MOZIONE N. 5

Approvata dal Consiglio Comunale l'8 febbraio 1998

OGGETTO: PIANO DI SVILUPPO DELL'EDILIZIA PUBBLICA SOVVENZIONATA MEDIANTE L'ACQUISIZIONE E RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILI E AREE EDIFICATE AI SENSI ART. 11 LEGGE 179/92.

 

 

"IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Considerato che:

 

- nella Città di Torino non si attenua l'emergenza abitativa sia per il grande numero degli sfratti sia per le alte punte di disagio che il libero mercato delle abitazioni non è in grado di soddisfare;

- delle 750.000 unità immobiliari di Torino il 40% è in affitto, compresi gli alloggi ATC, mentre è di proprietà il 60% nel quale rientrano circa 30.000 alloggi vuoti per scelta della proprietà o perché degradati e inabitabili;

- quasi 3.000 sono gli sfratti esecutivi contro famiglie con reddito inferiore ai 30 milioni/anno che avrebbero perciò diritto ad accedere all'edilizia residenziale pubblica, la quale però non ha un patrimonio abitativo sufficiente a rispondere a questa domanda di case;

- alcune altre migliaia di famiglie torinesi, non disponendo di redditi sufficienti a sostenere gli alti costi del mercato libero della casa, sono costrette a coabitazioni, sovraffollamento, a vivere in alloggi non adeguati igienicamente;

- negli anni recenti il patrimonio abitativo pubblico si è ulteriormente ridotto per effetto delle vendite, consentite dalla legge, agli inquilini, ma i ricavi di tali vendite non sono stati reinvestiti in nuove abitazioni bensì a ripianare il pauroso deficit dell'ATC e ad avviare alcune manutenzioni straordinarie di qualche immobile residenziale pubblico;

- mancano del resto nella nostra città aree pubbliche su cui costruire nuove abitazioni popolari, mentre restano numerose e distribuite in tutto il territorio - compreso il centro cittadino - aree e edifici degradati, fatiscenti, inabitabili, che talvolta diventano ricetto di diseredati, clandestini e di attività non sempre lecite;

- rilevato con soddisfazione che l'ATC è riuscita a risanare il proprio bilancio e può quindi tornare ad assolvere il suo compito istituzionale di fornire una casa alle famiglie torinesi meno abbienti;

 

considerato che:

 

- il Consiglio Regionale del Piemonte con deliberazione 30 luglio 1996 n. 272 B 12411 ha emanato indirizzi e criteri per l'utilizzo dei fondi pubblici destinati all'edilizia sovvenzionata, indicando come priorità:

a) il recupero del patrimonio edilizio di proprietà pubblica

b) l'acquisizione di immobili da recuperare e relativa progettazione

- il Comune di Torino può pertanto presentare alla Regione B entro il 31 gennaio di ogni anno B programmi per l'utilizzo delle risorse proprie (ivi compresi i proventi delle vendite) e delle risorse regionali (circa 200 miliardi di fondi GESCAL) per l'acquisto e la ristrutturazione di immobili;

- sottolineata la necessità e l'urgenza di aumentare il numero degli alloggi pubblici disponibili con un piano di investimenti in grado di eliminare progressivamente l'emergenza abitativa nella nostra città e di contribuire nel contempo al risanamento e riqualificazione del territorio;

 

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

 

a iscrivere nel Bilancio di Previsione '99 e nel Piano Investimenti congrui stanziamenti destinati all'acquisizione e al recupero di immobili e aree edificate, per dare finalmente risposta alle domande insoddisfatte di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata a migliaia di famiglie torinesi;

 

a destinare all'edilizia sovvenzionata e alla locazione permanente per sfrattati gli immobili e le aree residenziali di cui può disporre la città, in virtù dei diritti edificatori comunali.