Olimpiadi, Appendino corre da sola

La Sindaca e la maggioranza decidono di proseguire da soli sul tema della candidatura olimpica #TO2026. Approvano una delibera contraddittoria, da un lato affermando di volersi candidare e contemporaneamente mettendo paletti e condizioni al CONI, mal celando dubbi e perplessità sul fatto che le olimpiadi siano un’occasione di sviluppo per Torino e per le sue valli.

Abbiamo un’eredità da valorizzare, con uno dei pochi eventi olimpici chiusi con bilancio in attivo e con appalti regolari, ma per tenere in piedi una maggioranza risicata la sindaca è costretta a cedere al ricatto di alcuni dei suoi che vogliono aprire un’indagine a 12 anni di distanza: ma su cosa poi?

Appendino si conferma debole, incapace di gestire la sua maggioranza, e per questo deve dare ai suoi dissidenti segnali paralleli, come la consegna del dossier No TAV al ministro Toninelli. Manco fosse una partita a scopa in cui si butta giù una carta e se ne prende un’altra.

Sono fermamente convinto che Torino 2026 possa essere un’occasione importante per la città, esattamente come detto nell’ordine del giorno presentato come minoranze, che il M5S ha voluto sostituire con la sua delibera sibillina. Ho preferito astenermi dal voto, non riconoscendomi in un percorso che giudico incoerente e che sin dall’inizio Appendino non ha voluto condividere con tutte le forze politiche.

Continuerò in ogni caso a tifare per Torino e le valli olimpiche, che sono sicuramente la candidatura più forte che il CONI possa esprimere a livello nazionale.

Francesco Tresso
Capogruppo Lista Civica per Torino