Semaforo verde per il Documento Unico di Programmazione 2021-23

L'orologio collocato sulla facciata seicentesca del Palazzo Civico

Via libera dal Consiglio comunale,  con 21 voti favorevoli e 14 contrari, alla delibera del Documento Unico di Programmazione 2021-23 (DUP). Con questo atto, vengono espressi oltre agli indirizzi strategici e operativi anche i dati finanziari, corrispondenti al bilancio, a dimostrazione della sostenibilità dei predetti obiettivi.

Il DUP è il documento che individua gli indirizzi generali di programmazione riferiti all’intero mandato amministrativo (con particolare riferimento per l’organizzazione e le modalità di gestione dei servizi pubblici, tenuto conto anche del ruolo delle società partecipate), la disponibilità e la gestione delle risorse umane. Il documento programmatico è infatti composto da due Sezioni: quella strategica (SeS), avente come orizzonte temporale il mandato quinquennale, e quella operativa (SeO), di portata triennale, che ne sviluppa i contenuti, articolati in “missioni”, garantendone il raccordo con i programmi di spesa del bilancio. La Sezione operativa definisce, inoltre, gli indirizzi in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili, i lavori pubblici a livello triennale, gli acquisti di beni e servizi su base biennale, il fabbisogno di personale a livello annuo e triennale, nonché le eventuali alienazioni e valorizzazioni di beni patrimoniali.

Presentando il DUP – un corposo documento di oltre 400 pagine –   l’assessore Sergio Rolando ha anche svolto la relazione  sul Bilancio Preventivo 2021- 23 comprensiva di elementi di analisi sul quadro economico a livello nazionale e internazionale, anche alla luce delle prospettive incerte determinate dalla pandemia in corso ormai da un anno.  “(…) Con la deliberazione di assestamento generale del Bilancio 2020 approvata dal Consiglio – ha spiegato l’assessore – siamo intervenuti inizialmente sulle agevolazioni TARI a favore delle famiglie, delle attività economiche e commerciali e sulla riduzione delle aliquote IMU sui canoni di locazione.

Più in dettaglio, si è proceduto alla diminuzione degli stanziamenti di entrata per 130 milioni, in considerazione delle riduzioni già registrate e di quelle stimate. Sono state contabilizzate le prime quote di maggiori entrate per trasferimenti compensativi dallo Stato per oltre 63 milioni e le minori spese ottenute grazie all’attenzione posta alla rinegoziazione dei mutui che ci ha portato ad un risparmio superiore ai 50 milioni di euro. La conseguente diminuzione del Fondo credito di dubbia esigibilità e le ulteriori minori spese hanno quindi reso possibile già in fase di assestamento 2020 la destinazione in spesa di circa 19 milioni di euro ad interventi finalizzati a fronteggiare la situazione emergenziale. Con la deliberazione di salvaguardia 2020 abbiamo registrato ulteriori maggiori entrate da fondi ministeriali per quasi 10 milioni di euro che ci hanno permesso di finanziare ulteriori accantonamenti a favore delle categorie economiche e sociali colpite dalla pandemia e, per iniziare a mettere i conti in ordine, abbiamo provveduto per l’esercizio 2021, all’inserimento del disavanzo di amministrazione derivante dalla deliberazione del Consiglio Comunale del 14 settembre 2020 con la quale è stato disciplinato il passaggio al metodo ordinario di calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Con altre variazioni di Bilancio (…) altre risorse sono state destinate al superamento di situazioni di difficoltà (…) Tornando invece all’attuale Bilancio 2021/2023 – ha aggiunto l’assessore Rolando –  che arriva al termine di un anno durante il quale abbiamo messo in campo ogni azione possibile per accompagnare le famiglie e le imprese che reggono il nostro tessuto economico, si è proceduto, sostanzialmente, ad una riduzione di tutte le previsioni relative a tipologie di entrate colpite in negativo dalle misure di contenimento e ad inserire previsioni di trasferimenti statali compensativi delle minori entrate, così come avvenuto nel corso del 2020.

Siamo riusciti a lasciare invariati gli stanziamenti storici pre-Covid per il comparto sociale, cultura, sport, giovani e per l’attività delle Circoscrizioni. Evidenzio, piuttosto, un notevole aumento degli stanziamenti dei Servizi educativi connesso al potenziamento del personale scolastico, all’adeguamento delle strutture e all’aumento dei costi per la distribuzione dei pasti in condizioni di sicurezza. Per quanto riguarda le spese di investimento finanziate con mutuo si prevedono finora stanziamenti per circa 30 milioni. Tutte le nostre previsioni non potranno però prescindere dalla grave e straordinaria situazione che l’emergenza pandemia ha determinato in questi ultimi mesi, e quindi saranno immediatamente adeguate in base ai principi di flessibilità dei bilanci previsionali.

