Città di Torino

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Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista

2001-1581

INTERPELLANZA

Oggetto: limitazioni dell'applicazione della L. 194/78.

PREMESSO CHE

la gestione a livello regionale della L. 194/78 ha prodotto una tendenza alla riduzione della disponibilità di posti letto per le IVG negli ospedali cittadini da cui risultano più lunghi i tempi di attesa e di esecuzione dell'intervento.

AVENDO APPRESO CHE

la Direzione Sanitaria dell'Ospedale Mauriziano ha comunicato in data 2/1/2001 la decisione, unilateralmente assunta, di ridurre il numero delle IVG settimanalmente praticate da 12 a 6 per asserite carenze di organico della Divisione di Ostetricia e Ginecologia e che gli interventi sono concentrati nella sola giornata di venerdì;

PRESO ATTO CHE

l’Ospedale Mauriziano è stato individuato come riferimento per i tre Consultori familiari dell’ASL 1 (Via Giolitti 2 bis, via San secondo 29 bis, via Principe Tommaso 4) con il più alto afflusso di utenza femminile richiedente potenzialmente tale tipologia di prestazione stante la loro ubicazione (zone di Torino Centro e di San Salvario)

CONSIDERATO CHE

la riduzione dell’attività di IVG praticata presso il Mauriziano determina notevoli difficoltà a rispettare i tempi obbligatoriamente previsti dalla legge 194/78, e che sono frequenti situazioni in cui a donne cui era stata rilasciata la prevista certificazione in prossimità della 12 settimana è stato negato dagli operatori di tale ospedale la possibilità di essere sottoposte all’intervento a causa di asserite difficoltà gestionali;

SOTTOLINEATO CHE

trattandosi di pubblico servizio obbligatoriamente dovuto, è inaccettabile che venga negato ai Consultori familiari di riferimento territoriale la disponibilità certa di un presidio cui indirizzare le donne richiedenti IVG senza che a queste sia resa difficoltosa la fruizione del diritto all’accesso ad una prestazione per la quale sono previsti rigorosi termini di scadenza;

CONSIDERATO INOLTRE CHE:

SOTTOLINEANDO

le più recenti disposizioni legislative che individuano il Sindaco quale referente unico e responsabile della salute dei cittadini;

TUTTO CIÒ PREMESSO

La/i sottoscritta/i consigliera/i

INTERPELLANO

Il Signor Sindaco e l’Assessore competente

 

PER SAPERE:

  1. se risponda a realtà che nelle situazioni di urgenza, scadenza del termine dei 90 giorni, la donna non venga ricoverata nel presidio di competenza, ma invitata a rivolgersi ad altro ospedale, di norma il Sant'Anna;
  2. quale è il fabbisogno di interventi di interruzione di gravidanza cittadino;
  3. come tale fabbisogno è distribuito nei vari consultori familiare e verso quali ASO è indirizzato;
  4. come sono organizzate le ASO di riferimento cittadine per soddisfare le richieste di IVG;
  5. quali accertamenti intendano effettuare nei Presidi ospedalieri e nelle ASO cittadine per accertare il rispetto del volume di attività di IVG previsto in ottemperanza alle norme vigenti e definito dal PSR.
  6. quali iniziative intendano assumere, nei confronti della Regione Piemonte, per contrastare il piano di riduzione degli interventi che risulta esteso ai presidi sanitari citati, anche in relazione alla definizione dei Piani Programmatici della sanità regionale.

 

 

Daniela Alfonzi Ennio Avanzi

 

 

 

Mario Contu Antonio Lo Bascio

 

 

Torino, 16 febbraio 2001