Sì TAV, no TAV qual è la posizione del Sindaco?

Sono passati pochi mesi dall’elezione del primo cittadino, che pare avere poche idee e pure confuse. Una delle prime contraddizioni del neo sindaco è su un argomento che tiene banco da anni: la TAV.
“Tanti controsensi – spiega Giuseppe Iannò – che mi hanno portato a presentare un’interpellanza, per fare un po’ di chiarezza sulle posizioni del Sindaco”. In campagna elettorale si era detto favorevole alla Tav e lo aveva anche ribadito, quando è intervenuto nella riunione del Consiglio metropolitano del 16 dicembre 2021, comunicando la decisione di rientrare nell’Osservatorio Torino – Lione alla vigilia della Conferenza intergovernativa italo-francese. Un’infrastruttura essenziale, secondo il Sindaco, per il territorio con il pieno e totale sostegno dell’Amministrazione comunale alla realizzazione dell’opera.
Impegno coerente quando Lo Russo occupava i banchi dell’opposizione e il 27 gennaio 2020 protestò contro la decisione di Appendino.
Eppure soltanto pochi giorni fa è caduto in piena contraddizione con l’insediamento del nuovo consiglio della Città Metropolitana, nominando quale vicesindaco Jacopo Succo, esponente no TAV.
Ma all’interno della stessa maggioranza del Sindaco ci sono posizioni dichiaratamente contrarie alla TAV ad iniziare dalla Giunta con l’Assessore Jacopo Rosatelli e in Consiglio con Sara Diena di Sinistra Ecologista, dichiarati oppositori dell’Alta Velocità.
Sui social la consigliera Sara Diena non ha mai nascosto la sua posizione, che ha cercato di spiegare con un post, dai contenuti inesatti. A iniziare dalla tempistica di consegna del progetto. La conferma di fine lavori è prevista nel 2030 e la messa in esercizio nel primo semestre del 2031 (nulla a che vedere con i numeri pubblicati dalla collega).
I costi, invece, sono lievitati a causa del rincaro dei prezzi delle materie prime che sta colpendo tutti i settori dopo la pandemia, in ogni caso è un dato che sarà da valutare solo a fine 2022 anche in base al tasso di inflazione.
L’unica vera sollecitazione che è arrivata dalla Corte dei Conti UE a Francia e Italia, riguarda il fatto che i due Stati si impegnino a rispettare il cronoprogramma previsto per l’opera. A differenza di quello che il movimento NoTav vorrebbe farci credere, l’Unione Europea si continua a dimostrare assolutamente favorevole all’opera, al punto che ha deciso di cofinanziare anche la tratta nazionale e sollecitando il rispetto dei tempi.
Sempre durante la campagna elettorale sono emerse molte criticità evidenziate dalla società civile, come quella del Presidente degli
Industriali torinesi. La città dal 1996 al 2019 non solo ha perso 18 punti di PIL rispetto a Milano, ma ha perso 8 punti di PIL rispetto alla media nazionale. Il calo della crescita ha impoverito la città che è tra le prime per disoccupazione giovanile, ma anche tra le prime città per aumento della povertà.
“Una condizione che colloca l’area Metropolitana torinese – prosegue Iannò – solo al 41^ posto in Europa tra le 44 aree metropolitane con oltre 1,5 milioni di abitanti (la 42esima è Napoli) e pensare alla Grande Torino come la base per la ripartenza sembra quanto meno molto riduttivo.
Il Gruppo Consiliare Torino Bellissima è convintamente a favore dell’Alta Velocità Torino-Lione, un’opera che serve a Torino e all’Italia e che sarà volano di crescita e sviluppo. La Torino-Lione è l’anello centrale del Corridoio ferroviario europeo che collegherà Algeciras con Budapest e che a Lione troverà la linea che porterà a Parigi e a Londra. È la grande infrastruttura ferroviaria (e cioè green) che rimetterà Torino al centro degli scambi commerciali e turistici dai quali arriverà la spinta per l’uscita
da vent’anni di declino e difficoltà.
Chiediamo all’attuale Amministrazione di avere una posizione chiara e avulsa dalle posizioni apertamente NoTav di una parte della
maggioranza e mantenere soprattutto gli impegni presi. Compito del Sindaco sarà anche quello di non mettere in discussione, all’interno del Consiglio metropolitano, le contrarietà all’Alta Velocità, espresse da alcuni esponenti dell’Ente.
Infine, conclude Iannò, vorremmo conoscere quali sono gli investimenti previsti per le opere necessarie al territorio.