ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale il 22 giugno 1998

 

OGGETTO: RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A 35 ORE.

 

"IL CONSIGLIO COMUNALE

VISTO

- il grave problema della disoccupazione che coinvolge oltre 20 milioni di persone in Europa impedendo loro di partecipare attivamente alla vita economica e sociale;

- che i disoccupati in Italia sono circa 3 milioni;

- che a Torino la disoccupazione è al 12,5% e coinvolge oltre 100.000 persone in particolare giovani (uno su quattro non trova lavoro);

- che in alcuni quartieri della città (es. Vallette e Falchera) la percentuale si impenna drammaticamente fino a sfiorare il 40%;

- l'impegno formale del Governo Prodi in merito all'approvazione della legge riguardante la riduzione dell'orario di lavoro a 35 ore, auspicabilmente con il consenso delle parti sociali;

CONSIDERATO

- che la riduzione dell'orario di lavoro apre la possibilità di porre in termini concreti i problemi che riguardano la contrazione del tempo di lavoro a vantaggio della qualità della vita;

- che la drastica opera di risanamento dei conti pubblici attuata dal Governo Prodi per l'ingresso in Europa consente l'avvio di una nuova fase di sviluppo e di affrontare nel contempo l'annoso problema della disoccupazione;

- che la definizione per legge della riduzione settimanale dell'orario a 35 ore non dovrà ostacolare la contrattazione delle parti sociali per definire area per area, settore per settore, il suo utilizzo, condizione essenziale per creare nuovi posti di lavoro;

VALUTATO

- che in Italia la produttività per addetto è aumentata notevolmente e quindi il tempo necessario per produrre lo stesso quantitativo di merci va ogni giorno riducendosi;

- che la riduzione dell'orario può rappresentare il segno innovativo ed emblematico di una nuova politica economica che fa della lotta alla disoccupazione il suo elemento portante;

INDIVIDUA

la riduzione dell'orario di lavoro come una delle possibili leve per la soluzione della drammatica situazione della disoccupazione in concorso con altre misure (come ad esempio il Patto per il lavoro, ecc.) già concordate tra Sindacato, Confindustria, Governo ed in seguito assunte dal Parlamento;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

- a sollecitare il Parlamento e il Governo a approvare nei tempi previsti la legge quadro sulle 35 ore;

- a sollecitare il Parlamento affinchè avvii strumenti tesi a disincentivare l'utilizzo dello "straordinario" come unico strumento per fare fronte agli aumenti dei carichi di lavoro;

- ad invitare le parti sociali a mettere in pratica accordi finalizzati alla sperimentazione di forme innovative in materia di orario idonei a creare una relazione equilibrata tra i tempi di vita e di lavoro e ad essere strumenti efficaci nella lotta alla disoccupazione."