2004445/02

 

Torino, 19 maggio 2000

 

 

I N T E R P E L L A N Z A

 

 

Oggetto: Lavoratori del Comune assegnati a CSEA

 

I sottoscritti consiglieri

PRESO ATTO

Della sentenza con la quale il TAR Piemonte accoglie il ricorso di una ottantina di dipendenti comunali avverso la deliberazione 22\95 relativa alla definizione della pianta organica, disponendo il reintegro dei ricorrenti nell’organico Comunale;

RILEVATO

Che la Città di Torino deve ora ottemperare all’obbligo di esecuzione, pena il rischio di incorrere nella diffida del Magistrato;

CONSIDERATO

Che la convenzione del ’96 (del. N. 9602192/23), in relazione ai 270 dipendenti comunali originariamente assegnati alla Società consortile, recita : "Nel caso di cessazione degli effetti della convenzione per qualsiasi causa (termine, mancato rinnovo, risoluzione, disdetta o revoca, nullità, annullabilità ecc.), i rapporti di lavoro dei dipendenti di cui sopra proseguiranno con il Comune di Torino ai sensi dell’art. 2112 C.C.";

 

INTERPELLANO

 

Il Sindaco e la Giunta:

  1. Per quali ragioni non siano state previste, nella pianta organica del Comune, le posizioni relative ai dipendenti temporaneamente assegnati a CSEA ai sensi della convenzione, creando ora condizioni di difficoltà e problemi pratici e tecnico-normativi di ridisegno degli assetti del personale, problemi che devono ora trovare una soluzione nei tempi fissati e in esecuzione della sentenza del TAR;
  2. Nella non improbabile ipotesi che la convenzione Comune-CSEA, allo scadere del termine (30\6\2006) non venga rinnovata, quale sarà la posizione dei 135 lavoratori-fantasma (sui 270 originari) che il Comune ha assegnato a CSEA e che dovrebbero essere reintegrati nelle loro funzioni, ma non risultano sulla pianta organica;
  3. Se corrisponda al vero che l’Assessore al Lavoro della Città, invece di attivarsi per dare al più presto esecuzione al provvedimento del Tribunale Amministrativo e di cercare una compensazione all’ingiustizia subita dai dipendenti comunali della F.P., avrebbe dato disposizioni agli uffici, insieme ad altri suoi colleghi di Giunta, per un ricorso al Consiglio di Stato.

 

Ferdinando VENTRIGLIA Agostino GHIGLIA Giorgio CAVALLO