Affrontare un percorso di selezione, a tutti i livelli e per ogni profilo professionale, racchiude in sé una serie di sacrifici in termini di tempo ed energie che andrebbero valorizzati e capitalizzati. A questo si unisca il fatto che bandire nuovi concorsi è un costo, non irrilevante, per le casse comunali. Nello specifico per la selezione pubblica S.P. 01/23 per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 30 posti nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione – funzionario pedagogico – sono state stilate due graduatorie, una per insegnante scuola infanzia e l’altra per educatore nido infanzia.
Ora, la nostra richiesta è molto semplice e vale per tutte le altre graduatorie attive nella città di Torino: facciamo fronte alle note carenze di personale “pescando” prioritariamente da queste graduatorie, in modo da premiare chi ha affrontato con impegno le prove e ha ottenuto l’idoneità finale, e parallelamente garantire economicità ed efficienza evitando nuove, lunghe e dispendiose prove concorsuali da bandire. Auspico che la giunta estenda la validità della graduatoria a beneficio di altri Comuni (oltre ai 5 attualmente previsti) e possa attingere il maggior numero di idonei prima della fine del presente mandato amministrativo.