INTERPELLANZA

(n. mecc. 2001 06335/02)

Oggetto: Ospedale San Giovanni Antica Sede

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I sottoscritti Consiglieri,

premesso che

• l’Ospedale San Giovanni Antica Sede rappresenta un grande patrimonio di capacità professionali e culturali ed è da sempre centro di diffusione della cultura oncologica in Piemonte, anche rispetto alla nascita di esperienze di assistenza domiciliare e agli interventi di palliazione ai malati terminali

• dai dati 2000, elaborati dal CPO Piemonte e ponderati per quantità e qualità dei ricoveri, l’Ospedale San Giovanni Antica Sede risulta aver prodotto il 3,4% di tutti i ricoveri oncologici in Piemonte, mentre come polo di Torino Est il complesso degli ospedali afferenti ha prodotto il 19,7%

• è necessario valorizzare le esperienze e le casistiche particolarmente significative (screening mammografico e sede nazionale per la formazione di personale medico e tecnico dei centri di senologia preventiva; chirurgia senologica con miglior tasso di identificazione del linfonodo sentinella secondo i parametri internazionali; casistica dei trattamenti radioterapici per mesotelioma pleurico e per tumori del capocollo collocabile tra i primi posti a livello nazionale; l’Unità Operativa di Gastroenterologia nota a livello internazionale per le ricerche clinico-scientifiche e per la sperimentazione italiana per la microcapsula con telecamera; preparazione centralizzata dei farmaci citostatici in sicurezza divenuta modello di riferimento italiano e contributo all’elaborazione delle Linee Guida nazionali attualmente vigenti)

considerato che

• tale struttura è stata fortemente penalizzata dai tagli ai finanziamenti alle aziende sanitarie disposti dalla giunta regionale

• sono state riportate dagli organi di stampa varie ipotesi di riorganizzazione, ridefinizione e accorpamenti non presentate formalmente a livello istituzionale

consapevoli

• della necessità di procedere in relazione ai bisogni di salute e all’epidemiologia ad una rivisitazione delle funzioni e delle peculiarità delle eccellenze oncologiche

gravemente preoccupati

• dal clima di precarietà e di incertezza che genera ansia e tensione tra cittadini, utenti e familiari e che si configura lesivo della dignità e della professionalità dei lavoratori

 

INTERROGANO

il Sindaco e l’assessore competente per sapere:

• quale sia il contesto di ridefinizione dei ruoli e delle funzioni entro il quale si colloca il futuro dell’ospedale San Giovanni Antica Sede;

• su quali basi e in funzione di quale prospettiva economica, organizzativa e strategica vengono considerate le rilevanti risorse anche recentemente investite nella struttura;

• come si intende valorizzare il grande patrimonio di esperienza, professionalità e cultura derivante dal forte senso di appartenenza ad una storia e ad una tradizione che è elemento di orgoglio per la città;

• quali azioni sono previste per tutelare l’utenza e, in particolare, i 4000 ricoverati e gli oltre 10.000 pazienti trattati in regime ambulatoriale presso il San Giovanni Vecchio Antica Sede;

• entro quale tempo si intenda assumere una decisione sull’assetto definitivo dell’ospedale per porre fine allo stato di incertezza che pregiudica la qualità dell’assistenza oncologica nellla Città di Torino.

 

 

Maria Lucia Centillo

Maria Pia Buronzo

Monica Cerutti

Andrea Giorgis

Anna Rossomando

 

Torino, 16 luglio 2001.