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Torino, 4 Settembre 2001

 

 

INTERPELLANZA

 

Oggetto: Passante ferroviario sotto la Dora: oneri aggiuntivi per la Città e tempi per la conclusione

 

I sottoscritti Consiglieri

PREMESSO

1) Che il Sindaco Chiamparino, in una serie di dichiarazioni rilasciate all’inizio del mandato, ha affermato che le linee fondamentali in materia di opere pubbliche, trasporti e viabilità sarebbero state le stesse dell’Amministrazione Castellani "ma con qualche proposta o modifica in più"

  1. Che da mesi continuano i lavori per il secondo lotto del Passante Ferroviario tra corso Vittorio Emanuele II e la stazione ferroviaria di Torino Dora e che il termine dei lavori per l’ultimazione delle opere ferroviarie per il secondo lotto ( quindi per permettere il transito dei convogli ferroviari) è fissato al dicembre 2005;

RILEVATO

SOTTOLINEANDO CHE

  1. I tempi occorrenti per la progettazione di un nuovo tracciato ferroviario di questo genere, che oltre a presentare problematiche particolari per sottopassare la Dora, comporta un nuovo studio del piano schematico della linea, la rivisitazione dell’interconnessione con la ferrovia Torino-Cerés e la progettazione della nuova stazione di Torino Dora convertita in fermata sotterranea, sono quantificabili in circa 180-200 giorni.
  2. Che gli oneri aggiuntivi di progettazione potrebbero aggirarsi sui 40 miliardi.
  3. Che all’approvazione del progetto la stazione appaltante, secondo il disposto della legge n° 109/94 (Legge Merloni ter) e successive modificazioni, il regolamento attuativo (DPR 554/99), il DPR n° 34/2000 (regolamento del sistema di qualificazione) per importi superiori al controvalore in euro di cinque milioni di dsp (diritti speciali di prelievo), per effettuare la valutazione di affidamento dei lavori necessita di tempi pari a circa 250-270 giorni prima dell’aggiudicazione dei lavori ad una impresa od associazione di imprese.
  4.  

     

     

     

     

     

     

  5. Che il maggiore onere finanziario per l’esecuzione dell’opera è quantificabile intorno ai 200 miliardi.

RILEVATO IN CONCLUSIONE

 

INTERPELLANO IL SINDACO

 

Per sapere:

  1. quali siano le ragioni di questa determinazione del Sindaco che comporta un considerevole onere aggiuntivo per la Città e uno slittamento dei tempi tale da compromettere la realizzazione del passante nei tempi previsti;
  2. Come intenda in Sindaco, che ha già richiesto approfondimenti alle Ferrovie, reperire le necessarie risorse finanziarie;
  3. Se non abbia considerato che la non funzionalità del passante nel 2006 comprometterebbe, in coincidenza con i Giochi Olimpici, l’intero sistema trasportistico regionale isolando la città e congelando di fatto il nodo di Torino, sede dei giochi e luogo di ospitalità di atleti, delegati e stampa, che dovrebbe paradossalmente essere aggirato con soluzioni di emergenza;
  4. Se abbia discusso con gli interlocutori istituzionali (Governo, Regione, Comitato Alta Velocità ecc.) l’impatto di questa ipotesi sul completamento dei collegamenti ad alta capacità con Lione e verso Milano;
  5. Perché il Sindaco tenga a porre le basi di una situazione così disastrosa, visto che i lavori del passante secondo l’attuale progetto stanno comunque procedendo secondo un cronoprogramma (con consegna nel dicembre 2005) da molti già considerato ai limiti del realizzabile.

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA

Walter ALTEA

Agostino GHIGLIA