Ci aspettano mesi incerti – ha sottolineato Rolando – ma li affronteremo, anche in questo esercizio, con i conti in ordine. A chiedercelo oltre alla nostra coscienza civica resta sempre la Corte dei Conti. (…) Tuttavia, nonostante il contesto, non ci siamo dimenticati di mantenere saldo l’impegno in ordine alle azioni previste dal Piano di Interventi approvato dal Consiglio comunale nel 2017 e il Pluriennale è stato predisposto in coerenza con l’obiettivo che ci eravamo posti di ridurre lo squilibrio strutturale ancora esistente tra spese correnti ed entrate correnti. Al netto delle maggiori spese connesse all’emergenza Covid, abbiamo pertanto previsto una riduzione complessiva delle spese correnti ordinarie intervenendo in particolare sulle spese rigide ossia sul parametro più volte evidenziato dalla Corte dei Conti. Resta fermo però il problematico contesto e difficoltoso anticipare le tendenze di medio termine (…)”

La votazione sulla delibera del DUP (approvata con alcuni emendamenti di Damiano Carretto, Gruppo Misto di minoranza, su sicurezza stradale, aree pedonali di fronte a scuole, linee tranviarie e conservazione aree verde) è stata preceduta da un dibattito, di seguito riportato in sintesi:

Per Eleonora Artesio (Torino in Comune) in questo anno di transizione, il Dup poteva essere solo il trascinamento di un obbligo informale, improntato ad una genericità ripetitiva lasciando alla futura amministrazione il compito di dettagliare nuovi indirizzi programmatici. Nel corso delle commissioni, insieme ad altri consiglieri, Artesio ha invece evidenziato come, quest’anno, non può essere considerato un anno qualunque e che si deve intercettare il cambiamento sociale, introducendo parametri precisi per la gestione di questo cambiamento. Parametri che potranno essere modificati dalla futura amministrazione, ma che devono essere immaginati e determinati oggi per evitare di perdere tempo nell’attuazione e per sfruttare al meglio le possibilità offerte dal Recovery Plan e dalla Legge finanziaria del Governo. Artesio ha ricordato come l’assessore Rolando non abbia condiviso queste affermazioni salvo contraddirsi oggi pomeriggio, con una relazione che torna ad assumersi la responsabilità di questa fase di cambiamento. Una conversione tardiva, si rammarica la consigliera, che non ha consentito la rivisitazione del Dup alla luce di questa nuova consapevolezza. Un Dup, riferisce Artesio, purtroppo improntato allo stanco continuismo, con evidenti contraddizioni e insopportabili ridondanze di progetti inattuati in cinque anni e oggi nuovamente presentati senza rendere conto dell’insuccesso maturato. Un documento profondamente lontano dalle aspettative e dalle necessità.

Un documento il linea con quelli precedenti, è la prima considerazione di Stefano Lo Russo (PD), un Dup che ripercorre in sintesi le linee programmatiche di questa amministrazione, che cerca di individuare azioni coerenti con il programma elettorale del 2016 per tradurle in azioni concrete. La delusione, per il capogruppo del PD, è quella di un documento che finge non ci sia stata l’emergenza Covid e che non fa cenno alla grande stagione di rilancio dell’economia cittadina attraverso investimenti e progettualità mirate rese possibili dal Recovery plan. Per Lo Russo il limite strutturale più rilevante di un documento comunque coerente con pratiche politiche non condivise. Per Lo Russo, la sindaca ha perso l’occasione per aprire una nuova stagione di rilancio dell’economia cittadina con un processo aperto e condiviso alle altre forze politiche e sociali della città. La nostra città è in difficoltà, sottolinea ancora Lo Russo, perde popolazione residente, è più anziana, e fornisce dati preoccupanti in termini prospettici per il futuro. Serve un’opportuna sterzata che dovrà arrivare, a questo punto, con la nuova amministrazione. Alla fine il Dup è solo una stanca ripetizione di temi già trattati e mai risolti. Una strutturale assenza di visione progettuale della Giunta Appendino, durata cinque anni, e che oggi si ribalta in questo documento. Ci dispiace, conclude lo Russo, perché poteva essere una grande occasione di rilancio, di elaborazione e progettualità da condividere anche grazie alle modalità di finanziamento che potranno portare risorse importanti alla nostra città. In questo senso, Lo Russo rimarca la disponibilità ad interloquire, che non è stata presa in considerazione dalla sindaca che ha scelto diversamente. Rimane, per il capogruppo del PD, la considerazione negativa di una città impoverita da questi cinque anni di immobilismo dell’amministrazione, che non ha saputo elaborare un disegno strutturale strategico e ha perso l’ennesima occasione, con questo Dup, di provare a rilanciare una adeguata progettualità.

