Gtt: un piano industriale 2017/2021 e un tavolo con Regione e Governo

Un modello di tram utilizzato prevalentemente negli anni '80, è ancora oggi utilizzato su alcune linee

L’assessora Maria Lapietra ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, ad un’interpellanza generale su futuro di Gtt.

Come noto, Gtt presenta una grave tensione finanziaria accumulata negli ultimi anni”, ha esordito l’assessora, che ha aggiunto come ciò abbia avuto, come conseguenza, l’obsolescenza del parco mezzi circolante con relativo peggioramento del servizio.

Il management di Gtt, ha affermato, insieme ad una equipe di advisor, sta elaborando un piano industriale per il periodo 2017 – 2021 che prevede l’ottimizzazione dei processi e il rilancio degli investimenti.

Inoltre sono stati istituiti tavoli di lavoro con la Regione Piemonte, l’Agenzia per la Mobilità, e la Città e la società stessa volti ad affrontare la questione dei crediti verso l’Agenzia.

E’ in fase di predisposizione l’intesa transattiva tra Gtt e InfraTo circa il giusto conteggio dei canoni che ha determinato i disallineamenti nel 2014 e nel 2015, nei loro bilanci per evitare il riproporsi degli stessi nel 2016.

La Città, ha continuato l’assessora, ha predisposto con Gtt una bozza di convenzione volta a regolare il cadenzamento del debito pregresso relativo ai mutui per l’acquisto di motrici tranviarie e al riconoscimento degli interessi moratori.

Una volta definito il piano, e attestato da una società terza come richiesto da Regione Piemonte, sarà possibile procedere al piano di esercizio 2016. La predisposizione del piano dovrà trovare raccordo con la definizione del bilancio di esercizio 2016 che al momento non risulta approvato.

Sono in corso di definizione, ha concluso Lapietra, le attività concordate e discusse al tavolo del Governo e la Regione Piemonte per ottenere stanziamenti finanziari necessari a sostegno dei fabbisogni individuati da l piano stesso.

L’obiettivo della società è quello di realizzare il piano per recuperare idonee condizioni economiche e finanziarie senza ricorrere ad alcuna procedura straordinaria.

All’intervento dell’assessora Lapietra è seguito il dibattito.

Alberto Morano (Lista civica Morano) ha invitato l’assessora, che a suo dire non ha fornito alcuna risposta, a ricordare che GTT è al 100% proprietà del Comune e che vanta crediti per 80 milioni verso Palazzo Civico. Morano ha anche espresso dubbi sulla convenzione GTT-Comune per il ripianamento del debito e sulla possibilità di far riferimento a detta convinzione per l’assestamento di bilancio. GTT ha debiti per 540 milioni e la redazione del piano industriale è stata affidata a chi ne ha causato il dissesto, ha aggiunto l’esponente dell’opposizione, che ha segnalato inadempienze del Comune su varie norme di legge, sottolineando come GTT abbia bisogno di un piano industriale credibile, di una ricapitalizzazione, di un sistema tariffario coerente. Se il Comune non è in grado di ricapitalizzare, ha concluso Morano, oppure si fa ricorso ad una procedura concorsuale (con rischio di fallimento) si cede la maggioranza societaria a un soggetto terzo che si impegni a ricapitalizzare l’azienda.

 

Anche Stefano Lo Russo (PD) ha definito insoddisfacente la risposta dell’assessora, esprimendo dubbi sulla stesura del piano industriale e segnalando come GTT sia tutt’oggi ancora senza bilancio. GTT, ha bisogno, secondo il consigliere dem, di un piano industriale credibile nelle cifre, chiaro sugli intenti e trasparente, perché si tratta di un’azienda pubblica che fornisce un servizio pubblico importantissimo. Lorusso ha attaccato la maggioranza perché priva di idee su un’azienda di 5000 dipendenti, criticando inoltre come l’alleanza GTT-Arriva in vista della gara regionale sia stata fatta senza procedura di evidenza pubblica. Lo Russo ha concluso reclamando un’operazione di evidenza pubblica per lo sviluppo finanziario e industriale di GTT. Concorde con i colleghi Osvaldo Napoli (FI), che ha denunciato il silenzio assordante della Giunta di fronte a una situazione che deriva dal passato, segnalando come il rivolgersi al Governo e alla Regione sia in contraddizione con la tradizione del “far da soli” propria del M5S.  Per Roberto Malanca (M5S) la risposta dell’assessora è stata esauriente e il piano industriale non è un banale documento che si possa improvvisare, comprendendo aspetti economico-finanziari, operativi gestionali. Il piano industriale di GTT è in elaborazione, dovrà essere reso credibile dalle risorse e dalla loro destinazione e lo discuteremo quando sarà definitivo ha aggiunto Malanca, il quale ha concluso riaffermando che la maggioranza intende che GTT resti pubblica e continui a rappresentare il cardine della mobilità cittadina.

 

Nella replica l’assessora Lapietra, si è rammaricata di come sia stato possibile in passato ridurre in tale condizioni la società di trasporto di tutti i cittadini.

“Negli ultimi cinque anni, ha affermato, si sono creati 73 milioni di disallineamenti ma mai nessuno si è chiesto perché. La società ha 560 milioni di debiti ma ha anche 360 milioni di crediti”.

Abbiamo cercato di non creare più disallineamenti. E’ assurdo che i bilanci di Gtt e InfraTo non combacino. La Città salderà i debiti con Gtt e recupererà i crediti con la Regione. Regione, Agenzia Comune InfraTo, Gtt e Ministero si siedono per la prima volta allo stesso tavolo e si parlano. Mi chiedo perché non sia stato fatto prima.

Gtt troverà nuova vita grazie all’aiuto di Ministero e Regione, ha concluso. Non si tratta di aiuto politico ma di aiuto da parte di chi ha gestito il fondo nazionale e regionale dei trasporti”.

 

 

F.D’A. – C.R.