Una petizione per non vendere la scuola “Principe Vittorio Emanuele”

La petizione di iniziativa popolare al Consiglio comunale, presentata questa mattina a Palazzo Civico durante un Diritto di Tribuna e firmata da 1430 torinesi, chiede all’Amministrazione di non inserire nella lista degli immobili da vendere all’asta, l’edificio sede della scuola  di corso Unione Sovietica 170 (Circoscrizione 2). Nel sostenere l’iniziativa, i firmatari sottolineano come la scuola rappresenti da oltre ottanta anni un’eccellenza del territorio, un significativo punto di riferimento per le famiglie che hanno deciso, nel corso del tempo, di affidarsi agli elevati parametri educativi messi in campo dal personale docente. La scuola, nata nel 1936 per volontà delle suore Domenicane, dal 1994 è gestita dalla Cooperativa Sociale (senza fini di lucro) ed è una realtà consolidata in una zona di confine fra il quartiere Santa Rita e il borgo Filadelfia. Scuola dell’infanzia e scuola primaria, dal 2000 hanno anche ottenuto la parità scolastica diventando, di fatto, servizio pubblico. Per tutta questa serie di motivi, i presentatori della petizione auspicano che la scuola possa continuare ad usufruire del rinnovo della concessione da parte del Comune di Torino e non venga inserita in una eventuale lista di immobili che la Città decidesse, in futuro, di vendere.

Marcello Longhin