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Torino, 2 Ottobre 2001

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

Oggetto: "CONTRIBUTO DELL'AMMINISTRAZIONE A ORGANIZZAZIONE DI RAVE-PARTY E SPACCIO DI STUPEFACENTI"

 

 

I sottoscritti consiglieri

PRESO ATTO

Che per il 20 ottobre esponenti del centro sociale denominato "Gabrio" avrebbero organizzato un "Rave Party" al parco della Pellerina, destinato ad attirare almeno cinquemila persone;

Che nel corso del Rave Party "evidentemente si farà uso di stupefacenti", come ha dichiarato di uno degli esponenti del centro sociale a "La Stampa";

Che gli organizzatori della manifestazione si sono rivolti al Comune per ottenere le autorizzazioni di suolo pubblico e gli allacciamenti, che l’Amministrazione ha concesso in tempi più spediti di quelli riservati agli organizzatori delle normali iniziative che si tengono in aree pubbliche;

RILEVATO

Che esponenti del Gabrio risulterebbero indagati per episodi di aggressioni ai danni di attivisti di Forza Italia nel corso della campagna elettorale del 2000 e che certamente sono indagati per un’iniziativa analoga (ma in dimensioni ridotte) a quella programmata per il 22/10, per detenzione e spaccio di stupefacenti;

SOTTOLINEATO

Che il "Rave Party" è stato a tutti gli effetti presentato come una vera e propria "fiera degli stupefacenti", una vendita di massa di droghe che verranno consumate sotto le finestre dei cittadini;

 

 

INTERPELLANO

 

 

 

 

 

 

 

Per sapere:

  1. Se l’Amministrazione abbia i titoli per abrogare dal Codice Penale il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti;
  2. Se non consideri un comportamento istituzionalmente scorretto il fornire in tempo record autorizzazioni, permessi, allacciamenti e forniture per un’iniziativa di stampo delinquenziale, e se tale comportamento, quando viene rivendicato dal Vice-Sindaco come "dovere istituzionale di collaborazione con i giovani" (sic!) non integri gli estremi dell’istigazione a delinquere e del concorso in reato;
  3. Se la volontà del Comune, così collaborativo con gli squatter e gli spacciatori di stupefacenti, debba essere interpretata come un gesto simbolico in favore della legalizzazione della vendita e del consumo pubblico e di massa delle droghe.

 

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA

Walter ALTEA

Agostino GHIGLIA