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L'Osservatorio sulle pubblicità offensive

Nel gennaio del 2002, il Comune di Torino ha revocato su proposta della Commissione Pari Opportunità il patrocinio ad una manifestazione che utilizzava come immagine pubblicitaria una donna che leccava una ruota. Successivamente, sono nate, con motivazioni diverse, nuove polemiche, su una pubblicità utilizzata all'interno del Film Festival Gay e su quella impiegata per la Fiera del libro.

Data la soggettività nella valutazione dell’opportunità di una pubblicità, la Commissione ha deciso di avviare nel mese di giugno una campagna di sensibilizzazione, sollecitando le cittadine e i cittadini a segnalare pubblicità ritenute offensive ed i relativi motivi, quali: messaggi lesivi della dignità delle persone; messaggi che tendono a collocare le donne in ruoli sociali di subalternità; i pregiudizi culturali e stereotipi fondati sulle discriminazioni di genere, appartenenza etnica, orientamento sessuale, abilità fisica e psichica, credo religioso.

Nel mese di settembre 2002, la giunta comunale su proposta dell’Assessora Paola Pozzi ha approvato una deliberazione che vincola i soggetti che collaborano con il Comune di Torino ad evitare l’utilizzo, nella comunicazione pubblicitaria, di linguaggi o contesti espressivi che possano risultare offensivi per la dignità delle persone.

I primi risultati della campagna di sensibilizzazione hanno evidenziato un’ampia gamma di sensibilità che non si fermano alle segnalazioni relative a pubblicità lesive della dignità della donna o basate su stereotipi discriminanti sul piano del genere, ma riguardano anche l’arredo urbano (pubblicità davanti alla Gran Madre), l’ambiente (pubblicità sulla raccolta rifiuti), la flessibilità nel lavoro e i funerali.

Non si è trattato di attivare forme di censura, relative tra l’altro ad ambiti nei quali l’amministrazione comunale non ha competenze ad intervenire, ma coinvolgere le cittadine ed i cittadini nella riflessione su una cultura delle pari opportunità, che rispetti le diverse sensibilità ed intelligenze.

Molte segnalazioni giunte sono relative a pubblicità esposte sui mezzi pubblici della Città; l'ultima in ordine di tempo è quella di una nuova compagnia telefonica piemontese, che ha utilizzato una parte del corpo femminile in modo piuttosto discutibile.

Nel mese di marzo del 2005, la Commissione Consiliare Pari Opportunità, ha partecipato al Convegno nazionale "L'insostenibile leggerezza della comunicazione - stereotipi e pregiudizi culturali in pubblicità", dedicato all'approfondimento delle questioni relative al rapporto fra comunicazione pubblicitaria e pari opportunità. Nell'ambito di questo convegno è stato presentato il progetto " L'insostenibile leggerezza della comunicazione", ideato e realizzato dall'Associazione Scambiaidee e promosso dalla Città di Torino, in collaborazione con l'Art Directors Club italiano.
Il progetto prevede la realizzazione di una campagna nazionale di sensibilizzazione sociale contro gli stereotipi ed i pregiudizi culturali nella comunicazione pubblicitaria e nel linguaggio dei mass-media.

Si ricorda che le segnalazioni possono essere fatte all'indirizzo e-mail: presidente.pariopportunita@comune.torino.it oppure scrivendo all' indirizzo postale:
Presidente Commissione Pari Opportunità
Piazza Palazzo di Città 1, 10122
Torino
oppure ancora inviando un fax al numero: 011.4422633.