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Torino, 23 ottobre 2001

 

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

Oggetto: AEM, rilievi negativi dell’Autorità per l’energia e inspiegabili carenze nei sistemi di rilevazione dati.

 

 

I sottoscritti Consiglieri

AVENDO APPRESO

Dalla stampa cittadina che una ispezione a sorpresa presso l’AEM, disposta ai primi di luglio dall’Autorità per l’energia elettrica e il Gas", avrebbe portato alla luce gravi anomalie e ingiustificabili carenze nel sistema di raccolta e gestione dati relativi alle interruzioni di servizio (fino alla completa mancanza dei dati, per certe aree, riferiti all’intero 2000);

RILEVATO

SOTTILINEANDO

Che l’AEM stessa, impegnata in una serie di ambiziose operazioni (dall’acquisto della rete Enel in città alla sfida della piena operatività dell’AES), ha ammesso carenze strutturali in questo settore strategico soltanto dopo la diffusione delle notizie sull’esito negativo dell’ispezione e che il Consiglio Comunale era stato irritualmente tenuto all’oscuro della vicenda;

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e il competente Assessore con quali modalità i vertici dell’Azienda, invece di abbandonarsi ad una frenetica quanto tardiva "caccia alla talpa", non intendano attivarsi per il futuro a garanzia di una gestione dei dati più trasparente, e, relativamente al pregresso emerso dall’ispezione dell’Autorità, per sapere:

 

 

 

 

  1. Quali siano le aree maggiormente interessate dalle correzioni e omissioni delle rilevazioni;
  2. Se, a fronte dell’inspiegabile mancanza di tabulati su intere aree di servizio per periodi superiori a un anno, della ricorrenza di tabulati compilati a mano "illeggibili per mancanza di data, poco inchiostro e utilizzo di carta non idonea", di tabulati addirittura corretti a mano, con la conseguente indisponibilità di dati oggettivi su cui operare i necessari riscontri in ordine alla verifica e di adempimenti contrattuali verso privati e di standard minimi richiesti dall’Autorità, non si debba pensare, nella migliore delle ipotesi, ad assoluta incapacità dei responsabili di massimo livello ad espletare le loro funzioni, volendo postulare la mancanza del dolo;
  3. Con quali modalità intenda AEM garantire ai clienti danneggiati dalle interruzioni di servizio di esercitare il loro buon diritto alla verifica dell’adempimento di clausole contrattuali comprendenti appunto "tetti" massimi di disservizio, oltre i quali sono previste penalità diverse;
  4. Come siano possibili tali gravi e prolungate carenze in questo delicato settore, atteso che per legge l’Azienda deve adottare procedure codificate secondo gli standard emessi dall’Autorità nazionale per l’energia, procedure previste senza possibilità di deroga anche per la certificazione di qualità;
  5. Con quali modalità e con quali costi sono state elaborate le procedure di raccolta dati, gestione e verifica degli stessi, di cui al punto precedente: eventuali consulenze, ruolo e numero di ore-lavoro di dipendenti dell’Azienda, documentazione relative agli audit e alla formazione del personale;
  6. Se, dopo la vicenda dei preventivi eccessivi per la manutenzione straordinaria sugli immobili del Comune, dei rilievi negativi dell’Autorità per l’energia, in pendenza del primo arbitrato sul contenzioso relativo al Pont-Ventoux, il management dell’azienda non intenda dare al Comune e agli azionisti segnali concreti che testimonino, al di là delle ambiziose strategie future, una continuità nelle tradizioni di solidità, efficienza e trasparenza dell’Azienda.

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA