ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 22 giugno 1998

 

OGGETTO: PRESENZA PVC NEI GIOCATTOLI.

 

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PRESO ATTO

che nel 1996 Greenpeace ha condotto una ricerca sui giocattoli, scoprendo che quelli in PVC soffice possono contenere sostanze chimiche pericolose, talvolta in quantità considerevoli (oltre il 40%), e che queste sostanze possono essere rilasciate dal giocattolo stesso. Altre ricerche hanno dimostrato che alcuni dei composti individuati chiamati ftalati, non sono stati studiati in maniera tanto approfondita da poterne valutare la reale pericolosità. Gli effetti finora accertati vanno da disturbi a fegato e reni fino ad anomalie al sistema riproduttivo ed endocrino. L'inquinamento ed i prodotti tossici insidiano in particolare la salute dei bambini, che rischiano più dell'adulto a causa di molteplici fattori quali: vulnerabilità dei tessuti in rapida crescita, incompleto sviluppo delle barriere fisiologiche, meccanismi di disintossicazione immaturi.

Recentemente, la Chicco era stata costretta a ritirare dal mercato alcuni stimolatori gengivali che, per suzione o masticamento, aumentavano il rilascio di ftalati. Sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, Greenpeace ritiene che l'utilizzo del PVC nei giocattoli, soprattutto quelli destinati alla prima infanzia, ponga un inaccettabile ed evitabile rischio per la salute dei bambini. Il PVC, inoltre, è un materiale che causa innumerevoli danni ambientali in tutto il suo ciclo di vita: durante la produzione, rilascia nell'ambiente sottoprodotti tossici, tra cui diossine, e deve necessariamente essere combinato con additivi altrettanto tossici. Il CVM, sostanza intermedia nel processo produttivo del PVC è ad alto rischio di esplosioni. Durante il suo utilizzo alcuni additivi, come quelli usati nella pavimentazione, tendono ad evaporare e sono ritenuti cancerogeni. Altri ancora possono essere rilasciati per suzione (stimolazione gengivale) o per lisciviazione (abbandono all'aperto). In fase di smaltimento il PVC, se incenerito, rilascia non solo acido cloridrico, ma anche diossine ed altri organocloruri e, se messo in discarica, il lento rilascio di additivi tossici può portare alla contaminazione delle acque di falda. Molti materiali, plastici e non, possono essere usati al posto del PVC. Oltre al legno ed al tessuto, esistono molti polimeri che non necessitano dell'aggiunta di ftalati o di altri additivi;

CONSIDERATO

che i bambini e i neonati non possono scegliere;

CHIEDE ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

di attivarsi presso i coordinamenti pedagogici del Comune affinchè:

- siano informati i collettivi degli asili nido e scuole materne sul rischio legato all'utilizzo di PVC nei giocattoli;

- venga prestata la dovuta attenzione nell'acquisto di materiale ludico, avendo cura di controllare indicazioni specifiche delle sostanze che lo compongono e/o richiedendo le informazioni relative alle ditte produttrici sull'eventuale presenza di PVC contenuto in esso;

- di invitare le Associazioni di categoria del commercio ad attivarsi presso i propri associati per sensibilizzarli sul problema della presenza di PVC nei giocattoli per l'infanzia affinchè richiedano ai fornitori informazioni in tal senso, invitandoli inoltre a non acquistare e commercializzare tali giocattoli nei propri negozi, verificando inoltre i Paesi nei quali questi giocattoli vengono costruiti, nella consapevolezza che molti produttori utilizzano, nei Paesi del sud-est asiatico, mano d'opera minorile in condizioni di assoluto non rispetto dei più elementari diritti dei minori;

- presso asili nido, scuole materne, ludoteche e comunità alloggio siano sostituiti i giocattoli e gli oggetti contenenti il materiale di PVC con altri di materiale sicuramente non nocivo;

- di chiedere al Ministro competente di attivarsi in sede europea per normare, vietandolo, l'uso di additivi del PVC "morbido" nel materiale ludico destinato ai bambini sotto i 7 anni."