Servizio Centrale Consiglio Comunale 2000 00754/02

 

 

INTERPELLANZA AMense Scolastiche" presentata dai Consiglieri Comunali Gabri e Cantore in data 1° febbraio 2000.

Premesso che:

- il servizio di ristorazione nelle scuole dell'obbligo è regolato da appositi capitolati che indicano come devono essere preparati i circa 26.000 pasti caldi giornalieri;

- la Giunta Comunale ha approvato una deliberazione del 7 dicembre 1999 per una maggiore spesa per la fornitura di pasti per la refezione nelle scuole dell'obbligo, spesa indicata in Lire 4.044.903.846;

- il servizio mensa scolastica deve essere in grado di rispondere adeguatamente alle necessità degli utenti vigilando sulle esigenze alimentari dei bambini e degli adolescenti;

- l'età dello sviluppo (0-16 anni) è caratterizzata da fenomeni di crescita e maturazione che condizionano i fabbisogni nutrizionali qualitativi e quantitativi dei bambini e dei ragazzi e che li espongono alle gravi conseguenze dei deficit nutrizionali o degli eccessi alimentari;

- i suddetti capitolati prevedono due tipi di menù uno dei quali è il menù cosiddetto "in bianco";

- un articolo della Finanziaria recentemente approvata in Parlamento ha previsto che i menù di mense scolastiche si potranno arricchire dei prodotti lipici e biologici che l'agricoltura del nostro Paese è in grado di offrire;

- all'art. 59, comma 4, della Finanziaria 2000 si sancisce che le Istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche dovranno prevedere nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti biologici tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta;

- la norma prosegue stabilendo che gli appalti pubblici di tali servizi dovranno attribuire valore preminente all'elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti;

- con il D.L. n. 173/98 art. 8 comma 1 e successivo Decreto del Ministero delle Politiche Agricole 8/9/ 99 n. 350 si prevede, per i prodotti tradizionali, che vengano forniti elenchi predisposti dalle Regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni;

- nell'arco degli ultimi dieci anni la superficie coltivata nel nostro Paese con metodi biologici è passata da 15.000 ad oltre 550.000 ettari impegnando oggi circa 31.000 imprese agricole;

- sono 101, di cui una ventina in Piemonte, le denominazioni tutelate riconosciute a livello comunitario per il nostro Paese.

Tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri Comunali,

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:

1) se siano a conoscenza del provvedimento indicato nella Finanziaria 2000 relativo all'obbligo di prevedere nelle mense scolastiche l'utilizzazione di prodotti biologici tipici e tradizionali e di quelli a denominazione protetta;

2) se non reputino necessario oltreché doveroso rivedere i capitolati relativi alle mense scolastiche della Città di Torino che attualmente non seguono le direttive della Finanziaria 2000;

3) se non appaia opportuno un rinnovato impegno delle Istituzioni, vista l'importanza dell'argomento, aprendo contatti verso imprenditori agricoli quali ad esempio la Coldiretti che ha dimostrato sempre grande attenzione al tema della qualità dei prodotti ed il rispetto dell'ambiente.

 

F.to: Giuliana Gabri

Daniele Cantore