Da Pd e Appendino dovere di chiarezza verso la Città

Alla luce delle notizie secondo cui la Procura di Torino intende procedere contro ignoti per falso in atto pubblico in relazione ai conti del Comune e delle partecipate Infra-To e Gtt, desidero esprimere l’augurio, per il bene e per l’immagine di Torino, che l’inchiesta si risolva nel migliore dei modi per gli eventuali indagati. Rilevo, però, che al momento c’è stato troppo silenzio da parte di due attori importanti: il PD e il sindaco Appendino.Il PD e l’ex assessore Passoni dovrebbero uscire dal loro mutismo e dare tutte le spiegazioni possibili sulle vicende al centro dell’indagine, respingendo, se ritengono, le accuse.
La stessa cosa, per altre ragioni, mi attendo che la faccia il sindaco Appendino. Che cosa significa affermare, come lei ha fatto, che ha dovuto far firmare il Bilancio perché diversamente avrebbe dovuto interrompere i servizi? Sta forse dicendo che era a conoscenza che qualcosa non andava? Su quali basi ha fatto le sue affermazioni? Non è sufficiente affermare di aver chiesto alla Corte dei Conti, perché chiedere è una cosa, presentare un esposto è tutt’altra cosa.
Non essendo mai stato un giustizialista, né avendo intenzione di diventarlo contro nessun avversario, esprimo l’augurio che tutto sia chiarito e che nessun reato o addebito emerga dalle inchieste. Tanto il PD quanto la Appendino hanno però il dovere della massima chiarezza nei confronti dei torinesi.

Osvaldo Napoli