2007619/02

 

Torino, 23 agosto 2000

 

INTERPELLANZA

 

 

OGGETTO: TRAMVIA SASSI-SUPERGA.

 

PREMESSO CHE in seguito all’improvvisa interruzione del servizio della Tramvia Sassi-Superga i vertici dell’ATM dichiaravano agli ordini di stampa cittadina che:

- la spesa di 23 miliardi è stata utilizzata per un recupero conservativo del materiale mobile, degli impianti tecnologici e della via di corsa della Tramvia oltre ad eseguire i lavori di consolidamento delle opere civili (piattaforma stradale, galleria e ponti ecc.);

- che la Tramvia non può che funzionare con quel sistema di trazione e che il sistema utilizzato da sempre è quello in uso corrente su alcune linee di metropolitana;

- che l’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti Impianti Funicolari) vuole imporre alla ATM di passare da un sistema di standard tranviario ad un sistema ferroviario;

- che il collaudo integrale dell’impianto dopo i lavori di recupero conservativo di competenza per Legge non era strettamente necessario in quanto l’ATM aveva il dovere di richiedere tale collaudo soltanto nel caso di un impianto di nuova costruzione;

- che il personale adibito al funzionamento della Tramvia probabilmente era scioccato dalle domande degli ispettori incaricati dell’inchiesta;

- che il servizio potrà essere ripreso dopo un progetto tampone da sottoporre all’ufficio USTIF ed con la sola ipotesi di effettuare il servizio di andata e ritorno senza utilizzare gli impianti di comunicazione in stazione Sassi e di incrociamento al raddoppio.

I sottoscritti consiglieri

 

INTERPELLANO

 

il Sindaco e la Giunta Comunale:

 

 

  1. su cosa si intende per lavori di recupero conservativo degli impianti tecnologici e dell’armamento della via di corsa quando entrambi i sistemi hanno subito sostanziali modifiche nella costruzione utilizzando nuovi materiali (sostituzione delle rotaie portanti con altre di peso diverso ed attacchi diversi, nuova terza rotaia di contatto con profilo diverso e di alluminio, sistema di controllo della circolazione tipo ferroviario) e che quindi si vengono a configurare lavori di rinnovamento e non di recupero;
  2. se queste modifiche non dovessero essere preventivamente approvate dall’USTIF;
  3. perché i progettisti incaricati dall’ATM con gara pubblica non hanno verificato in quanto, corresponsabili in solido con la Società Appaltante, il rispetto delle disposizioni di legge per il collaudo delle opere progettate e dirette;
  4.  

     

     

  5. se è pur vero che la Tramvia non può funzionare con un diverso sistema di trazione ma non corrisponde a verità che il sistema di captazione della corrente di trazione, è identico a quello in uso presso alcune linee di metropolitane in esercizio, in quanto quello in uso sulla Sassi-Superga è a scorrimento con contatto del pattino di tipo verticale (a gravità) mentre quello in uso nelle metropolitane è orizzontale (a pressione);
  6. come sia possibile che il personale addetto alla movimentazione del materiale mobile e quello di condotta e di manovra abbia eseguito le manovre di partenza del convoglio senza l’ausilio dell’impianto A.C.E.I. (Apparecchiatura Controllo Elettrico Impianti);
  7. se risponde al vero, ovvero se il Sindaco e l’Assessore ritengono valida l’ipotesi secondo cui il suddetto impianto, realizzato e collaudato prima della chiusura per i lavori di restauro conservativo per garantire in sicurezza la circolazione dei convogli sia in uscita che in entrata sui deviatoi della stazione Sassi ed in corrispondenza del raddoppio per l’incrociamento dei convogli con rappresentazione grafica dello stato di efficienza e di controllo degli apparecchi di binario su un quadro sinottico in stazione Sassi, non fosse in servizio od il personale abbia ritenuto di operare senza l’ausilio di dette apparecchiature di sicurezza;
  8. ed infine come è possibile che si debba studiare un progetto tampone per potere riattivare l’esercizio in una fase transitoria quando molto probabilmente una lettura più approfondita e consapevole delle disposizioni di legge avrebbe consentito di evitare una brutta figura alla Città;
  9. che la fretta di volere inaugurare la Tramvia a tutti i costi entro la data del primo luglio, per ragioni di convenienza politica, dopo le complicazioni sorte nell’appaltare i lavori, i ritardi per il completamento delle opere civili e le difficoltà incontrate nella posa della sovrastruttura tranviaria e nella messa in servizio degli apparecchi del binario e dell’impianto A.C.E.I., la Direzione dell’ATM abbia convenuto di attivare il servizio trascurando alcune prescrizioni essenziali ma non obbligatorie per una gestione provvisoria e limitata nel tempo confidando sulla capacità del proprio personale;
  10. a quali conclusioni, a diverse settimane di distanza, sia arrivata l’indagine amministrativa che il sindaco avrà senza dubbio avviato tempestivamente per chiarire le responsabilità dell’incidente che per miracolo non è sfociato in una tragedia.

 

 

Ferdinando VENTRIGLIA

Agostino GHIGLIA

Giorgio CAVALLO