2001536/02

 

Torino, 24 febbraio 2000

 

INTERPELLANZA

Oggetto: Periodico "Pensiero Comune" 

I sottoscritti consiglieri

PRESA VISIONE

Dell’ultimo numero di "pensiero Comune", periodico di comunicazione interna della città di Torino, e in particolare delle garbate e misurate risposte del direttore generale alle lettere dei lettori;

RILEVATO

Che nel giornale, che si propone come strumento di comunicazione interna e informazione di servizio, in risposta a un lettore dubbioso sull’acquisto del crocefisso del Giambologna, l’ing. Vaciago delicatamente risponde: "Un Ente che spende 800 miliardi per il personale…troverà sempre le risorse per fare le cose giuste anche nel campo della cultura…senza bisogno delle ironie degli amici né delle polemiche artificiali dei disinformati"; e a un altro, colpevole di aver segnalato che dopo gli annunci mancano i fatti concreti, in termini di investimenti in strutture e attrezzature per gli uffici del Comune, il Vaciago signorilmente replica " I suoi colleghi…si dimostrano più aperti di lei. Non si preoccupi. Anche i vecchi conservatori sono molto utili";

INTERPELLANO

Il sindaco;

  1. Se i 9,5 miliardi del Progetto speciale Comunicazione (stanziati nel ’99 e confermati nel bilancio 2000) debbano servire per diffondere anche a mezzo stampa gli insulti e gli epiteti distribuiti dal direttore generale, di solito verbalmente, a qualsiasi dipendente del Comune di Torino che non dimostri una fede cieca nelle capacità e nella missione salvifica del City Manager;
  2. Se il pesante intervento dell’Ing. Vaciago a proposito della delicata questione dell’acquisto del Crocefisso non configuri una gravissima interferenza nell’operato del Consiglio e della Giunta, le cui deliberazioni in merito non necessitano di chiose da parte della persona incaricata di "far funzionare" il Comune;
  3. Se, in presenza di questi inquietanti segnali sulle pubblicazioni che dovrebbero essere di comunicazione istituzionale, il Sindaco non intenda, d’intesa con la conferenza dei capigruppo, trovare opportune forme di garanzia del rispetto dei ruoli di ciascuno e a tutela dell’onorabilità della città e dei suoi 13.000 dipendenti da un Direttore, la cui esuberanza caratteriale sconsiglia di individuare come soggetto incaricato di comunicazione.

 

Ferdinando VENTRIGLIA

Agostino GHIGLIA

Giorgio CAVALLO