Torino, 10 gennaio 2000

 

 

INTERPELLANZA AL SINDACO

DI TORINO

Oggetto: Palazzo a Vela.

Il sottoscritto Consigliere Comunale Raffaele Costa

Premesso che

con delibera del 23/03/1992 mecc. N. 9202021/46 divenuta esecutiva il 22/10/1996 il Comune di Torino ha affidato la gestione del Palazzo a Vela di Via Ventimiglia 145 ad una società privata, la Turin Marathon;

l'immobile che contiene numerose strutture sportive che devono essere messe a disposizione del pubblico viene gestito con finanziamenti cospicui del Comune e con proventi di privati cittadini che pagano l'utilizzo degli impianti sportivi (in particolare con il pagamento di tessere annuali);

dal 1° dicembre 1999 (per circa 20 giorni) è stato impedito l'accesso dell'impianto al pubblico in quanto la società che gestisce il palazzo ha concesso la struttura al partito dei Democratici di Sinistra per la realizzazione del Congresso Provinciale in programma il 18 e 19 dicembre 1999;

secondo quanto disposto dalla delibera di concessione il Comune ha stabilito che l'uso dell'impianto deve essere volto in via prioritaria ad attività sportive (quale è la destinazione naturale della struttura) riservandosi altresì di revocare a semplice richiesta nel caso in cui agli impianti od ai manufatti venga data una destinazione diversa;

la realizzazione di raduni politici non rientra negli ambiti propriamente sportivi cui è destinata la struttura soprattutto se si considera che la realizzazione delle opere per il congresso ha impedito l'accesso agli utenti (che pagano regolarmente alla società concessionaria tessere annuali di ingresso del valore di L. 100.000) per un periodo ben maggiore rispetto ai due giorni previsti per la manifestazione;

chiede di sapere

per quanti giorni l'impianto è stato inaccessibile agli utenti con particolare riferimento alla pista di atletica;

se gli impianti sportivi sono stati danneggiati dalle opere realizzate per la manifestazione politica;

per quali ragioni l'Amministrazione Comunale ha tollerato simili distorsioni della destinazione della struttura senza far valere alcuna ragione di difesa degli utenti nei confronti della società che gestisce l'impianto.

On. Raffaele Costa