data 7 aprile 2009 (mecc. 200901876/019) e della deliberazione del Consiglio Comunale del 29 aprile 2009 (mecc. 2009 01898/019), è stato perfezionato in via definitiva il trasferimento delle strutture comunali per anziani non autosufficienti I.R.V. - Casa protetta, Carlo Alberto e Maria Bricca, alle strutture sanitarie della Regione Piemonte;

- con la predetta cessione, nell'ambito della quale la gestione dell'IRV è stata trasferita all'AOU MOLINETTE mentre la casa protetta Carlo Alberto e l'istituto Maria Bricca sono stati assegnati all'ASL TO2, il Comune di Torino aveva dato in ogni sede di dibattito ed esame del provvedimento l'assicurazione che il livello qualitativo delle prestazioni assistenziali e sanitarie erogato sotto la gestione comunale sarebbe stato conservato immutato anche con la nuova gestione, impegnandosi, comunque rimanendo le stesse strutture accreditate presso il Comune, a continuare con gli stessi livelli di vigilanza fino ad allora tenuti, per garantire la continuità qualitativa delle prestazioni;

PRESO ATTO CHE

- trascorsi molti mesi dal trasferimento delle strutture, per quanto sino ad oggi emerso, si deve constatare che purtroppo sotto il profilo qualitativo l'operazione si è rivelata un insuccesso e le rassicurazioni e gli impegni del Comune non hanno sortito l'effetto sperato ed auspicato poiché la qualità delle prestazioni appare essere inequivocabilmente regredita;

- nelle predette strutture sembrano emergere problemi di sottodimensionamento della dotazione di organico e di inadeguata organizzazione del personale che si riflettono negativamente, uniti ad altri elementi non positivi, sulla qualità delle prestazioni rese agli ospiti delle strutture e sulle condizioni di lavoro che vanno a coinvolgere sia l'aspetto tecnico e pratico delle mansioni svolte che la sfera individuale riguardo alla soddisfazione per la funzione svolta ed alla motivazione dei dipendenti;

- sembra inoltre esistere l'intenzione da parte dell'ASL di sostituire nell'istituto Carlo Alberto il personale di ruolo più qualificato proveniente dal Comune con personale interinale, per realizzare un'operazione di contenimento dei costi che però viene ad incidere in termini di qualità e di stabilità professionale sulla prestazione del servizio erogato a causa di un più variabile livello di continuità e preparazione professionale, non disgiunto da un'inferiore capacità di comunicazione con gli ospiti, ed in tale ottica sembrerebbe operare la destinazione degli infermieri professionali in attività presso l'I.R.V. ad un non meglio precisato "percorso formativo" che parrebbe preludere ad una destinazione definitiva di tali professionalità ai reparti post acuzie che verranno aperti in sostituzione di quelli attualmente chiusi (primo e secondo piano);

- si ravvisano inoltre segni di tendenza al ridimensionamento di queste strutture, dove, ad esempio all'I.R.V., sono stati chiusi due reparti, uno maschile e l'altro femminile, per ragioni di ammodernamento e ristrutturazione degli stessi, benché ad oggi ancora nessun lavoro sia stato ancora avviato e dove ancora, a causa della carenza di fondi, pare che il loro inizio sia stato rinviato a data da destinarsi, con grande disappunto e disagio di ospiti, parenti e lavoratori a causa di un super affollamento dei tre reparti superstiti che è all'origine di molte disfunzioni che peggiorano significativamente la qualità dei servizi prestati;

- all'interno del Carlo Alberto non esiste più il presidio medico per tutte le 24 ore come in precedenza garantito dal Comune e pertanto per le urgenze occorre riferirsi al 118, guardia medica e pronto soccorso, con un adempimento che appare di gravità inaudita sia per gli ospiti, alla luce delle loro condizioni fisiche e di salute che con frequenza configurano situazioni di urgenza, che per i dipendenti;

- l'attività di assistenza alla persona prestata agli ospiti delle tre strutture passate dal 1° giugno 2009 alla Regione Piemonte che dal Comune veniva applicato con il criterio del minutaggio, risulterebbe di qualità inferiore e meno soddisfacente rispetto a quello già prestato in regime di gestione comunale;

CONSIDERATO CHE

- il quadro sopra esposto, qualora anche in parte rispondesse alla realtà dei fatti, potrebbe configurare un'operazione forse economicamente favorevole per la Città, ma attuata a discapito dei cittadini e soprattutto di cittadini indifesi che necessitano di tutela e protezione, con un risultato del tutto inaccettabile che potrebbe indurre a ritenere che non vi sia la capacità di mantenere gli impegni presi a tutela delle rassicurazioni ampiamente diffuse riguardo alla conservazione, in un'ottica di continuità gestionale, qualitativa e quantitativa dei servizi resi agli ospiti anziani delle strutture, venendo meno ai propri doveri di vigilanza su strutture che, come chiaramente dichiarato in sede di dibattito consiliare, restavano comunque accreditate al Comune nonostante il trasferimento della gestione;

- risulta inaccettabile offrire ad anziani e persone disabili non autosufficienti prestazioni e servizi che si evolvono verso un peggioramento con elementi di decadimento quantitativo e qualitativo che lasciando insoddisfatte necessità primarie che hanno la funzione di salvaguardare una qualità della vita che risulta già ampiamente compromessa da condizioni fisiche e sanitarie di gravità eccezionale;

INTERPELLA

il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) se nelle predette strutture, in riferimento alle attività di assistenza alla persona, siano garantiti i livelli minimi di minutaggio e se nel complesso siano rispettati e garantiti gli standard di servizio;

2) quali siano le reali intenzioni ed i progetti dell'Azienda Ospedaliera Molinette e dell'ASL TO2 per il futuro delle predette strutture trasferite, assumendo presso le stesse dati, informazioni e notizie riguardo ad obiettivi, metodi, strumenti attraverso i quali procedere per il recupero degli elevati livelli quantitativi, qualitativi e di efficienza del servizio erogato agli ospiti delle strutture con la gestione comunale e quali siano i progetti di impiego ed utilizzo dei dipendenti che il Comune ha trasferito nell'ottica e l'intento di garantire in spirito di continuità un'eccellente erogazione del servizio e quali le ragioni dei problemi evidenziati in relazione alla gestione delle strutture e del personale;

3) quali interventi, nell'ambito delle competenze di vigilanza sulla qualità del servizio che permangono nella competenza del Comune di Torino anche in seguito al trasferimento delle strutture alla Regione Piemonte, possono essere attivati e quali si intendono attivare al fine di porre rimedio alle disfunzioni e creare le condizioni per una migliore gestione delle strutture, ottimizzando la dotazione di personale ed incrementando il livello quantitativo e qualitativo del servizio dato agli ospiti;

4) come si intenda operare nell'ambito delle proprie prerogative, nei confronti dell'AOU Molinette e dell'ASL TO2 anche di concerto ed in collaborazione con esse, al fine di conseguire e garantire per il futuro un elevato standard del servizio fornito agli anziani ospiti, almeno in linea con quello precedentemente offerto con la gestione comunale.

F.to: Giovanni Maria Ferraris