Approvare il Bilancio in tempi ordinari, entro il 31 dicembre, è già un successo, sostiene Antonio Fornari (M5S). Questa amministrazione ci è già riuscita una prima volta l’anno scorso, dopo ventiquattro anni che non succedeva. Buone pratiche, sostiene il consigliere pentastellato, che permettono di programmare per tempo acquisti e investimenti dell’amministrazione, garantendo risparmio e riduzione dei costi. Il Bilancio non è statico, ribadisce Fornari, lo provano le continue variazioni che abbiamo dovuto apportare nel 2020 e che si ripeteranno con tutta probabilità anche nel 2021. In questo senso, sono risultati determinanti i provvedimenti nazionali che hanno avuto ricadute pesanti sugli organi locali. Un sostegno fondamentale per garantire copertura al drastico calo delle entrate e per aiutare le fasce più deboli della popolazione. Auspicabile, per Fornari, che la stessa interazione fra governo nazionale ed enti locali si ripeta anche nel 2021. Un bilancio 2021 che nonostante le difficoltà lascia invariate alcune voci fondamentali, con un incremento per i servizi educativi, 8 milioni in più sulla spesa corrente e 30 milioni per la manutenzione straordinaria. “Quando nel 2016 abbiamo assunto la guida della città – conclude Fornari – ci siamo ritrovati a gestire molti buchi e altrettante ombre, mentre chiudiamo il mandato lasciando i conti in ordine”. Per fortuna dei torinesi, verranno lasciati conti in ordine, entrate certe e verificate, spese prevedibili per l’effettivo ammontare. Un lascito fatto anche di grandi eventi sportivi e di interventi sulla città che ne hanno migliorato la qualità. Una base importante, una visione da cui ripartire. Una base importante, una visione da cui ripartire, per rendere attrattiva la nostra città. Perché Torino oggi ha una nuova identità su cui costruire il proprio futuro.

Claudio Lubatti (Gruppo Misto – Azione) sottolinea la profonda contraddizione fra le parole di Rolando, che ha descritto correttamente la situazione in cambiamento e sottoposta ad una forte pressione dalla crisi in corso, anche economica, ma ha raccontato un documento profondamente elettorale e poco programmatico, con nessuna attenzione verso il futuro di questa città. Per Lubatti, alcuni temi strategici, fondamentali per la ripartenza della nostra comunità, sono stati relegati a pura propaganda elettorale: ad esempio il tema delle circoscrizioni e delle periferie, che più stanno subendo la portata di questa crisi, e dove l’erogazione dei servizi essenziali sta diminuendo. “Mi sarei aspettato proposte per il rilancio delle attività in periferia, per una città policentrica”. Invece per il consigliere di Azione, l’Amministrazione ha disatteso le proprie, stesse, proposte fatte nel 2016. “Paghiamo cinque anni di assoluto immobilismo” rincara Lubatti che ribadisce come, all’interno del Dup, siano stati completamente trascurati i temi determinanti per progettare il futuro della città. Una città con un passato importante ed ora tragicamente abbandonata a se stessa dalle colpevoli mancanze di questa Amministrazione.

L’assessore Sergio Rolando ha poi brevemente replicato agli intervenuti, sottolineando come alcuni grandi progetti, come Torino Esposizioni, sono rinviati a ciò che verrà consentito dal Recovery Plan, questo documento è stato elaborato due mesi e mezzo fa e potrà essere rivisto. Iniziative sul versante della sanità pubblica, come le Case della Salute, potranno essere avviate anche in base alla disponibilità della Regione Piemonte e comunque buona parte dei futuri investimenti saranno in quell’ambito, ha concluso Rolando ricordando come il DUP sia uno strumento flessibile.

Marcello Longhin e Claudio Raffaelli