INTERPELLANZA

oggetto: "immigrate/i con permesso di soggiorno espulse/i dai dormitori per i senza fissa dimora."

PREMESSO CHE:

  1. il Comune ha istituito uno sbarramento all’accesso nei centri notturni per le/i senza fissa dimora immigrate/i (provviste/i di regolare permesso di soggiorno);
  2. tale sbarramento è già stato applicato almeno nel centro sito in strada Castello di Mirafiori;
  3. l’Assessore all’assistenza Lepri ha pubblicamente difeso la scelta di contigentare i posti per immigrate/i regolari nei centri notturni per le/i senza fissa dimora;
  4. il freddo notturno di questi giorni mette a serio rischio la vita delle/dei molte/i senza fissa dimora (italiane/i, immigrate/i con permesso di soggiorno, immigrate/i senza permesso di soggiorno) come dimostra il caso di un ragazzo nordafricano trovato in coma per il freddo in via Gerdil e salvato all’ultimo momento da un volontario;
  5. risulta essere in continuo aumento, a causa delle scelte economiche e sociali degli ultimi governi, il numero dalle/dei italiane/i che vivono in strada e che si aggiungono alle/agli immigrate/i più sfortunati

CONSIDERATO INOLTRE CHE:

  1. Ai fini del presente capo, costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza o l’origine nazionale o etnica, la convinzione e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l’effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica.
  2. In ogni caso compie un atto di discriminazione:

a) il pubblico ufficiale o la persona incaricata di pubblico servizio o la persona esercente un servizio di pubblica necessità che nell’esercizio delle sue funzioni compia od ometta atti nei riguardi di un cittadino straniero che, soltanto a causa della sua condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza, religione, etnia o nazionalità, lo discriminino ingiustamente.

le/i sottoscritte/i consigliere/i

INTERPELLANO

il Sindaco per sapere:

  1. Se era a conoscenza del documento preparato dall’Ufficio adulti in difficoltà e dall’Ufficio stranieri che ha fissato la soglia del 20% per le/gli immigrate/i.
  2. Se non ritenga tale provvedimento, vissuto da una parte della popolazione torinese come discriminatorio e xenofobo, un ulteriore infortunio dell’Assessore Lepri referente degli uffici suddetti.
  3. Se non ritenga che questo "infortunio" dell’Assessore sia in linea con i precedenti (progetto di ghettizzazione del campo nomadi tra discariche e canili, esternazioni offensive per parte della comunità islamica di Torino) e che quindi, per salvaguardare l’immagine di Torino, non ritenga necessario ritirare all’Assessore le deleghe.
  4. Se non ritenga sia stato esautorato il ruolo del Consiglio Comunale regolando l’accesso ai centri notturni dei senza fissa dimora in assenza di un Regolamento discusso e votato dal Consiglio stesso.
  5. Quali siano le cause che hanno determinato l’inadeguatezza delle strutture del Comune a far fronte ad una vera e propria "emergenza sociale" quale quella dell’aumento delle/i senza fissa dimora.
  6. Come intenda porre rimedio a tale inadeguatezza.
  7. Se non ritenga immorale e insopportabile per una amministrazione di centrosinistra spendere miliardi per acquistare il Crocefisso del Giambologna, per costruire la cancellata di Piazza Carlo Felice, per iniziative quali "Luci d’Artista" quando non è riuscita a dare risposta all’emergenza sociale di fornire un ricovero notturno a coloro che non hanno dimora.
  8. Se non ritenga contraddittorio quanto avvenuto nella struttura di strada Castello di Mirafiori con quanto affermato da Lei il 15 novembre 99 e cioè che la Sua giunta agirebbe per permettere alle/i cittadine/i italiane/i e straniere/i di vivere "insieme" e non "accanto".

 

Ennio Avanzi Daniela Alfonzi Mario Contu Marco Revelli

 

 

 

Torino 22 novembre 1999